Se non siete scienziati polari, difficilmente potrete vantare di aver messo piede in Antartide, l’ultimo vasto luogo selvaggio e incontaminato rimasto sul pianeta e l’unico continente a non essere mai stato colonizzato dall’uomo.

L’esplorazione delle terre emerse che si estendono attorno al Polo Sud, quasi interamente coperte dal maggior sistema glaciale del mondo (il 90 % del ghiaccio terrestre e il 70 % delle risorse d’acqua dolce), è cominciata soltanto ai primi del 1900 e dalla metà del secolo hanno iniziato a sorgere una quarantina di costose basi scientifiche, dove operano geologi, glaciologi, meteorologi, biologi, fisici e tecnici, attive soprattutto durante la breve estate australe (da novembre a febbraio, quando la temperatura si aggira attorno a 0° C). Dal 2003 hanno cominciato timidamente ad approdarvi anche un altro genere di persone, i turisti-esploratori, attratti dal fascino e dal mistero di una terra incognita, l’ultima del pianeta, ma dall’indubbia suggestione. Poche decine di migliaia di persone finora, che hanno pensato di sfruttare la presenza in loco di confortevoli e sicure navi oceanografiche da ricerche per esplorare un tratto di costa di un continente per altro inaccessibile. La compagnia di navigazione dispone di due motonavi costruite in Italia negli anni ’90 e successivamente adattate per i viaggi polari con rinforzi antighiaccio alla prua. Le navi effettuano crociere nell’Artico nei mesi estivi (giugno-settembre) e nell’Antartico nei mesi invernali (estate australe novembre-febbraio). Entrambe le motonavi dispongono soltanto di eleganti e confortevoli suites, circa 50 distribuite su 4 ponti, di dimensioni minime di 20-22 mq ciascuna, e dotate di almeno 2 oblo, quando non di ampie finestre e vetrate. Ristorante, lounge, biblioteca e vari bar completano i servizi a bordo. Le crociere prevedono frequenti discese a terra ed esplorazioni tra gli iceberg con grossi gommoni, accompagnati da esperte guide naturalistiche per ammirare i fronti dei ghiacciai, selvagge montagne, gli animali e la stentata vegetazione polare, gli stupendi paesaggi. Ai passeggeri vengono regalati degli speciali “parka”, giacconi termici che consentono di proteggersi dalle basse temperature.

Cosa c’è da vedere in Antartide ? Infinite distese di ghiaccio, sempre diverse e mai monotone, dove spesso si fa fatica a distinguere tra terra e mare data la variabilità stagionale della banchisa, le coste alte con baie, insenature e canali che si insinuano all’interno, scogliere di ghiaccio a picco sul mare, le isole che vi fanno corona, uccelli e mammiferi marini ai quali non siamo propriamente abituati, enormi iceberg alla deriva (quelli maggiori possono superare in dimensioni la Corsica), l’attività dei ricercatori nelle loro basi, quella delle navi pescherecce in mare e la vita su un rompighiaccio. Non poco per un continente di ghiaccio. L’Antartide, grande due volte l’Australia (e anche molto più dell’Europa), è il continente quasi rotondo più meridionale che occupa la calotta polare antartica (Polo Sud terrestre), circondata dagli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico; il continente che più gli si avvicina è la punta meridionale dell’America del Sud, distante comunque 1.130 km dalla protesa penisola antartica. Conta 23 mila km di coste, nell’insieme uniformi ma in alcuni tratti interrotte da fiordi e insenature, in grado di ospitare anche due grandi mari interni, circondate da una serie di isole e ghiacci galleggianti. Morfologicamente risulta formata da vastissimi altopiani, ad una altezza media di 2.250 m (compreso lo spessore dei ghiacci di circa 2/3, con uno spessore medio di 1.600 m ma che può arrivare fino a 4.500), solcati da catene montuose che arrivano fino a 5.140 m e coni vulcanici attivi alti anche 3.784 m. Vanta alcuni primati: la temperatura più bassa in assoluto (-89,6°C), la velocità massima del vento (300 km/h) e il ghiacciaio più esteso al mondo (il Lambert, lungo 64 km con una larghezza di 402); l’ampia zona delle cosiddette Valli Aride (3 mila kmq, quanto la Valle d’Aosta) è talmente secca che non vi piove da almeno 2 milioni di anni e anche i ghiacciai sono spariti da gran tempo. Un’ampia fascia circostante viene protetta come parco marino per tutelare la straordinaria ricchezza della fauna, in primis balene e balenottere, ma anche minuscoli crostacei e il prezioso plancton. L’interno cela consistenti giacimenti minerari, in particolare carbone, ferro, nikel, manganese, uranio, e petrolio in mare. Durante la breve estate la media della temperatura oscilla attorno allo zero, ma durante il lungo inverno – quando è buio per 24 ore al giorno – può scendere fino a –78°C; piogge quasi nulle e scarse le precipitazioni nevose; si tratta del continente più freddo ma anche più arido in assoluto, tecnicamente definibile come un deserto. In presenza di simili condizioni non vi sono ovviamente insediamenti umani permanenti, se non le già citate basi scientifiche nazionali, compresa quella italiana di Baia Terra Nova. La flora annovera unicamente alghe, muschi e licheni, presenti solo nelle aree non coperte in permanenza da ghiacci (non oltre l’ 1-2 %); la fauna registra invece uccelli marini (pinguini, albatros, papua, macaroni, procellaria, ossifraga, cormorani imperiali) e mammiferi marini (balene e balenottere, delfini, foche, elefanti e leoni di mare) e pesci. L’intero territorio è governato da un trattato internazionale che, per la fragilità ecologica dell’ambiente, ne impone la assoluta smilitarizzazione e l’utilizzazione a scopi esclusivamente pacifici, con divieto di sfruttamento delle risorse minerali.

