Il Montenegro, la giovanissima Repubblica staccatasi nel 2006 dalla Serbia, benchè sia nostra dirimpettaia sull’Adriatico è ancora poco conosciuta dagli Italiani, e il suo Ente del Turismo vuole colmare questo gap

Italia e Montenegro sono accomunate da legami storici secolari: dal 1420 al 1797, infatti, la parte costiera del Montenegro rimase stabilmente in mano alla Repubblica di Venezia, mantenendo anche legami e caratteristiche veneziane tuttora presenti.

Un altro importante collegamento tra i nostri due paesi è il matrimonio che nel 1896 unì l’erede al trono d’Italia, il futuro Vittorio Emanuele III, a Elena, figlia del re del Montenegro Nicola I. Elena è stata di fatto l’ultima Regina d’Italia, avendo perso questo ruolo nel 1946 con la proclamazione della Repubblica Italiana.

Ci sono tanti motivi quindi perchè il Montenegro, nazione piccola ma con splendide coste e pittoresco entroterra, attiri i turisti italiani, non ultimo il fatto che la lingua italiana è molto diffusa tra la popolazione locale.

La proposta dell’Ente del Turismo di Montenegro

«Montenegro invests in Italy: a representation to tell the story of an authentic country». Con questo annuncio l’Ente Nazionale del Turismo del Montenegro ufficializza la nomina di Travel Open Day S.r.l. come rappresentanza in Italia.

Una decisione che si inserisce in una strategia più ampia e che conferma la volontà del Paese di rafforzare la propria presenza su un mercato chiave, aprendo nuove opportunità di sviluppo sia sul fronte B2C, rivolto ai viaggiatori italiani, sia sul fronte B2B, attraverso un dialogo diretto con operatori, agenzie e stakeholder del settore.

L’intento è chiaro: raccontare e posizionare il Montenegro come una destinazione emergente e autentica, capace di offrire esperienze di valore e di costruire relazioni solide e durature con il trade, intercettando le tendenze più attuali del turismo internazionale e rispondendo al crescente desiderio di autenticità.

Gli auspici della National Tourism Organisation

«Il mercato italiano riveste un’importanza particolare per il Montenegro, non solo per la vicinanza geografica e i forti legami culturali tra i nostri due Paesi, ma anche per il crescente interesse degli italiani verso esperienze autentiche che uniscono natura, cultura ed enogastronomia, elementi che il Montenegro offre in abbondanza.

Nel medio termine puntiamo a rafforzare la connettività, diversificare l’offerta oltre la stagione estiva e posizionare il Paese come destinazione per tutto l’anno. Nel lungo termine, il nostro obiettivo è costruire una presenza sostenibile sul mercato italiano, sviluppando partnership con i tour operator, promuovendo prodotti tematici come le vacanze attive, l’enogastronomia e gli itinerari culturali, e incoraggiando le visite ripetute – dichiara Ana Tripković Marković, direttore della National Tourism Organisation of Montenegro -.

Crediamo che l’Italia abbia un potenziale significativo per contribuire a una crescita equilibrata e sostenibile del turismo in Montenegro».

Città, mari e monti del Montenegro

Oggi il Montenegro si presenta al pubblico italiano come una destinazione completa e sorprendente, capace di unire in un’unica esperienza mare e montagna, cultura e tradizione, natura e modernità.

È un invito a vivere il viaggio con intensità: passeggiare lungo i bastioni medievali di Kotor, respirare la spiritualità e l’autenticità dei mercati e delle sagre nei villaggi affacciati sullo Skadar, lasciarsi trascinare dall’energia cosmopolita di Budva e dalla vitalità del suo litorale, oppure cercare l’avventura tra i canyon e le foreste del Durmitor.

Scegliere il Montenegro significa aprire le porte a un Paese che custodisce tesori autentici e ancora poco esplorati, pronto ad accogliere viaggiatori curiosi e attenti, desiderosi di esperienze da vivere intensamente e da ricordare.

Un mosaico di paesaggi e culture

Il Montenegro è un Paese piccolo nelle dimensioni ma immenso per la varietà dei suoi contrasti, un luogo in cui la geografia compatta diventa un valore aggiunto: nel raggio di pochi chilometri si passa dal blu profondo dell’Adriatico alle montagne che toccano i 2.500 metri, dalle città murate alle distese d’acqua che ospitano una biodiversità sorprendente.

La Baia di Kotor, patrimonio UNESCO e autentico gioiello del Mediterraneo, si apre come un fiordo tra i più suggestivi d’Europa, incorniciato da alte montagne che sembrano abbracciare il mare. All’interno delle sue insenature, Kotor custodisce un centro storico medievale tra i meglio conservati della regione, fatto di vicoli lastricati, palazzi barocchi e chiese antiche che testimoniano il passato veneziano.

Intorno, piccoli borghi come Perast regalano atmosfere sospese, arricchite da leggende marinare e dalla straordinaria ritualità della Fašinada, una tradizione che ogni anno rinnova il legame della comunità con il mare.

Il mare turchese delle coste

Poco più a sud, la costa si anima con la vitalità di Budva, dove la città vecchia, racchiusa dalle mura veneziane, si affaccia direttamente sul mare Adriatico.

Le sue stradine lastricate conducono a piazze raccolte, chiese e musei che raccontano secoli di storia, mentre appena fuori dalle mura la città rivela il suo volto più moderno, con un litorale vivace, festival culturali e una vita notturna che l’hanno resa una delle mete più dinamiche della costa balcanica.

Particolarmente scenografica la compatta isoletta di Santo Stefano, unita alla terraferma da una lingua di sabbia. Budva è il perfetto ponte tra passato e presente, un luogo che unisce il fascino della storia alla contemporaneità, adatto a viaggiatori che cercano un’esperienza completa, tra cultura, divertimento e mare.

Il Montenegro più autentico all’interno

Allontanandosi dalla costa, il Montenegro rivela un’anima più intima e autentica con il Lago di Skadar, il più grande dei Balcani e uno dei più importanti santuari naturalistici d’Europa. Protetto come Parco Nazionale, il lago è un rifugio per oltre 280 specie di uccelli, tra cui il raro pellicano riccio, e un paradiso per gli amanti del birdwatching.

Le sue acque sono punteggiate da monasteri medievali che emergono su isolotti, mentre lungo le sponde si trovano villaggi di pescatori che ancora oggi vivono di tradizioni antiche, offrendo al visitatore la possibilità di immergersi in un turismo slow, fatto di ritmi lenti, sapori genuini e incontri autentici con le comunità locali.

Qui si possono assaporare piatti tipici a base di pesce d’acqua dolce e vini autoctoni, o esplorare in barca gli scenari che cambiano colore a seconda delle stagioni, dal verde brillante della primavera al rosso infuocato dell’autunno. Il Lago di Skadar non è solo un luogo di natura, ma un crocevia di storia, cultura e spiritualità che incarna l’essenza stessa dell’autenticità montenegrina.

Raccontare questa terra in Italia significa proporre una destinazione che non ha bisogno di artifici, perché la sua forza è già scritta nelle montagne che si specchiano nell’Adriatico, nelle leggende dei suoi borghi e nella vitalità delle sue tradizioni. È un invito a scoprire un Paese che, pur emergente, custodisce tesori antichi e unici, un ponte naturale tra oriente e occidente, tra passato e futuro.

Ugo Dell’Arciprete

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