Regione Rodano-Alpi, dove la cultura si declina tutto l’annoSituato nella Francia sud-orientale, il Rodano-Alpi è la seconda regione francese per estensione ed è anche la regione di Francia che offre il maggior numero di musei dopo l’Île-de-France, oltre 200 in totale, dai musei etnografici ai musei di arte contemporanea nelle città di Lione, Saint-Étienne, Grenoble, Chambéry, Annecy e Valence… .

I siti culturali, che superano i 10 000 visitatori all’anno, sono 108 e incassano oltre 4 milioni di biglietti di ingresso all’anno.

I tre principali siti culturali sono:il Museo di Belle Arti di Lione con più di 260.000 ingressi paganti all’anno, il Museo di Grenoble e l’Institut Lumière a Lione, entrambi con oltre 250.000 ingressi paganti ogni anno.

La cultura nel Rodano-Alpi non si limita ai musei, ma comprende una varietà di siti, come i castelli (il Castello di Grignan, il Castello di Vogüe …), i siti architettonici notevoli (Le Corbusier a Firminy-Saint-Etienne, il quartiere Tony Garnier a Lione …) oltre alle case di personaggi illustri (la casa di Rousseau a Les Charmettes, vicino a Chambéry, il Castello di Ferney Voltaire, …..).

Una regione ricca di storia e in costante evoluzione: dalle vestigia preistoriche alle tendenze del 21° secolo, il Rodano-Alpi è dotato di un vasto patrimonio storico.

La scoperta nel 1994 della Grotta preistorica dipinta del Pont d’Arc(detta Grotta Chauvet) in Ardèche ha permesso di datare a circa 31 000 anni fa le prime tracce dell’uomo nella regione. L’apertura della copia di questa grotta, chiamata “Caverna del Pont d’Arc” è prevista per il 25 aprile 2015. Esistono inoltre nelle Gole dell’Ardèche 13 altre grotte aperte al pubblico, che mostrano come la regione sia uno dei centri maggiori dell’arte paleolitica. Vestigia neolitiche – e dunque più recenti, visto che risalgono “solo” a 5 000 anni fa! – di villaggi lacustri sono stati scoperti attorno al lago di Annecy e al lago di Bourget.

Il Rodano-Alpi possiede notevoli resti gallo-romani, che si ammirano soprattutto a Vienne e a Lione con le vestigia di un grande teatro gallo-romano sulla collina di Fourvière. Dal suo ricco passato commerciale e industriale, che copre più di duemila anni, Lione ha ereditato un importante patrimonio storico. I quartieri del Vieux Lyon e della Croix-Rousse mostrano l’eredità architettonica dei mercanti e dei fabbricanti di seta del Rinascimento. Lione è stata inserita dall’UNESCO nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità in gran parte per il suo complesso di edifici rinascimentali. Quanto a Saint-Étienne, bell’esempio di città industriale borghese , ha saputo trasformarsi nel segno della contemporaneità, in particolare con l’assegnazione del marchio di “città creativa UNESCO” e la creazione della Cité du Design.

La regione vanta anche un importante patrimonio religioso con l’Abbazia di Hautecombe, il Monastero di Brou, la Basilica di Fourvière a Lione, il Museo della Grande Chartreuse (che presenta testimonianze della vita dei monaci dell’ordine certosino fondato da San Bruno)….

Il Rodano-Alpi è anche la regione del cinema con simboli di riferimento come l’Institut Lumière e il grande Festival Lumière, ….

Una regione che vive al ritmo dei numerosi eventi che scandiscono il calendario: tanti festival diversi che spaziano dalla musica classica a quella elettronica, teatro, danza (Nuits de Fourvière, Jazz à Vienne, Nuits Sonores) e numerose Biennali (la Biennale della danza e dell’arte contemporanea, la Biennale del design, ….).

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