Si può scegliere tra tre diversi itinerari, di differente durata, tutti però in partenza da Ushuaia, la città argentina più meridionale del globo situata sulla costa meridionale dell’Isola Grande della Terra del Fuoco a tremila km da Buen Aires, caratterizzata in inverno dal fenomeno del sole di mezzanotte, vale a dire da un minimo di luce perenne. Il primo itinerario (durata della crociera 12 giorni, partenze 7, 18 e 28 dicembre 2015, quote da 5.900 euro) riguarda la Penisola Antartica, considerata la regione paesaggisticamente più bella dell’Antartide, una lunga e sottile lingua di terra che si stacca dal continente protesa verso nord-est e il continente sudamericano. E’ l’unica a trovarsi a nord del Circolo polare antartico. Risulta costituita da montagne, prosecuzione della catena delle Ande, che raggiungono i 2.800 m di altezza e che si calano a picco sul mare, circondate da fiordi e isole, con enormi ghiacciai da cui si staccano in continuazione enormi iceberg di colori intensi e forme svariate. Sulla banchisa vivono grandi colonie di pinguini, una trentina di specie diverse di uccelli, tra i quali l’albatros reale e vari tipi di foche. Il secondo itinerario (durata 20 giorni, unica partenza il 20 novembre, quota da 11.680 euro) oltre alla Penisola Antartica tocca anche l’arcipelago delle Isole Falkland e la South Georgia, situate ad est di Ushuaia. Le Falkland, o isole Malvinas, sono un territorio del Regno Unito abitato prevalentemente da scozzesi, rivendicato però dall’Argentina; nel 1982 per il loro possesso si è combattuta una guerra navale. Presentano ricchissima avifauna e notevoli colonie di pinguini, elefanti e leoni marini, mentre nell’oceano limitrofo sono frequenti gli avvistamenti di balene. La Georgia australe viene descritta come uno dei luoghi più spettacolari della terra: paesaggi suggestivi con montagne alte 1.800 m, ghiacciai che scendono al mare, fiordi profondi, prati verdi e concentrazioni sorprendenti di fauna, tra cui il maggior raggruppamento di pinguini reali; ben 250 mila nella sola baia di St Andrews. L’ultimo itinerario (durata 13 giorni, partenza 6 febbraio 2016, quote da 7.250 euro) tocca la Penisola Antartica e il Circolo Polare. Ovviamente proposte riservate soltanto a grandi viaggiatori, e non soltanto per i costi.

 A proporle è l’operatore milanese “I Viaggi di Maurizio Levi” , www.viaggilevi.com, specializzato in turismo culturale e naturalistico di scoperta. I prezzi dipendono dal tipo di cabina scelta e si riferiscono alla sola crociera da Ushuaia con pensione completa, comprese assicurazioni viaggio e annullamento. Nonostante i costi, c’è un’altissima richiesta internazionale, tanto che occorre prenotare con largo anticipo, addirittura un anno per l’altro. L’operatore dispone infatti già di date e quote per l’inverno 2016-17, le cui prenotazioni compiute con un anno di anticipo godono di uno sconto del 10-15 %.

 

Giulio Badini

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