I resoconti del 2020 vedono dimezzato il turismo nel Vecchio Continente con un passivo meno pesante per i Paesi nordici. Le proiezioni future ci vedono soppiantati in testa

L’ufficio statistico europeo ha terminato il rapporto consuntivo sulle presenze turistiche 2020, mettendo per iscritto i catastrofici numeri di settore. Fin dalle prime battute dell’esplosione della pandemia tutti gli operatori dell’industria turistica si aspettavano tempi cupi, ma forse non fino al livello ufficializzato ora.

Perdite per l’Italia sopra la media europea

Eurostat dice che l’anno scorso la perdita media in Unione Europea è stata del 52%, calcolata aggregando il numero dei pernottamenti turistici di tutti i Paesi comunitari rispetto al 2019. Significa 1 miliardo e mezzo di notti in meno.
Interpretando i numeri che ci riguardano, vediamo che l’Italia ha subito una flessione del 53,3% dei pernottamenti registrati nel 2020 rispetto allo stesso intervallo di tempo dell’anno prima: in altre parole le notti prenotate nella nostra nazione lo scorso anno sono scese da 431 milioni a soli 201 milioni.

La Germania scalza il primato del sud

Scorrendo le cifre dei singoli Paesi, si vede che i più colpiti dalla crisi sono stati Cipro, la Grecia e Malta, che hanno tutti perso oltre il 70% dei pernottamenti sui loro territori; le flessioni sono state rispettivamente del 77,7%, 72,5% e 70,3%.
I cali più contenuti sono invece stati osservati nei Paesi Bassi (30,2%) e Danimarca (-32,1%). L’Italia merita un discorso a parte per aver viaggiato a due velocità, nel senso che nei primi mesi interessati dal primo lockdown le prenotazioni sono scese di oltre il 95%, ma la disfatta è stata parzialmente attenuata dal “solo” -40% del turismo interno durante l’estate e con il sostegno di misure pubbliche come il Bonus vacanze.
In tutto questo subbuglio la Germania è risultata prima per il numero di pernottamenti in valore assoluto nel 2020, scalzando il tradizionale primato di Francia, Spagna e Italia. In termini percentuali -40%.

Come si intende recuperare

Con l’approssimarsi dei mesi estivi e soprattutto l’avanzare delle campagne vaccinali, gli Stati a forte vocazione turistica stanno lavorando a testa bassa per tentare il recupero.
La Spagna punta su tecnologia, digitalizzazione e sostenibilità, come riferisce Luisa Castillo per ReviewBox.es: “Il Ministro dell’Industria, del Commercio e del Turismo ha  destinato 3,4 miliardi di euro alla promozione mediante contenuti studiati per categorie di utenti, oltre all’aumento dei servizi online come congressi, fiere e Web streaming tematici. Sempre più ricorso alla gamification, uso di visori per la realtà virtuale all’interno dei principali musei ed incremento della realtà aumentata con le app degli istituzioni di promozione turistica”.
In Italia ancora non è chiarissimo come si intenda intervenire, anche se al momento i Bonus vacanze risultano prorogati fino al 31 dicembre di quest’anno con l’auspicio di tenere alto almeno il turismo interno.
Intanto è già arrivato l’annuncio ufficiale da parte della Grecia che riaprirà al turismo il prossimo 14 maggio.

 

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