Secondo il terzo Barometro annuale pubblicato da International Workplace Group (IWG), Roma si conferma anche nel 2025 tra le mete ideali a livello globale per il “workcation”, ovvero la combinazione di lavoro e vacanza. L’indagine, denominata “Work from Anywhere” (WFA), è curata da IWG, il principale operatore mondiale di spazi di lavoro flessibili e ibridi.

IWG, presente con oltre 4.000 sedi in più di 120 Paesi, ha analizzato 40 tra le principali città del mondo, basandosi su 12 parametri chiave. Ogni località ha ricevuto un punteggio da 1 a 10 su elementi come clima, cultura, alloggi, trasporti, qualità enogastronomica, felicità, velocità di connessione internet, sostenibilità ambientale e disponibilità di spazi di coworking. Quest’anno, inoltre, sono stati aggiunti criteri come l’accessibilità dei visti per nomadi digitali e la vicinanza a mare, montagne o parchi nazionali.

Roma si classifica all’ottavo posto a livello mondiale, grazie all’eccellente offerta culturale, alla rinomata cucina e all’introduzione della nuova normativa italiana sui visti per nomadi digitali. In cima alla classifica troviamo Tokyo, seguita da Rio de Janeiro e Budapest, che si distinguono per infrastrutture, qualità della vita e innovazioni digitali.

Top 10 mondiale: le migliori città per il “workcation” nel 2025

  1. Tokyo
  2. Rio de Janeiro
  3. Budapest
  4. Seoul
  5. Barcellona
  6. Pechino
  7. Lisbona
  8. Roma
  9. Parigi
  10. La Valletta

Tokyo al primo posto (91/120), seconda è Rio de Janeiro mentre Budapest terza

Tokyo si impone per la rapidità della banda larga, le infrastrutture di trasporto all’avanguardia, la sicurezza, l’offerta culturale e il nuovo visto per nomadi digitali introdotto nell’aprile 2024, che permette soggiorni fino a 12 mesi a costi competitivi. Inoltre, la vicinanza a montagne, spiagge e parchi nazionali la rende ideale per chi cerca un equilibrio tra città e natura. Grazie alla copertura completa del 5G, all’espansione degli spazi di coworking e al basso costo della vita, Rio si piazza al secondo posto. Famosa per il Carnevale, la città offre una ricca proposta gastronomica, ampi spazi verdi e spiagge iconiche come Copacabana e Ipanema. Budapest è tra le migliori città per il “workcation” grazie ai costi contenuti per gli alloggi, ottimi collegamenti e una scena culturale vivace e accessibile.

Nuovi ingressi nella Top 10 globale

Il Barometro IWG include nuove città che si sono distinte nel 2025:

  • Seoul conquista la quarta posizione grazie all’eccellente connettività internet, ai trasporti efficienti e a una nuova procedura semplificata per il visto da nomade digitale.
  • Parigi, in nona posizione, spicca per la sua scena culturale e le numerose opzioni di coworking, nonostante i costi elevati.
  • La Valletta, decima, conquista un posto nella Top 10 per il clima mite, il fascino storico e le dimensioni a misura d’uomo.

Destinazioni emergenti per il 2025

Oltre alla classifica principale, il Barometro WFA include anche 10 città emergenti, che stanno diventando sempre più attrattive per chi lavora da remoto. Queste mete combinano infrastrutture moderne con esperienze culturali e naturalistiche uniche. Tra le più interessanti:

  • Città del Capo, Sudafrica: con paesaggi mozzafiato e un ecosistema tech in espansione, è sempre più scelta dai digital nomad.
  • Praga, Repubblica Ceca: offre un mix tra storia e modernità, con un costo della vita accessibile.
  • Melbourne, Australia: qualità della vita elevata e scena culturale dinamica la rendono una destinazione in crescita.
  • Reykjavik, Islanda: perfetta per chi cerca una connessione profonda con la natura, senza rinunciare a servizi di alto livello.

Workcation: un fenomeno in crescita continua

Il concetto di “workcation” è ormai una realtà consolidata. Dall’introduzione su larga scala del lavoro ibrido, sempre più professionisti scelgono di prolungare le vacanze per lavorare da remoto. Secondo i dati IWG, l’84% dei lavoratori ibridi ha già esteso, o prenderebbe in considerazione l’idea di estendere, una vacanza per continuare a lavorare. Inoltre, l’80% valuta mete che prima non avrebbe considerato, segno di una profonda trasformazione nelle abitudini di viaggio.

Mark Dixon, CEO di IWG, ha dichiarato:
“Con il lavoro ibrido che consente di lavorare da qualsiasi luogo, cresce il numero di persone che scelgono di combinare lavoro e viaggio, sia per qualche giorno che per periodi più lunghi. Una tendenza destinata a consolidarsi, soprattutto nei mesi estivi, grazie all’adozione di politiche di lavoro flessibile e ‘Work From Anywhere’ da parte di molte aziende.”

Secondo un recente studio condotto da IWG in collaborazione con Arup, queste soluzioni non solo migliorano l’equilibrio tra vita e lavoro, ma possono anche aumentare la produttività. Le aziende che adottano modelli flessibili potrebbero registrare un incremento dell’11% della produttività nei prossimi cinque anni. Un’opportunità concreta sia per i lavoratori, sia per le imprese che competono per attrarre e trattenere i migliori talenti.

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