Chi pensa che la prima causa di stress di chi viaggia per lavoro siano i ritmi serrati o il peso delle responsabilità è sulla strada sbagliata: i business traveller sono ansiosi quando non riescono a contattare casa a causa della mancanza di connessione internet.

È questa la conclusione della ricerca condotta da InterContinental Hotels Group su 10mila persone che, nel mondo, viaggiano da sole per lavoro: la connettività online nella camera d’albergo sta diventando essenziale per tutti, non solo per gli italiani nostalgici del focolare domestico.

Il 61% degli intervistati considera, infatti, internet il servizio più importante nella camera d’albergo: più della televisione, ma addirittura più del bagno, del frigorifero o del minibar. Il 40% ne cita l’assenza come primo motivo di disagio durante le trasferte, prima ancora della lontananza dell’albergo dai trasporti pubblici (26%) e di una location rumorosa (24%).
In effetti appena entrano in camera gli i business traveller hanno una priorità irrinunciabile: collegarsi a internet, un’azione che fanno nel 31% dei casi. E la motivazione è proprio la nostalgia di casa, alleviata dalla possibilità di comunicare con i famigliari tramite la Rete. Quasi due terzi degli intervistati, infatti, preferisce il web al telefono e oltre la metà dichiara che il modo migliore per lasciarsi alle spalle la fatica della giornata lavorativa è parlare con la famiglia.
Tra le azioni di chi entra per la prima volta in camera passano, dunque, in secondo piano l’esplorazione della stanza, scelta dal 25% degli intervistati, la doccia calda (14%) e persino la necessità di disfare le valigie. Il bisogno di connettersi al web porta come diretta conseguenza una richiesta sempre più pressante agli alberghi da parte dei clienti business: avere internet gratis in camera.
Ecco, dunque, che l’89% degli intervistati annuncia senza esitazioni che poter usufruire di una connessione free li renderebbe più felici durante le trasferte. Una necessità, quella del web a portata di mano, talmente sentita da spingere il 65% dei viaggiatori d’affari a non gradire un viaggio senza la possibilità di connettersi e addirittura, fra questi, uno su dieci si rifiuterebbe di lasciare i famigliari per lavoro.

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