Castel Nuovo, chiamato da sempre Maschio Angioino in omaggio alla dinastia Angioina, aprirà le porte delle stanze inaccessibili al pubblico
Il motivo di un nome così particolare per il Castel Nuovo deriva da mastio, la torre più difesa dei castelli medievali, Angioino è un omaggio alla casata dei D’Angiò, fu Carlo I d’Angiò che iniziò la costruzione nel 1279.
Il Castello è il simbolo concreto della trasformazione di Napoli che si avviava a diventare una grande capitale che doveva avere una residenza a livello di quelle delle corti europee. Il tour all’interno del Castello partirà tutti i sabati fino al 13 settembre, articolato in due fasce orarie: alle ore 10:00 e alle 15:00, per gruppi di circa 30 persone.
L’itinerario guidato tra le sale di Castel Nuovo, consentirà di visitare anche aree normalmente chiuse al pubblico; la Sala dei Baroni, con affreschi di Giotto purtroppo perduti, verrà illustrata da un esperto, che approfondirà una tematica legata alla storia della Città. Il progetto: “Il Castello e la Capitale – Tasselli per un racconto della città”, è promosso dal Comune di Napoli in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, nell’ambito delle celebrazioni per i 2500 anni dalla fondazione di Neapolis e rientra in un corposo programma di visite guidate e incontri culturali articolato in sette sezioni: itinerari, reading, presentazioni e incontri di approfondimento restituiranno voce ai luoghi, ai protagonisti e ai passaggi cruciali della storia di Napoli. L’obiettivo è chiaro: superare la percezione di isolamento che per troppo tempo ha avvolto il Castello e restituirgli la centralità che merita nel tessuto culturale, urbano e simbolico della città.
Un vero baricentro di storia napoletana, da riscoprire e valorizzare. Rosalia D’Apice, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, ha dichiarato: ≪Insieme al Comune di Napoli daremo il nostro contributo a un progetto importante, che valorizza uno dei luoghi simbolo della storia e dell’identità partenopea.
La collaborazione della Soprintendenza nasce dalla convinzione che il patrimonio culturale non sia soltanto eredità da custodire, ma racconto vivo da condividere con la città e con i turisti che la visitano. Attraverso la partecipazione dei funzionari responsabili dei vari settori vogliamo restituire voce e contesto ai luoghi che hanno segnato la storia di Napoli≫.
Il progetto è finanziato con fondi della Città Metropolitana di Napoli, volti a sviluppare iniziative che celebrino i 2500 anni dalla nascita di Neapolis come chiarisce Laura Valente, Direttrice artistica di Napoli 2500: ≪Come tutte le iniziative inserite in queste celebrazioni, ‘Il Castello e la Capitale’ rappresenta un modo per entrare nella storia di Neapolis con percorsi orientati e per certi versi inconsueti, con al centro Castel Nuovo: lo abbiamo voluto rendere protagonista di una narrazione che parte dalle sue mura e ci conduce in ere diverse e periodi differenti, tra figure dimenticate e racconti di un glorioso passato≫.
Il Maschio Angioino, proteso sul mare, indica il profondo legame dei napoletani con il proprio Golfo, tanti edifici furono presto costruiti intorno la fossato, fino a quasi nasconderlo, facendogli perdere la sua relazione con la città. Bisogna arrivare agli anni Novanta, quando nasce il Museo Civico, che rappresenta la volontà di valorizzare la funzione conservativa che il Castello ha avuto negli ultimi decenni. Per approfondire la storia del Castel Nuovo sono state previste un ciclo di conferenze unite a tour guidati che partono dal Castello verso luoghi della città che hanno una connessione, tematica e geografica, con il Castello stesso e con i protagonisti che durante i secoli lo hanno abitato.
Teresa Armato, Assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Napoli chiarisce i motivi di questo importante progetto culturale: ≪ Rappresenta una grande occasione per Napoli ”Il Castello e la Capitale – Tasselli per un racconto della città” è un evento che abbiamo fortemente voluto. È importante ricucire il tessuto storico e urbanistico e rimettere al centro i gioielli e le peculiarità che hanno bisogno di essere riscoperte, sia dai napoletani, sia dai turisti. Il progetto, visti i tanti enti coinvolti, è anche un grande esempio di sinergia istituzionale, oggi più che mai necessaria per proseguire a far crescere la città in termini economici e culturali≫.
Tutte le attività sono gratuite e aperte al pubblico.
Harry di Prisco