Il Casale Maria Mafalda, ubicato nel caratteristico borgo di Lovegno, nel Parco delle Alpi Liguri, si trova sulle alture tra la provincia di Savona e Imperia, in mezza montagna ma a soli trenta minuti di distanza dal mare della Riviera di Ponente.

E’ una dimora del XVII secolo finemente restaurata con pietra tipica del luogo, raffinati dettagli strutturali e arredi d’epoca. Il tetto e le travi sono a vista in pregiato e profumato larice, i muri tutti in pietra a secco sapientemente lavorato. Ma una volta che si sale la scala…le ampie vetrate sul panorama, sono le protagoniste: i migliori ‘quadri d’autore’ che la casa può mostrare !

Tre camere matrimoniali differenti come stili e colori, di cui una suite, luminoso e affascinante il salone con caminetto, la cucina è d’altri tempi con dettagli nel pavimento che identificano la migliore eccellenza artigianale italiana, accogliente la sala da pranzo, l’unico bagno (per ora!) è comunque con due lavabi e zona privacy a parte e lavanderia perfettamente attrezzata.

All’esterno: il grazioso giardinetto con ogni confort ad uso esclusivo e ombreggiato dal gradevole pergolato d’uva e vista mozzafiato sulle Alpi Liguri, si trova l’ antica ‘edicola votiva’ molto insolita a trovarsi in una casa privata, che completa le raffinate peculiarità della dimora.

In primavera ed estate c’è la gradevole possibilità per gli ospiti di fare brunch con specialità liguri sotto il pergolato, preparati dalla Proprietà.

Il fortunato incrocio tra la vicinanza al mare ed il passaggio dal clima della costa a quello dell’entroterra e poi alle Alpi, consente di avere un particolare habitat tipico della macchia mediterraneaE’ proprio in questo microclima così avvantaggiato che si intersecano paesaggi davvero disparati in una manciata di chilometri.

Dalla vocazione più prettamente montana con boschi di castagni, conifere e faggi, a zone che cedono il passo – in men che non si dica – alle tipiche ‘fasce’ di muretti a secco, laddove gli ulivi secolari formano delle vere e proprie sculture lignee, fino ad anticipare le verdi e profumatissime distese di basilico.

E’ un dolce declinare fino al mare in poco tempo, e raggiungere la magica vista al tramonto dell’Isola Gallinara nello specchio d’acqua di fronte ad Albenga è davvero suggestivo.

Alle cittadine della costa (come Albenga, Alassio, Laigueglia, Imperia…) si arriva gradualmente attraverso il passaggio di caratteristici paesini (ma tanti altri alzando gli occhi sulle colline dell’entroterra vi danno il benvenuto!), dove ai lati della strada, si possono trovare la vendita di olio pregiato degli ulivi locali, frutta e verdura direttamente dalle case dei contadini, il miglior aglio DOC di Vessalico, vini locali (Pigato, Rossese, Ormeasco) dei terreni limitrofi, formaggette degli alpeggi.

Tutto ciò contribuisce a conferire a questa zona un fascino d’altri tempi, in cui la genuinità di stili, tradizioni, artigianalità, produzioni autoctone e arte del cibo, rendono questo territorio meraviglioso ma con ancora tanto da scoprire.

Molto interessante anche il paese di Pieve di Teco, a 6 km da Lovegno che ne è una frazione, gradevole ed interessante passaggio obbligato per raggiungere qualsiasi meta di mare o monti.

I suoi affascinanti portici medievali del XV e XVI costruiti dalle famiglie in vista dell’epoca, sono ancora oggi il cuore pulsante del paese con negozietti artigianali che propongono ogni tipicità locale e prelibatezze della valle: dal famoso pane di Pieve, ai ‘gubeletti (dolcetti liguri caratteristici) alle formaggette di capra, agli ortaggi e naturalmente il prelibato olio locale con i vini delle cantine autoctone.

Ma Pieve incanta i suoi ospiti, perchè è ‘segreta’ come lo è tutta la Liguria, gode di architetture medievali che il passare del tempo non ha intaccato, di ‘caruggi’ suggestivi, vere e proprie ‘chicche’ nascoste tra i palazzi nobiliari come il minuscolo Teatro Salvini o l’aristocratico Palazzo Borelli, l’antica Ripa, il Convento degli Agostiniani e il medievale Molino del Longo e l’antichissimo Oratorio di San Giovanni con origini del terzo secolo d.c. con all’interno prestigiosi affreschi del 500 ed il Cenacolo di Francesco Sasso del 1736.

Ma non mancano manifestazioni durante tutto l’anno come il sempre più atteso Mercatino del brocante all’ultima domenica del mese.

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