Hotellerie Mascognaz , un borgo a 1800 metri di altezza nel cuore della Val d’Aosta fatto di antiche Rascard – costruzioni risalenti al 1300 completamente ristrutturate –  trasporta il viaggiatore in un paradiso lontano da tutto e tutti, dove vivere la natura respirando la storia, ma godendo dei comfort moderni.

Hotellerie Mascognaz un paradiso del silenzio, a 1800 metri sotto il Monte Rosa, in Val d’Aosta

La storia di Hotellerie Mascognaz parte nella notte dei tempi, addirittura dal XIII secolo e da una popolazione – i Walser – che decide di stabilirsi nelle valli del monte Rosa e costruire un villaggio, lo stesso villaggio che poi resterà nei ricordi di un bambino che trascorreva le sue vacanze qui per arrivare poi fino ad oggi, all’idea del Dottor Paolo Vitelli, fondatore e patron di Azimut Benetti, di preservare e restaurare gli chalet storici che oggi formano l’albergo diffuso e parte del villaggio Mascognaz.
Un luogo dove poter respirare la montagna vera, dove poter riposare nel silenzio più assoluto e godere al massimo dei luoghi e dei panorami circostanti

La storia di Mascognaz

Per comprendere bene i luoghi bisogna conoscerne la storia e la storia di Mascognaz nasce, come detto, attorno al 1300, con l’arrivo della popolazione dei Walser, che decide di stabilirsi in queste valli dopo essere scappata per motivi religiosi dalla terra natia.
Nasce così il Borgo, che a fasi alterne ha visto la presenza di abitanti fino agli anni 50 del 1900.

I borghi costruiti dai Walser hanno come tratto comune la tipologia di costruzione: si riconoscono infatti per i loro Rascard o Stadel che sono edifici con alla base una muratura a secco nella quale vi era la stalla ed al piano superiore le stanze da letto.
In cima si trovavano le “lobbie”, quelli che oggi chiameremmo solai, spazi in cui si conservava il fieno e i cibi da stagionare come salumi e formaggi. Normalmente in ogni solaio si trovavano anche i Rahtelé, strutture in legno con diverse diramazioni dove veniva messo il pane a seccare.

Gli abitanti dell’epoca facevano il pane una o due volte l’anno alla fine del raccolto e cotto nel forno del Borgo, oggi ancora presente nella versione “contemporanea” del borgo di Mascognaz.

Mascognaz, albergo diffuso immerso nella storia

Hotellerie de Mascognaz è un borgo oggi composto da 11 chalet storici diffusi, arricchiti da servizi alberghieri, rinnovati in ogni particolare mantenendo la struttura originale della costruzione antica e salvaguardandone l’autenticità.
Ed è proprio l’autenticità dell’esperienza uno dei tratti distintivi ed unici di un soggiorno in questi luoghi, dove in estate è possibile rivivere l’emozione dell’antico borgo popolato, con il suono dei campanacci provenienti dai prati ed il sapore dei gusti ritrovati tipici di queste valli, come il burro e la fontina delle vacche del borgo.

L’esperienza invernale è ancor più unica ed immersiva se possibile, perchè  l’isolamento e il silenzio rendono questo borgo di accoglienza un luogo quasi magico e fuori dal tempo: nei mesi invernali, l’Hotellerie è infatti raggiungibile solamente con mezzi forniti dalla struttura come motoslitte o Defender.

Il borgo oggi pur conservando la sua identità vera e la sua tradizione storica, offre tutti i servizi di un Hotel: un ristorante in quota fra i più alti d’Italia, una spa composta da piscina, idromassaggio, sauna, bagno turco e carta trattamenti.

L’Hotellerie mette poi a disposizione dei suoi ospiti una Guida Ambientale Escursionistica che offre un programma settimanale di magnifiche escursioni o ciaspolate verso laghi, cime, alpeggi, sentieri storici, percorsi dei Walser e colli:  durante la stagione invernale poi si organizzano tutte le mattine transfer per la partenza degli impianti sciistici di Champoluc.

La magia del borgo di Hotellerie Mascognaz 

Quello che rapisce davvero il visitatore è la vita del borgo: qui si diventa abitanti temporanei alla scoperta del modo di vivere degli avi, delle raccolte di oggetti di vita quotidiana, delle particolarità della vita alpina rurale, e della natura silenziosa circostante.

Una parte centrale dell’esperienza è dormire in un “rascard”, facendo un salto nel tempo godendo però di tutti i comfort che il presente sa offrire.
Una volta varcata la soglia di queste costruzioni storiche si percepisce – nei legni rinnovati, negli oggetti di uso quotidiano e nelle pietre caratteristiche della valle –  quanta storia sia rimasta dopo il restauro. 

I “rascard” sono costruzioni tipiche della Val d’Ayas realizzate con tronchi di pino, abete e larice, squadrati o solo scortecciati, incastrati ad intaglio alle estremità. Queste costruzioni servivano un tempo solamente per la conservazione dei cereali e furono ideate in modo da evitare la formazione di umidità e l’attacco dei roditori.

Ognuna di questa costruzioni è sostenuta da una serie di “funghi”, dei pilastrini di legno alti circa 70 cm, interposti lungo il perimetro da una serie di lose sporgenti rispetto alle murature della base, al di sotto delle quali si realizza una fascia di intonaco fine alta circa 40 centimetri.

Al piano inferiore si trovano la stalla e la cantina e in quello intermedio l’abitazione vera e propria, composta da due locali ben distinti, la “majòn” e il “péillo” abitati in estate, mentre nei mesi invernali, per proteggersi dal freddo, la famiglia si trasferiva nel “gabenet”, uno spazio all’interno della stalla dove in pochi metri quadrati erano riunite le principali funzioni abitative.

Sostenibilità ed attenzione all’ambiente

A Mascognaz è possibile vivere la montagna in modo completo e contemplarla nella sua vera essenza, percependo appieno colori, profumi, e bellezza di questa valle sotto al Monte Rosa.

Ma la natura per essere amata ha bisogno di rispetto e l’ambizione del Dott. Paolo Vitelli è oggi di rendere Hotellerie de Mascognaz un villaggio autosufficiente sul piano energetico, utilizzando energia rinnovabile, ma non attraverso l’utilizzo tradizionale dei pannelli fotovoltaici – incompatibile con l’architettura del villaggio – ma installandoli all’interno del villaggio, come veri oggetti d’arte inseriti nella natura.

Inoltre, verranno sistemati in aree non visibili, ulteriori pannelli fotovoltaici nascosti fra la vegetazione oltre ad una mini centrale idroelettrica che utilizzerà l’acqua del torrente vicino al villaggio riversandola nello stesso, senza il minimo impatto ecologico.

Un progetto che a breve vedrà anche il via libera della Regione Valle d’Aosta e che , vedrà ulteriori interventi in chiave di sostenibilità ambientale: installazione di una cucina di nuova generazione a risparmio energetico, sostituzione di tutti i veicoli attuali – motoslitte, fuoristrada e quad – con veicoli elettrici equivalenti che ridurranno praticamente a zero le emissioni di CO2 e potranno essere usati autonomamente anche dagli ospiti dell’hotel.

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