Ecco una cosa che non può mancare nella tua lista quando visiti l’Islanda: i geyser. Questi incredibili getti d’acqua bollente che esplodono dal terreno sono un vero spettacolo della natura e rappresentano una delle attrazioni più amate del Paese. Ma cosa sono esattamente? Dove si trovano? E perché affascinano così tanto chiunque li ammiri? Non preoccuparti, ti racconto tutto!

Cosa sono i geyser e come si formano

Parliamo di scienza, ma senza annoiarti (promesso). I geyser sono praticamente dei “vulcani d’acqua”, causati dall’attività geotermica sotto la superficie. L’acqua delle falde sotterranee si infiltra in profondità, dove incontra rocce riscaldate dal magma. A quel punto, pensa alla pentola a pressione: il calore e la pressione aumentano fino a quando l’acqua non trova una via d’uscita e… boom! Un’esplosione spettacolare che può raggiungere anche decine di metri d’altezza.

Ora, quello che rende i geyser islandesi così speciali è il fatto che si trovano in un luogo geologicamente unico, dove le placche tettoniche si incontrano e l’attività vulcanica è in pieno fermento. Insomma, l’Islanda è come una fabbrica naturale di fenomeni straordinari.

I geyser più famosi in Islanda

Strokkur: il geyser che non ti delude mai

Ammettiamolo: quando andiamo a vedere un geyser, vogliamo vederlo eruttare. Niente attese infinite, niente delusioni. E qui entra in scena il protagonista indiscusso dell’Islanda: Strokkur. Si trova nella zona geotermica di Haukadalur ed erutta ogni 5-10 minuti. Sì, hai capito bene, basta aspettare pochi minuti e puoi ammirare un getto d’acqua che arriva fino a 30 metri d’altezza.

Strokkur è praticamente il re del Golden Circle, il percorso turistico più famoso del Paese, che ti porta anche al Parco Nazionale di Thingvellir e alla cascata Gullfoss. Se hai un solo giorno in Islanda, questa è la tua tappa obbligata.

Il Grande Geysir: il capostipite (un po’ capriccioso)

Poi c’è lui, il leggendario Grande Geysir, il geyser che ha dato il nome a tutti gli altri. Una volta era il più spettacolare, con getti che raggiungevano anche 70 metri d’altezza. Oggi, però, è un po’ meno prevedibile: erutta solo in rari casi, spesso in seguito a terremoti. È un po’ come il vecchio leone che non ruggisce più, ma resta comunque una leggenda.

Curiosità: l’attività del Grande Geysir si è ridotta anche a causa dell’intervento umano. Nel passato, molte persone gettavano monetine nel cratere come porta fortuna, ma questo ha contribuito a “incepparlo”.

Il Golden Circle: la strada dei geyser d’Islanda

Scopri i geyser dell'Islanda: fenomeni naturali spettacolari come Strokkur e GeysirLa maggior parte dei geyser più famosi si trova nella regione di Haukadalur, facilmente raggiungibile da Reykjavik. Questo posto è una vera miniera di meraviglie geotermiche. Qui puoi camminare tra pozze di fango ribollente, fumarole e, ovviamente, i grandi geyser. E tutto fa parte del celebre Golden Circle, un percorso che ti permette di scoprire alcune delle attrazioni naturali più belle dell’Islanda.

Se hai voglia di esplorare oltre, dirigiti verso nord, nella regione di Mývatn. Qui troverai un paesaggio che sembra uscito da un film di fantascienza: campi di lava, sorgenti termali e geyser più piccoli ma altrettanto affascinanti.

Consigli per visitare i geyser

  • Non toccare l’acqua! Ti sembrerà ovvio, ma ricorda che l’acqua dei geyser può superare i 100°C.
  • Porta un impermeabile. Non si sa mai dove può arrivare uno spruzzo d’acqua.
  • Goditi lo spettacolo: metti via il telefono per qualche secondo e lasciati incantare dalla natura.

Altre attrazioni geotermiche da non perdere

Dopo aver camminato per geyser e fumarole, non c’è niente di meglio che un bel bagno caldo. La Laguna Blu, con le sue acque ricche di minerali, è uno dei posti più famosi per rilassarsi in Islanda. Certo, non è economica, ma vale la pena per un’esperienza indimenticabile.

Se i geyser ti hanno colpito, aspetta di vedere i vulcani islandesi. Luoghi come Askja o Krafla ti lasceranno a bocca aperta con i loro paesaggi drammatici e le piscine di acqua calda naturali.

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