Forse pochi lo sanno, ma l’Università Cattolica di Lovanio è la seconda più antica d’Europa, dopo la nostra Università Cattolica di Bologna
Risale infatti a 600 anni fa la fondazione della KU Leuven, l’Università Cattolica di Lovanio che, con i suoi 100.000 studenti, scienziati, ricercatori, professori e dipendenti, ha trasformato la città in un luogo giovane, dinamico e in continua evoluzione.
Un anniversario di questa portata va celebrato degnamente, e così l’ateneo ha organizzato un ricco programma di conferenze, workshop, visite guidate, mostre ed eventi culturali, aperti al pubblico e diffusi in vari punti della città.
Fil rouge di tutti gli appuntamenti, che proseguiranno fino al 2 febbraio 2026, è l’unione tra arte e scienza, due discipline apparentemente lontane, ma che cercano di comprendere e spiegare la realtà in cui viviamo con lo stesso approccio: creando, esplorando e sperimentando.
Un percorso di opere d’arte
Da non perdere, a partire dal 16 maggio 2025, il percorso AND SO, CHANGE COMES IN WAVES: una passeggiata tra le vie della città trasformate in un museo a cielo aperto grazie a sette opere d’arte che interpretano importanti tematiche del nostro tempo, creando un dialogo continuo tra scienza, arte e società.
Partendo da Berlinde De Bruyckere, artista originaria di Gent, che unisce sculture, strutture e disegni per parlare di resilienza, o Ugo Rondinone che invita a riflettere sulla crisi climatica e sull’assoluta necessità di ripristinare il legame tra uomo e natura. Senza dimenticare il diritto all’istruzione, l’importanza della conoscenza, i dilemmi etici nella ricerca scientifica e l’inclusione nella sanità, approfonditi dalle opere di Alicja Kwade, Sammy Baloji, Elif Erkan, Yu Ji e Clara Spilliaert.
Per coinvolgere più sensi e più punti di vista, inoltre, la scrittrice Maud Vanhauwaert – in collaborazione con il Dipartimento di Cultura e la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università – ha selezionato sette autori che indagano le stesse tematiche con il linguaggio della poesia e che saranno fruibili tramite il QR Code posizionato accanto a ogni installazione.
Parchi e castelli abbondano a Lovanio
Arte e scienza continuano ad intrecciarsi anche all’Arenberg Park dov’è possibile avventurarsi all’interno del WANDERING GARDEN, la creazione del duo artistico Gijs Van Vaerenbergh composta da centinaia di metri di griglie d’acciaio curvate a formare un labirinto che – grazie a piante rampicanti – si trasformerà con il tempo in una foresta, consentendo all’opera di evolversi al ritmo delle stagioni, esattamente come la città che la ospita.
Visite guidate e aperture straordinarie permettono di scoprire, infine, decine di edifici storici e ricche collezioni appartenenti all’Università: dalla Biblioteca di Arenberg 2 Bergen– costruita nel XVI secolo come monastero celestiniano e trasformata nel XXI secolo in un polo high-tech dalla facoltà di Scienze, Ingegneria e Tecnologia – fino alla biblioteca universitaria, un eccezionale edificio in stile rinascimentale fiammingo sormontato da un’altissima e stretta torre a carillon, sede di importanti collezioni librarie e suggestivo monumento ai caduti.
E ancora, il Castello di Arenberg con i suoi salotti decorati in cui respirare l’atmosfera di un tempo, o il BAC, laboratorio di arte contemporanea dell’Università, un tempo utilizzato come Istituto di Batteriologia e oggi fucina dei numerosi artisti di Lovanio.
Impossibile, poi, perdersi una passeggiata all’Holland College con la sua bellissima cappella, la biblioteca, l’aula magna, i saloni signorili e il giardino d’inverno che ospita attività musicali e gli incontri del Metaforum – istituito nel 2008 dall’Università come think tank interdisciplinare.
La cultura si apprezza meglio con una buona birra!
Dal 10 ottobre 2025 al 2 febbraio 2026 in programma anche tre mostre che illustrano la storia e l’evoluzione dell’Università in questi 600 anni: dal suo ruolo come capostipite dell’istruzione europea, all’esposizione di importanti raccolte di strumenti di osservazione e collezioni etnografiche, fino alla personale di Alicja Kwad, l’artista che con le sue sculture e installazioni sfida i concetti di scienza e filosofia, mettendo alla prova i limiti della percezione.
Per conoscere fino in fondo Lovanio e la sua cultura, infine, non bisogna dimenticarsi di assaporare l’atmosfera tipica di questa città universitaria in continuo movimento. Iniziando da un bicchiere consumato sulla Oude Markt, definita il “bar più lungo d’Europa”, per proseguire con una visita a De Hoorn, la vecchia sede di Stella Artois dove ammirare le caldaie in rame utilizzate per produrre la famosa birra e gustare un boccale ghiacciato della pils nata a Lovanio.
Per gli amanti di questa bevanda, inoltre, appuntamento imperdibile con il Leuven Innovation Beer Festival che – il 16 e 17 agosto 2025 – riunirà birrifici provenienti dal Belgio e da tutto il mondo pronti a proporre al pubblico nuove tecniche di produzione, ingredienti innovativi e sapori inaspettati.
Lovanio è questa: una città vibrante, giovane, in costante evoluzione che coniuga la storia e la tradizione con l’innovazione e la spinta verso il futuro.
Ugo Dell’Arciprete