Chi ha detto che bisogna andare sempre all’estero per trovare fondali affascinanti? Vediamo insieme i più belli dei nostri mari italiani
Il termine “turismo subacqueo” ad acque calde color smeraldo degli arcipelaghi equatoriali, destinazioni lontane dal fascino esotico. In realtà anche le nostre acque italiane offrono fondali nazionali molto belli e qui proponiamo alcuni dei più meritevoli.
A tu per tu con le cernie in Liguria
Cominciamo il viaggio partendo dall’Area Marina Protetta di Portofino, che si estende attorno all’omonimo promontorio compreso nei comuni di Camogli, Portofino e S. Margherita Ligure. Ideale per trovarsi faccia a faccia con pesci di grossa taglia come cernie e tonni a poca profondità raggiungibile anche in apnea, alla scoperta di fondali incontaminati con come quelli di Grotta della Colombara. Poco più a sud ci si può ad entrare nei corridoi sottomarini scavati nella roccia in acque toscane, dominante dell’Isola del Giglio e Capraia: vari i siti adatti a tutti per lo snorkeling con le sole pinne per immergersi in acque basse, come la Grotta Azzurra, nell’Argentario, fino ai Subielli vicini all’Isola del Giglio.
I tesori archeologici sommersi
Ma parlando di isole, anche chi non frequentare gli abissi collega subito la subacquea alla Sardegna. Più in particolare l’Arcipelago della Maddalena, con il suo mare verde smeraldo solcato da yacht del jet set internazionale; i fondali al largo della penisola di Capo Testa sono rinomati per le loro acque limpide e calme e l’idoneità per esperti e principianti. È facile incontrare anguille, aragoste, corallo rosso e persino tartarughe occasionali. I subacquei possono anche entrare in contatto con l’archeologia, poiché i resti di un’antica colonna romana si trovano sott’acqua. Complessivamente, lo spettro di luce variabile e la visibilità di 50 metri rendono Capo Testa un’incredibile esperienza sottomarina.Un must anche la visita del relitto di Santa Teresa di Gallura, adagiato tra i 5 ed i 18 metri sotto la superficie.
A proposito di archeologia subacquea, non può in alcun modo essere ignorata la Sicilia. La prima regione italiana dotatasi di Soprintendenza del Mare per tutelare e valorizzare il patrimonio storico e archeologico coperto dalle acque, che fa conoscere attraverso gli “Itinerari Culturali Subacquei in Sicilia”: a Taormina il cosiddetto “Relitto delle colonne”, a Capo Passero il “Relitto dei marmi”, Ustica Punta Falconiera e Punta Spalmatore, a Noto il “Relitto delle anfore”, a Marettimo il “Relitto dei cannoni” e a Marzamemi il “Relitto delle colonne”.
Viaggio fra la biodiversità
Anche la Campania, con le sue aree protette e le sue incantevoli isole, non è da meno. A cominciare dal porto romano di Santa Maria di Castellabate, poi le ville marittime e la biodiversità di Punta Campanella, i resti archeologici di Baia e Gaiola e Ischia. Davvero un eccellente alternativa nel panorama dei viaggi e del turismo esperienziale.
Per i più temerari e coloro che possono affrontare lunghi spostamenti, poi, restano le classiche mete da sogno come Maldive, Seychelles, il Reef australiano e la magica bolla covid free di Anguilla.