I 10 consigli di Sailogy e dell’esperto Alessio Carciofi per vivere un’esperienza tra il viaggio e il benessere personale e digitale

Tutti sperimentano la sensazione di essere oberati, lo stress nel sentirsi continuamente raggiungibili o addirittura a rischio “burnout”.

Questo può succedere anche a causa dei continui stimoli del digitale, senza dimenticare poi il diktat di essere multitasking su un milione di attività diverse. Proprio perché l’attenzione è sempre sotto costante assedio dagli impegni online, talvolta è necessario disconnettersi dai numerosi strumenti digitali che la vita frenetica impone e selezionare solo le attività più importanti, per recuperare lucidità ed equilibrio.

Ecco perché Sailogy, piattaforma online di noleggio barche, ha deciso di ispirarsi alla calma di un elemento come il mare, per creare insieme all’esperto di Digital Wellbeing Alessio Carciofi un itinerario di viaggio trasformativo e all’insegna del benessere digitale.

Si tratta di una vera e propria esperienza durante la quale imparare a riconsiderare il rapporto con la tecnologia, per concentrarsi invece sulle sensazioni individuali e senza sovrapposizioni, in modalità rigorosamente monotasking.

Onda dopo onda, una cosa alla volta

Un termine in controtendenza, questo, ma che è utile riscoprire per essere più focalizzati, meno superficiali e stressati, e ritrovarsi anzi con le idee più chiare. Proprio in barca, mettersi in “modalità monotasking” diventa un atteggiamento essenziale per poter svolgere le attività legate alla navigazione.

Considerando poi le ragioni per cui un break a bordo è il momento perfetto per sperimentare questa visione della vita, avere solo il mare di fronte a sé stessi permette, ad esempio, di rivolgere l’attenzione solo alla propria persona, ai compagni di viaggio e all’ecosistema circostante.

In questo modo, si ha l’opportunità di ragionare sul quotidiano con un approccio più disteso e sereno, concedendosi tempo e spazio per riflettere e rimettere in prospettiva gli impegni quotidiani. Da qui, l’idea di un tipo di viaggio che unisse questi benefici alla ricerca consapevole di una nuova filosofia di vita. Un obiettivo che non può prescindere dall’importanza di stabilire una cultura digitale diversa, sana e sostenibile.

Il viaggio e il decalogo per veleggiare verso l’equilibrio, anche una volta tornati a casa

Questa proposta di vacanza per esploratori del proprio io e per chi è alla ricerca di un sano rapporto con la tecnologia si svolgerà dal 7 al 12 maggio, “fisicamente” alla scoperta delle bellezze dell’Isola d’Elba, con partenza dalla marina di Scarlino, a Grosseto.
Sarà un’occasione per dare un senso diverso a una delle prime partenze della bella stagione.
Navigando in barca, infatti, non solo si cambia la prospettiva da cui si scopre un luogo, ma in questo caso si tratterà di una pausa dagli impegni quotidiani decisamente diversa dal solito. 

E non solo: i vantaggi, oltre al relax e all’esperienza, si vedranno anche al rientro. Sarà possibile salpare verso la vita di tutti i giorni con una nuova consapevolezza grazie al decalogo dell’esperto in Digital Wellbeing e di Sailogy:

