Da Sodoma e Gomorra ad oggi

4500 anni esposti in un museo scrigno nei pressi del Mar Morto


 

Le città di Sodoma e Gomorra le cui vicende conosciamo attraverso il racconto della Bibbia, si trovavano per certo nella pianura del Mar Morto e furono protagoniste di alcune tra le storie più drammatiche e celebri dell’Antico Testamento. Nota è la storia di Lot che, riconosciuto come ‘giusto’, poté fuggire liberamente dalla città di Sodoma prima che Dio la desse alle fiamme per punizione.  Mentre si allontanava con la sua famiglia, la moglie di Lot disobbedì all’ordine di non voltarsi a guardare e fu trasformata in una statua di sale. Lot e le sue figlie sopravvissero e trovarono rifugio in una grotta vicino alla città di Zoar. Oggi Zoar è conosciuta col nome di Safi dove si trova questo piccolo ma interessantissimo museo che racconta i 4500 anni di storia che ci separano dai tempi di Sodoma e Gomorra.

Frutto di missioni archeologiche curate dal British Museum, dall’Hellenic Society for the Near East e condotte dall’archeologo greco Kostantinos Politis, gli scavi hanno portato alla luce importanti reperti oggi conservati in quello che si chiama proprio così: Il Museo nel punto più basso del Mondo (The Museum at the Lowest Place on Earth). La galleria espone innumerevoli reperti tra cui elementi architettonici provenienti da un monastero bizantino, accessori greco-romani, ceramiche risalenti all’Età del Bronzo, tutti rinvenuti nei pressi della Grotta di Lot, ma anche oggetti di un passato più recente che raccontano la storia dell’area di Safi.


 

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