Fare una vacanza rigenerante è un’esperienza da non perdere, ma bisogna scegliere con cura i luoghi in cui andare per non imbattersi in brutte sorprese. Ecco 3 posti da visitare almeno una volta nella vita. 

Toscana, meta ideale per vacanze anti-stress

I turisti che vogliono rimanere in Italia possono recarsi in Toscana, dove le occasioni di relax abbondano per tutto l’anno. Tra arte, natura e centri benessere, il riposo è assicurato. In questa regione si trova peraltro il centro benessere con spa più grande d’Italia, Asmana, che offre trattamenti di tutti i tipi, come massaggi, saune, hammam, e molto altro. 

Ma la regione offre anche l’opportunità di fare tour enogastronomici grazie all’ampia scelta di osterie, ristoranti, trattorie, agriturismi, cantine e molto altro. Un viaggio all’insegna del gusto e della calma, intervallato da passeggiate a contatto con la natura e visite in luoghi di interesse artistico. 

Soggiorno tra i monaci buddisti in Corea del Sud

Chi ama l’Asia Orientale non può non visitare il tempio di Haein-Sa, dove soggiorna una confraternita di monaci buddisti. Si tratta della destinazione ideale per chi vuole staccare dalla frenesia quotidiana per qualche settimana e desidera ritrovare un contatto con la parte più profonda di sé. 

In questo luogo si trova la collezione di testi canonici buddhisti (Tripitaka) più datata, giunta per intero a oggi con le sue 80.000 tavole in legno. Tra pagode, silenzio, statue e paesaggi suggestivi il turista può riscoprire le proprie emozioni e rendersi conto che vivere nello stress serve solo a non vedere un malessere interiore di fondo. 

Mongolia, tra natura incontaminata e silenzio

Anche la Mongolia, nel cuore dell’Asia Continentale, è una destinazione molto interessante per i viaggiatori occidentali. Oltre alla capitale Ulan-Bator e ad altre città all’interno della nazione, vale la pena spingersi verso il distretto di Lun, dove la vegetazione è stepposa e si possono vedere vari esemplari di aquile reali. 

In questa zona, purtroppo sempre più inquinata, non sono presenti strutture alberghiere, ma si può trovare ospitalità presso qualcuna delle famiglie di pastori nomadi in sosta. Qui le abitazioni (chiamate gher) sono di forma circolare e mobili, per venire incontro alle esigenze di trasporto. Internet, traffico e telefono lasciano spazio al verde, alle leggende locali e al silenzio, talvolta interrotto dal nitrito dei cavalli. 

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