Il campione di deltaplano  Suan Selenati sta preparando la sua nuova impresa  a Sauris,  perla della Carnia,  borgo friulano immerso nella natura, famoso per il prosciutto e la birra artigianale.

Qui, nel comune più alto di tutto il Friuli, Suan Selenati ha fatto il suo nido.

Lui, campione di deltaplano, sta preparando qui la sua prossima impresa. Volare fino al Monte Olimpo, in Grecia, mettendo le ali al suo sogno: fare del deltaplano una disciplina olimpica.

La scelta non poteva essere più strategica. Questo è un vero paradiso per gli sport e in particolare per quelli alla base del suo programma di allenamento: trekking, biking e volo.

Respirerà l’aria sottile dai 1200 ai 2400 metri del Monte Bivera. Si ossigenerà e potenzierà i suoi muscoli sui sentieri che salgono al Col Gentile e al Monte Tarondon, al Crodon di Tiarfin.

Testerà la sua resistenza lattacida sui tornanti che portano allo Zoncolan, l’Olimpo del ciclismo mondiale.

Volerà sulla valle Lumiei, che si specchia nell’acqua azzurra del lago di Sauris, accarezzato dallo stesso vento di libertà che nel XIII secolo, secondo la leggenda, condusse quassù due soldati germanici, stanchi degli orrori della guerra.

Un buen retiro che durerà fino al 10 agosto.

Allora il paese tornerà a essere il luogo discreto, meta di turisti in cerca di tesori nascosti.  Ma accessibili a tutti. In ogni senso. Sauris, infatti, è annoverato nel prestigioso club dei borghi autentici d’Italia e dell’Associazione Alpine Pearls.

In questa collana di perle montane, Sauris ha la vocazione dell’isola. Felice. Per la bellezza del suo paesaggio, fatto di boschi e prati, ruscelli e pascoli. Per le occasioni di svago e attività all’aria aperta per gli sportivi di tutte le età e abilità. Per la forza delle sue tradizioni culturali che fanno del paese una enclave di lingua tedesca in Friuli. Per la prelibatezza dei suoi prodotti tipici.

E’ come se una storia d’amore lunga 8 secoli  tra l’uomo e l’ambiente si fosse fissata nel sapore dolce di un prosciutto crudo affumicato con legno di faggio e aromatizzato con ginepro ed erbe del posto. Dicono che per esaltarlo, l’abbinamento perfetto sia con la birra. Ma quella prodotta dal locale birrificio, che dal 1999 ha deciso di riportare in auge un’antica sapienza.

Birra artigianale, di alta qualità, non filtrata, né pastorizzata. Anche questo è uno dei segreti di Sauris, o di Zahre, come si dice in lingua Saurana, oltre alla natura incontaminata , che regala emozioni che credevamo dimenticate!

Per ulteriori informazioni: www.sauris.org

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