E-bike, la bicicletta con pedalata assistita. Ovvero biciclette dotate di motorino elettrico. In alcuni Paesi è una abitudine consolidata da anni, anche in Italia ora si comincia a comprendere che la pedalata assistita non è riservata solo a city bike per utenti pigri. Hanno fatto il loro ingresso sul mercato italiano anche numerosi modelli di mountain bike ultratecnologiche dotati del motorino elettrico che nulla tolgono alla dignità sportiva dell’atleta in sella. A San Candido, in Alta Pusteria, a pochi chilometri dal confine con l’Austria, dal 12 al 14 giugno prossimo si terrà la tappa italiana della seconda edizione dei Campionati del Mondo di e-bike. Un evento da non perdere per chi ama pedalare sulle ciclabili dell’Alto Adige aspirando legittimamente a molteplici soste tra speck e strudel e per chi vuole provare in prima persona cosa significa una pedalata assistita.

Un lungo weekend di eventi. Anche per i semplici turisti. Due gare, una su sterrato lungo il sentiero che raggiunge il Rifugio Monte Elmo a 2433 metri e una su asfalto che dal paese arriva al termine delle della strada per le Tre Cime di Lavaredo, a cui possono partecipare tutti, anche i semplici appassionati che hanno la possibilità di noleggiare un mezzo adatto al Bike Village e possono partire in gruppo cinque minuti dopo gli atleti competitivi. Gli e-bike World Championship però sono anche molto altro: sui sentieri e sulle strade paradiso dei cicloturisti di mezza Europa, gli amanti dei pedali possono anche scegliere di essere solo spettatori delle competizioni e potranno ugualmente pedalare lungo tutti i sentieri ciclabili della Pusteria fino a Brunico e oltre, ricaricando la bici nei luoghi convenuti fuori da bar, rifugi e ristorantini. Appassionati e turisti potranno anche visitare il Bike Village, partecipare alle feste e alle degustazioni, chiedere consigli agli esperti e perfino prendere gli impianti di risalita di Baranci al prezzo speciale di 1 euro, scontato per l’occasione.

Forse non tutti sanno che questo è uno dei pochi sport di fatica in cui le donne talvolta prevalgono sugli uomini. Come è accaduto lo scorso anno, quando l’austriaca Silke Keinath, gareggiando in mezzo ad un folto gruppo di atleti maschi agguerritissimi, è riuscita a vincere la gara su sterrato e la classifica finale in virtù del suo rapporto peso/potenza. La natura dei motorini elettrici delle e-bike, infatti, privilegia una pedalata leggera, agile e con un’alta frequenza di colpi rispetto a quella molto più potente degli uomini professionisti che, messi alla prova sul medesimo ripidissimo sterrato, hanno avuto la peggio. Silke Keinath, peraltro, tornerà in Alta Pusteria anche quest’anno in sella alla sua KTM per mettere il titolo in palio ancora di fronte a decine di avversari.

C’è differenza tra una bici elettrica e una bici a pedalata assistita? Qual è la definizione corretta? Nonostante le e-bike abbiano un sempre maggiore successo, c’è ancora molta confusione sull’argomento. Il codice della strada – dopo aver recepito una direttiva europea sul caso nel gennaio 2003 – limita la definizione di bicicletta a pedalata assistita ai mezzi il cui motore elettrico ha una potenza nominale massima di 250W. Il motore si deve attivare solo durante la pedalata a pedalata e si deve spegnere automaticamente al superamento dei 25 km/h e comunque quando i pedali sono fermi. Il termine più generico di “bici elettrica” viene spesso usato indistintamente per indicare sia le bici a pedalata assistita che quei mezzi le cui caratteristiche superano i limiti appena descritti che il codice riconosce come veri e propri motocicli che quindi richiederebbero targa e uso del casco.

La bellezza delle Tre Cime di Lavaredo, la suggestione del Lago di Braies, i paesini romantici di Dobbiaco e San Candido, il tutto in mezzo alle Dolomiti, patrimonio naturale Unesco: chi è stato anche solo una volta in Alta Pusteria continua a sognare le montagne, i pascoli e i cieli azzurri di una vacanza memorabile. Chi finora ha visto questi posti solo nelle fiction in TV o sullo schermo del PC, cerca inevitabilmente l’occasione buona per andarci. In estate, anche il turista tranquillo ben lontano dall’essere un bike addicted, spesso sperimenta questo mezzo per pedalare con fatica controllata lungo le piste ciclabili e naturali che talvolta presentano profili altimetrici importanti. Se Sesto in Pusteria è il paradiso per le mountain bike, in fondovalle esistono decine e decine di chilometri di ciclabili immerse nel verde. Con una bici normale o con una e-bike presa a noleggio, si può facilmente seguire le rive della Drava e scendere per una cinquantina di chilometri fino a Lienz, in Austria, per poi tornare comodamente in treno.  Puntando il manubrio verso Ovest, ci si può invece dirigere verso Brunico (caricando sempre la bici in treno per il ritorno) mentre la tranquilla ciclabile sterrata che raggiunge Cortina, lungo la vecchia linea ferroviaria, è quanto di più spettacolare si possa pedalare.

Maggiori info su: www.ebikedolomiti.com

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