Inaugurato il ristorante Le Clarisse  all’interno della beauty clinic del Borgo Pilotti

 

A 3 anni dal terremoto nelle Marche, in una terra che ne mostra ancora le ferite,  una storia a lieto fine la possiamo raccontare: è quella di Borgo Pilotti a Penna San Giovanni, un’antica contrada messa a dura prova dalle scosse del 24 agosto che in pochi minuti ha distrutto secoli di lavoro.

 

Al Borgo Pilotti apertura del ristorante “le clarisse”

 

A mettere in campo le ricette vincenti per salvare questo gioiello incastonato ai piedi dei Monti Sibillini è stato un imprenditore della zona, Corrado Pilotti, che qui ha voluto investire puntando sui punti di forza di questo territorio: il turismo, le acque termali, un microclima eccezionale e la buona cucina.  

“Io appartengo a questi luoghi da sempre, conosco il loro potenziale e la forza di chi ci abita, persone orgogliose e volenterose che non hanno mai voluto abbandonare le proprie case, nemmeno i più giovani – racconta Corrado Pilotti, fondatore e direttore generale di Borgo Pilotti Beauty Clinic Hotel & SPA – Grazie anche all’aiuto delle istituzioni, ci siamo messi al lavoro per ricominciare e oggi già il 50% della struttura è operativa con 12 suites e il 22 maggio abbiamo inaugurato il ristorante “Le Clarisse” in quella che era la mensa dell’antico convento proponendo i piatti rivisitati della tradizione marchigiana, accompagnati dai vini della nostra cantina che conta 70 etichette di cui il 50% provengono dalla nostra Regione, perché tutto qui deve richiamare al territorio, da ciò che mangiamo e beviamo a chi lavora con noi”.

Corrado Pilotti e Susanna Messaggio

Ed è proprio questa la particolarità di Borgo Pilotti: la maggior parte del personale, dai camerieri ai receptionist, dai cuochi ai giardinieri, sono ragazzi che col terremoto avevano perso tutto e ora hanno la possibilità di costruire qui il proprio futuro”.

“Per  la fine dell’estate – assicura con entusiasmo Corrado Pilotti – saremo operativi al 100% con un progetto innovativo che fonde insieme benessere, sanità, estetica e comfort con servizi esclusivi e personalizzati di medicina, chirurgia estetica e nutritional coaching per un programma di salute a 360° mirato al raggiungimento di risultati duraturi nel tempo”.

Dopo il terremoto, insieme al Comune di Penna San Giovanni e alla Saline Terme S.p.A, c’è in progetto di riaprire anche le antiche terme con ben quattro sorgenti principali (sia acide che alcaliniche) che differiscono tra loro per la concentrazione mineraria.
Queste acque sono indicate per le malattie neuro artritiche, uterine, per le malattie dell’apparato digerente e respiratorio e per quelle cutanee come eczema, prurigo, impetigine o psoriasi.
Da giugno ad ottobre è la stagione ottimale per le cure idroponiche e 15 giorni possono bastare per rimettersi a nuovo e tornare alla vita quotidiana davvero rigenerati.

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