La raccolta delle olive in Türkiye rappresenta un momento culturale di grande fascino che permette ai visitatori di immergersi nelle tradizioni locali
Negli ultimi anni le preferenze dei viaggiatori sono cambiate in modo significativo e, infatti, molti scelgono di vivere esperienze autentiche che permettano un contatto più profondo con le destinazioni, come avviene in Türkiye dove la ricerca di esperienze culturali è sempre più centrale.
Secondo il rapporto Monitoring Sentiment for Intra-European Travel della European Travel Commission, una quota rilevante di europei preferisce soggiornare in un’unica località e questa tendenza, inoltre, suggerisce il desiderio di vivere un’immersione reale nelle comunità locali e nelle loro abitudini quotidiane.
La Türkiye offre numerose esperienze che avvicinano i viaggiatori alle tradizioni e una delle più emblematiche è la raccolta delle olive, un’attività profondamente radicata nella cultura del Paese che permette di comprendere meglio il legame millenario tra territorio e coltivazione.
Tradizioni olivicole in Türkiye
Uno dei modi più autentici per entrare in contatto con la vita quotidiana del Paese consiste nel partecipare alle attività stagionali e, infatti, la raccolta delle olive tra ottobre e gennaio rappresenta una consuetudine che permette di osservare da vicino la maestria di una tradizione secolare.
Grazie al clima mediterraneo e alla lunga storia agricola, la Türkiye è oggi tra i principali produttori mondiali di olive, e questo risultato dimostra quanto la produzione olivicola sia importante per l’economia locale e per l’identità culturale delle comunità.
Con l’arrivo della stagione più fresca le comunità rurali iniziano la raccolta portando le olive nei frantoi tradizionali dove vengono trasformate in un olio rinomato e, inoltre, i visitatori possono partecipare a questa fase sperimentando un contatto autentico con la popolazione.
Per i viaggiatori questo periodo dell’anno rappresenta un’occasione speciale per scoprire un rito sociale che si tramanda da generazioni e che, soprattutto, permette di vivere un’esperienza memorabile legata alla cultura agricola della Türkiye.
Egeo e tradizione olivicola
La regione Egea è considerata il cuore della tradizione olivicola turca e, infatti, ospita la maggior parte degli ulivi del Paese raccontando una storia che affonda le sue radici nell’antichità e nelle prime coltivazioni della storia mediterranea.
L’ulivo occupa un ruolo centrale nella cultura anatolica e si ritiene che abbia avuto origine proprio in quest’area, che oggi continua a essere un punto di riferimento per la produzione di olive e olio d’oliva apprezzati a livello internazionale.
Dalle coste dell’Egeo fino al Mar di Marmara e al Mediterraneo, le coltivazioni di olive si estendono in tutto il Paese e, inoltre, la Türkiye è inclusa negli itinerari olivicoli del Consiglio d’Europa grazie alle sue numerose varietà autoctone.
Le comunità della regione vivono l’olivicoltura come una tradizione familiare che unisce generazioni e, infatti, durante la stagione della raccolta le famiglie collaborano per produrre l’olio che verrà consumato nel corso dell’anno.
Un rituale dalla terra alla tavola
Le olive sono protagoniste della cucina egea e della Türkiye, dalla colazione ai piatti preparati con olio d’oliva, e rappresentano un elemento essenziale delle tradizioni gastronomiche che si tramandano da secoli nelle comunità rurali.
Quando le olive raggiungono la maturazione ottimale inizia la raccolta che, infatti, viene spesso realizzata a mano per preservare la qualità del prodotto e garantire un olio extravergine particolarmente pregiato secondo le consuetudini locali.
Passeggiare tra gli uliveti e partecipare alla raccolta permette agli ospiti di vivere un’esperienza autentica, mentre nei frantoi tradizionali si può osservare la trasformazione delle olive in un olio dal profumo intenso e dal sapore caratteristico.
Gli uliveti dell’Egeo offrono paesaggi suggestivi e invitano i visitatori a scoprire un mondo rurale che, soprattutto, si basa su un rapporto profondo tra l’uomo e la natura.
Rotta dell’Ulivo in Türkiye
Il modo migliore per vivere la raccolta in prima persona è seguire la Rotta dell’Ulivo che attraversa luoghi simbolo della produzione olearia e, infatti, permette di scoprire tradizioni, paesaggi e musei dedicati a questa coltura millenaria.
L’itinerario può iniziare sul Monte Ida, una delle zone olivicole più importanti, per poi raggiungere l’Adatepe Olive Oil Museum di Çanakkale, il primo museo dell’olio d’oliva del Paese che permette di conoscere l’intero processo produttivo.
Proseguendo verso l’entroterra si arriva ad Ayvalık, celebre per l’olio d’oliva a indicazione geografica e per una cucina che valorizza l’uso dell’olio locale attraverso piatti tradizionali ricchi di sapori mediterranei.
L’itinerario continua poi a Manisa dove si trova l’ulivo monumentale di Kırkağaç, un esemplare di 1.650 anni considerato uno dei più antichi ulivi da frutto ancora produttivi al mondo e simbolo dell’eredità olivicola della Türkiye.
Storia millenaria dell’ulivo in Türkiye
Arrivando a İzmir si scopre una città vivace con una qualità della vita elevata e, inoltre, un territorio ricco di centri storici che custodiscono tradizioni legate alla produzione dell’olio lungo l’intera Rotta dell’Ulivo.
Tra queste località Urla offre una testimonianza straordinaria della storia dell’ulivo grazie all’antica Klazomenai, uno dei siti di produzione oleari più antichi del mondo che risale al VI secolo a.C. e racconta l’evoluzione delle tecniche produttive.
Il Museo dell’Olio d’Oliva Köstem illustra 4.000 anni di coltivazione e permette di comprendere meglio l’importanza culturale dell’ulivo che, infatti, continua a essere un elemento simbolico della regione e della Türkiye intera.
A Urla è possibile gustare piatti preparati con l’eccellente olio locale anche in ristoranti stellati MICHELIN, e questo dimostra quanto la tradizione gastronomica si intrecci con una produzione agricola di altissima qualità.
Ugo Dell’Arciprete


