L’area marina protetta d’interesse internazionale che si estende nelle acque del Mediterraneo francesi, monegasche e italiane, è un paradiso dei cetacei, grazie soprattutto alla ricchezza del cibo e la purezza delle acque.
Le otto specie di mammiferi marini, dalla balenottera comune al capodoglio, ai delfini e ai rari zifio o globicefalo vengono attentamente monitorate da un gruppo di biologi marini che ne osservano il comportamento. I ricercatori della fondazione CIMA, per l’ottavo anno consecutivo saranno in grado di raccogliere i dati sulla presenza e distribuzione dei cetacei grazie a Corsica Sardinia Ferries, che metterà a loro disposizione i traghetti come “piattaforme per l’osservazione e campionamento”. Questo monitoraggio è parte di un progetto ampio, iniziato nel 2007, che coinvolge altre tratte servite dalla Compagnia e altri enti di ricerca, quali l’Università di Pisa e l’Accademia del Leviatano, con il coordinamento di ISPRA. I dati raccolti in questi anni permettono di valutare lo stato delle popolazioni di cetacei nell’area; sono stati più di 700 gli avvistamenti di cetacei nel Santuario Pelagos, registrati a bordo dei traghetti che collegano la Corsica da Savona e Nizza. Le due specie più avvistate sono quelle più diffuse nell’area: la stenella striata e la balenottera comune. I risultati del monitoraggio confermano un trend positivo rispetto ai primi cinque anni del progetto; nello scorso anno si sono registrate numerose occasioni in cui questi animali che possono raggiungere i 20 metri di lunghezza, si sono esibiti in splendidi salti completamente fuori dall’acqua.
Uno spettacolo affascinante e decisamente inusuale nelle acque del mediterraneo, una rara esibizione che ha colpito non solo i passeggeri ma anche i ricercatori. In deciso aumento gli avvistamenti per lo zifilo e per il secondo gigante del santuario: il capodoglio che in alcune occasioni era accompagnato anche dai suoi piccoli. Il progetto da quest’anno coprirà anche l’aspetto della salvaguardia dei cetacei. Fondazione CIMA studierà nuovi protocolli per la segnalazione in tempo reale degli avvistamenti, al fine di ridurre ulteriormente il rischio di collisioni e terrà un corso di formazione specifico ai comandanti e agli ufficiali delle navi gialle.”La presenza a bordo dei Marine Mammal Observers e la preparazione degli equipaggi della Compagnia sono garanzia di attenzione e salvaguardia verso i cetacei” hanno affermato i ricercatori.
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