Al Ula, città nel nord-ovest dell’Arabia Saudita, contiene il primo sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO nel regno saudita, l’antica città di Hegra costruita più di 2.000 anni fa dai Nabatei
Il Regno dell’Arabia Saudita si è dato da tempo l’obiettivo di promuovere il turismo nella zona e ottenere maggiore attrazione, a questo scopo la Commissione reale su Al Ula (Royal Commission for AlUla – RCU) sta formando 200 giovani sauditi su un progetto ambizioso in cui i turisti esploreranno i tesori culturali della zona.
Reclutati dalla regione di Al Ula, i 200 giovani (50-50 tra ragazzi e ragazze) si trovano a Riyadh, in Arabia Saudita, in formazione in materia di ospitalità, apprendimento nuove lingue, studiando agricoltura e tecnologia dell’acqua e ricercando la storia culturale, sociale e naturale della loro regione d’origine.
La Royal Commission for Al Ula (RCU) è stata fondata per decreto reale nel mese di luglio 2017 per proteggere e salvaguardare AlUla, una regione di eccezionale ricchezza culturale e naturale. RCU sta dando inizio ad un piano a lungo termine che crei uno sviluppo sensibile e sostenibile della regione, riaffermando la sua peculiarità nell’essere una delle principali destinazioni archeologiche e culturali del paese e preparandola ad accogliere i visitatori dal mondo nello sviluppo del turismo delineato nella Vision 2030.
Il collegamento Al Ula – Musei italiani
I legami di lunga data, strategici e reciprocamente vantaggiosi della Royal Commission for AlUla (RCU) con le principali istituzioni culturali italiane sono stati notevolmente ampliati e rafforzati grazie alla firma di nuove partnership con la Direzione generale Musei e il Parco Archeologico di Pompei.
I nuovi accordi di RCU con due dei più importanti enti italiani che si occupano di storia, patrimonio e conservazione, la Direzione generale Musei con sede a Roma e il Parco Archeologico di Pompei, che conserva una città rimasta per secoli sotto le ceneri dell’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., si basano su un’eredità duratura di cooperazione, condivisione di conoscenze e sviluppo di competenze tra AlUla, Arabia Saudita e Italia.
Incontri ad alto livello ad Al Ula
La recente visita del Presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni ad Al Ula ha consolidato ulteriormente il partenariato italo-saudita, per segnare una nuova era di cooperazione culturale tra Paesi e destinazioni, con una visione condivisa.
Nel corso della visita, il Presidente del Consiglio Meloni e la delegazione italiana hanno visitato alcuni dei luoghi di interesse culturale di Al Ula, tra cui il sito di Hegra, patrimonio mondiale dell’UNESCO.
Negli ultimi anni la partnership italo-saudita si è sviluppata con molteplici iniziative, come l’accordo con Slow Food, il gemellaggio di Al Ula con l’antica città di Matera e i legami con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), che ha realizzato un’affascinante mostra di reperti provenienti da diversi siti archeologici italiani, tra cui Pompei ed Ercolano, a Maraya, l’iconico edificio a specchi di Al Ula disegnato dallo studio milanese Giò Forma, che ha realizzato anche l’hotel The Chedi Hegra.
Le dichiarazioni dei responsabili lato Italia
Il Prof. Massimo Osanna, Direttore Generale della Direzione generale Musei ha dichiarato: “La Direzione generale Musei accoglie con grande entusiasmo questa partnership strategica che testimonia l’ambizione e la capacità del Sistema Museale Nazionale di operare come un soggetto unico e coerente sul panorama internazionale. Come spesso sottolineato, i progetti di valorizzazione e fruizione del patrimonio culturale, per essere realmente efficaci, devono fondarsi su una rigorosa attività di ricerca e sull’ampliamento delle conoscenze.
Questo protocollo, infatti, si basa sullo scambio e sulla condivisione di esperienze e competenze, elementi fondamentali per favorire un arricchimento reciproco. Ancora una volta, la cultura si rivela un ponte tra i popoli, consolidando il legame tra due Paesi accomunati dall’eredità di culture millenarie”.
Gabriel Zuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei ha dichiarato: “Pompei è sempre stata un laboratorio per l’archeologia del futuro. In questi anni, abbiamo iniziato a esplorare in modo più specifico il rapporto tra archeologia, agricoltura, sostenibilità, tradizioni locali e sviluppo sociale, culturale ed economico.
Siamo felici di vedere che l’approccio innovativo di Pompei è apprezzato a livello internazionale e siamo molto contenti di avere in AlUla un partner straordinario con cui condividere e sviluppare nuove prospettive per la conservazione, la ricerca e l’accessibilità del patrimonio unico di questi siti e dei paesaggi culturali di cui fanno parte.”
Le considerazioni del responsabile lato Al Ula
Abeer AlAkel, ACEO di RCU ha affermato: “Al Ula e Pompei sono, in un certo senso, partner fin dalla storia antica delle nostre civiltà. Stiamo rivitalizzando la nostra partnership per portare nel mondo nuovi modelli di conservazione, gestione e interpretazione del patrimonio antico. Entrambe le parti sono desiderose di collaborare sulla scena internazionale, mostrando una leadership ambiziosa nella promozione del turismo sostenibile.
La nostra partnership con la Direzione generale Musei amplia la portata della nostra cooperazione e si configura con un approccio interdisciplinare e di costruzione della conoscenza. Con l’impegno comune di proteggere i tesori culturali per le generazioni future, lavoreremo insieme per progettare e creare nuovi beni, modelli ed esperienze culturali.”
L’ecosistema di partnership italiane di AlUla, in continua evoluzione e maturazione, è perfettamente in linea con gli obiettivi a lungo termine del piano Vision 2030 del Regno per uno sviluppo sostenibile e una collaborazione internazionale nei settori del turismo, della cultura e non solo.
Ugo Dell’Arciprete