L’ETR 302 “Settebello”, il mitico elettrotreno di lusso realizzato dalla Ernesto Breda di Sesto San Giovanni (MI) negli anni 1952-59, è stato simbolo della ripresa industriale del dopoguerra e testimonianza dell’inconfondibile stile e design italiano.Tornerà a circolare sulla rete FS il mitico Settebello

Caratterizzato dalla linea bombata inconfondibile e da allestimenti interni lussuosi e avveniristici, grazie all’estro di Giulio Minoletti e Giò Ponti, è rimasto nella memoria degli italiani dai capelli bianchi e tornerà presto a farsi ammirare anche dai più giovani, grazie all’impegno della Fondazione FS Italiane.

La gara pubblica per il restauro del Settebello, curata da Trenitalia per conto della Fondazione FS, è stata aggiudicata alla ditta OMS – Officine Meccaniche Segni di Porrena (AR). Il valore complessivo dell’operazione ammonta a circa 13 milioni di euro, di cui quattro finanziati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e i rimanenti nove dalla Fondazione FS tramite il Gruppo FS Italiane.

I lavori di completo recupero estetico e funzionale dell’ETR 302 avranno una durata di circa tre anni, al termine dei quali tornerà a correre sui binari italiani, per turismo e per cultura, un autentico gioiello delle nostre Ferrovie, caratterizzato dalla ricostruzione esatta degli arredi e degli interni di design progettati da Giò Ponti e Giulio Minoletti, ma dotato al contempo di tutte le tecnologie moderne che consentiranno di viaggiare a 160 km/h.

Il treno, trainato da una locomotiva E656 della Fondazione FS Italiane, ha lasciato l’Officina Trenitalia di Voghera, dove era accantonato da anni, per essere trasferito a Roma e da lì ad Arezzo e poi a Porrena, nello stabilimento OMS dove l’ETR sarà riportato ai fasti originali.

Già dotato di servizi avveniristici per l’epoca (carrozza bar e ristorante, una postazione per il telefono, l’aria condizionata, la presenza a bordo di personale poliglotta, per favorire i turisti stranieri che frequentavano l’elettrotreno, i due salottini di testa e coda forniti di vetrate panoramiche, lasciati liberi dalla cabina di guida rialzata al piano superiore), le prime carrozze saranno ricostruire seguendo filologicamente i disegni degli anni ’50, con l’inserimento dei nuovi sistemi di sicurezza SCMT e le comodità di Wi-Fi e prese elettriche.

Il futuro delle carrozze 6 e 7 è invece stato affidato, tramite un bando di concorso, ai laureati presso il Laboratorio Design Italiano per il Treno (DIT), che hanno studiato un re-design che sfrutta tutta la potenzialità delle nuove tecnologie, come IoT e intelligenza artificiale, integrandole in spazi che si amalgamano con quelli delle altre carrozze, unendo comfort, tecnologia e bellezza con la storia.

Il treno – ha commentato il Direttore Generale della Fondazione FS Italiane Luigi Cantamessa – si presenterà, alla fine dei lavori di revisione generale, proprio come nel suo primo viaggio, nel pieno della ricostruzione post bellica delle Ferrovie italiane, ma attrezzato con la moderna sicurezza di bordo e il comfort di un grande elettrotreno di lusso. Sarà un “treno bandiera” per il turismo ferroviario in Italia, capace di viaggiare dal Brennero a Reggio Calabria lungo le linee ferroviarie più paesaggistiche. Domani come nel 1952, il Settebello potrà essere il simbolo della rinascita del Belpaese”.

Ugo Dell’Arciprete

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