  1. Vivere i rumori della natura: ascoltare lo sciabordio delle onde del mare regala una sensazione di benessere immediata e permette di sentirsi perfettamente sincronizzati con i ritmi dell’ecosistema. Durante la routine quotidiana, anche terminata l’esperienza, per ritrovare la pace interiore basterà focalizzarsi di nuovo sui suoni dell’ambiente naturale circostante.
  2. Mettere in stand by la frenesia della quotidianità: un buon esercizio di digital detox è quello di godersi del tempo, ad esempio una buona cena, in un distensivo silenzio, per ritrovare sé stessi e beneficiare di quei momenti come attimi di decompressione. Il viaggio alla volta dell’Elba si aprirà con una cena in questa nuova modalità, per iniziare il percorso lasciandosi alle spalle il caos dal quale si parte.
  3. Uscire a guardare le stelle: tra gli obiettivi di questa proposta, l’introduzione di nuove abitudini sane, fra cui quella di valorizzare il riposo, ritagliandosi degli attimi distensivi già prima del momento di coricarsi. Guardando ad esempio la bellezza delle stelle in mezzo al mare, è possibile recuperare la calma e migliorare la qualità del sonno, un fattore essenziale anche per la qualità delle giornate.
  4. Less is more, ovvero usare le notifiche con parsimonia: è fondamentale, per avere un buon rapporto con la tecnologia, utilizzare le notifiche con consapevolezza, selezionandole. Se ci si abbona a tutto, ci si perde tutto. Inoltre, in molti casi non è necessario essere informati su qualsiasi tema in ogni momento, altrimenti il rischio di “burnout” è dietro l’angolo. Iniziare ad adattarsi a questa idea sarà più facile grazie ai ritmi della permanenza in barca, con pochi momenti da trascorrere incollati al telefono.
  5. Adottare la regola del triage: non per forza bisogna rispondere a chiunque tempestivamente. Buona norma è quella di fare una sorta di triage delle varie informazioni che arrivano, utile anche per imparare a dare la giusta priorità e a dedicare il tempo consono alle richieste. Anche in questo caso, i marinai potranno imparare molto a bordo.
  6. Posare lo smartphone: la maggior parte delle persone ha assunto la (cattiva) abitudine di dormire con accanto il proprio telefono, e se non ci dorme vicino, è probabile che controllare le notifiche sia la prima cosa che fa appena si sveglia. Sbagliato! È necessario che la prima azione a cui ci si dedica al mattino sia infatti incentrata sul proprio benessere personale e riservata a sé stessi prima di “bombardare” letteralmente il cervello di notizie. Quale migliore idea se non respirare il profumo del mare o lasciarsi accarezzare dalla brezza? Di ritorno si potrà sempre pensare di ascoltare il canto degli uccelli o anche solo della buona musica.
  7. Chi si ferma (non) è perduto: quante volte le persone si negano delle meritate pause, anche di pochi minuti, per paura del giudizio esterno, oppure perché credono di essere altrimenti poco profittevoli? Questo è un altro luogo comune malsano. Per il benessere della psiche sono invece spazi rigeneranti. In questo, la barca può essere una grande maestra di vita, dato che sono i ritmi della natura a governare le azioni, i tempi e le pause dei naviganti.
  8. Alt! Zona free device: nella routine quotidiana, quasi tutti hanno sempre almeno un dispositivo digitale sempre con sé, dal quale non si staccano mai. A tal proposito, il consiglio è creare zone libere da questi strumenti. Una scelta quasi obbligata a bordo, ma che può essere replicata anche all’interno delle mura domestiche.
  9. Curare la dieta digitale: se è vero che siamo ciò che mangiamo è altrettanto vero che siamo, anche, ciò che decidiamo di “consumare” a livello di informazioni e quindi digitalmente. Per questo è importante scegliere con attenzione e con una buona selezione le proteine digitali di cui cibare la mente.
  10. Dulcis in fundo, mai dimenticare di godersi il benessere di fare una cosa alla volta: l’idea di fare più cose contemporaneamente dà la sensazione di essere più produttivi, ma la realtà è che si sottopone la mente a un costante calo di concentrazione. In questo modo ci si procura uno stress inutile. Per questa ragione il monotasking, tanto essenziale in barca, dovrebbe diventare una nuova tendenza, per migliorare la qualità delle attività ma anche per sentirsi più in sintonia con la propria dimensione interiore. Un percorso che, cullati dal mare, sarà più semplice iniziare. Un passo, anzi, un’onda, alla volta.
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