Un riconoscimento scientifico conferito dal Consiglio Nazionale delle Ricerche che conferma il valore terapeutico dell’ambiente naturale all’interno del sistema di cura delle Terme di Comano
Camminare nel parco, respirare aria pure, circondati dal silenzio o soltanto dai suoni della natura. E poi circondarsi di colori, veri, autentici. Una full immersione totale fra l’uomo e l’ambiente che lo circonda, sfruttando le caratteristiche del paesaggio che lo circonda. È questa la terapia forestale, una pratica fondata su protocolli scientifici che prevede l’immersione guidata da professionisti, quali psicologi e psicoterapeuti, in ambienti boschivi qualificati, con obiettivi di miglioramento della salute psicofisica.
Non tutti i luoghi sono idonei a questo scopo. Il Parco Termale di Comano ha ottenuto la qualificazione ufficiale per la Terapia Forestale dal CNR (Consiglio nazionale delle Ricerche) in base ai metodi elaborati dal Comitato Scientifico Nazionale per la Terapia Forestale. Che include CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura) e alcuni tra i più autorevoli centri di ricerca italiani , tra cui le Università La Sapienza di Roma, di Firenze, Parma e Padova, l’Azienda Ospedaliera Universitaria -Careggi.

Parco Termale di Comano: un ecosistema unico
“È un traguardo importante per il nostro centro termale – spiega Elena Andreolli, Consigliere Delegato delle Terme di Comano – che inserisce in modo sempre più integrato la natura all’interno dei percorsi di salute, prevenzione e benessere. Questo riconoscimento, quindi, valorizza ancora di più il Metodo Comano, il nostro approccio clinico che affianca all’efficacia dell’Acqua Termale e della ricerca scientifica anche la forza rigenerante dell’ambiante circostante“.
La qualificazione, infatti, viene concessa solo a contesti naturali che rispettano precisi requisiti ambientali di biodiversità e accessibilità. E conferma dunque che il Parco Termale di Comano rappresenta un ecosistema riconosciuto scientificamente per la pratica strutturata della Terapia Forestale. Disciplina sempre più importante sia come terapia che come prevenzione.
14 ettari di verde nel cuore del Trentino, fra le Dolomiti di Brenta e il lago di Garda, diventa così uno dei 50 parchi in Italia che, a partire dal 2021, sono stati scientificamente validati e qualificati per la Terapia Forestale. Grazie alla biodiversità, alla presenza di alberi autoctoni e alla gestione sostenibile.

La terapia Forestale come risorsa nei percorsi di benessere e salute
Quella della Terapia Forestale è una pratica fondata su protocolli scientifici. E proprio per le sue caratteristiche, è in grado di ridurre l’ansia, attivare le difese immunitarie, migliorare la funzionalità cardiaca e respiratoria. Nonché regolare il sistema nervoso autonomo.
È ormai scientificamente provato che camminare, respirare e passare del tempo nella natura abbassa i livelli di cortisolo e aumenta il rilascio di endorfine. Migliorando il benessere psicofisico.
Nel parco Termale di Comano esistono composti volatili (monoterpeni, che hanno effetti benefici sul sistema nervoso e immunitario) e aria di alta qualità. I protocolli prevedono sessioni guidate da esperti, che utilizzano tecniche validate per modulare lo stress, rafforzare le difese immunitarie e sostenere l’equilibrio emotivo.
Molte ricerche dimostrano che un’immersione di 2-2,5 ore in un bosco qualificato può abbassare i livelli di cortisone. L’ormone dello stress, mantenendoli sui valori ridotti per almeno una settimana. E questo comporta inoltre effetti positivi su umore, sonno, sistema immunitario e salute cardiovascolare.
Una nuova frontiera del benessere termale
“La nostra sperimentazione, che consiste in misure ambientali e dirette su partecipanti volontari a una sessione sperimentale di terapia Forestale ci ha consentito di riconoscere i benefici significativi di oltre il 97% sugli stati di ansia e tono dell’umore. – commenta Francesco Meneguzzo, Primo Ricercatore dell’Istituto per la Bioeconomia del CNR– Questi benefici non sono isolati ma sono il risultato di processi anche fisiologici complessi e importanti per la salute”.
Stefania Lupi



