ProcidaProcida, Capitale della cultura 2022

ll perché Procida sia stata eletta Capitale della cultura 2022 lo potete intuire già una volta che, sbarcati al porto, vi trovate davanti un muro di case di tutti i colori ad accogliervi.

Gialle, rosa, blu, un mix di colori vivaci che si stagliano nel cielo proprio di fronte al mare.

Cosa vedere

Ma lo intuite anche una volta che, imboccate le irte vie, cominciate a risalire il centro storico e ogni metro che percorrerete vi imbattete in mura antiche, in abbazie e nel vecchio carcere, chiuso nel 1988 e che ospita ora una curiosa mostra intitolata “Fili d’ombra, fili di luce”, che ripercorrere il legame dell’isola con i tessuti lavorati dai detenuti e dalle donne isolane.

Se salite ancora un po’ , senza far caso alla fatica, potete raggiungere  un piccolo bel vedere che regala una vista speciale sul porto, dove vi sembrerà che terra e mare si incontrino.

Dopo i lunghi saliscendi prendete un bus, il piccolo L1, e lasciatevi guidare fino alla Chiaiolella, la spiaggia più lunga di Procida, dove vi sembrerà letteralmente di camminare sull’acqua perché potete fare metri e metri, fino oltre le boe, senza smettere di toccare mai.

Regalatevi una sosta con una granita di limoni Procidani, grossi succosi e profumati e per un pranzo o una cena sull’isola scegliete uno dei tantissimi localini del centro o sul mare.

L’isola che ha fatto da sfondo al famosissimo Postino di Troisi, è insomma un vero e proprio gioiellino che vale la pena di essere rimirato per un poco. Un consiglio?

Procida ha un’estensione di 4 km quadrati quindi si visita agevolmente nello spazio di un weekend, per un soggiorno più lungo si può optare per estendere il tour alle isole più vicine o alla città di Napoli.

Sofia Contini

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