Vienna è stata dichiarata dal gruppo britannico “Economist” città più vivibile al mondo per la quarta volte in sei anni, e l’autunno è una delle stagioni migliori per andare a scoprire le sue magiche atmosfere.

La storica capitale asburgica, a un tiro di schioppo dall’Italia, è da sempre con Parigi una delle prime mete per i viaggiatori italiani che si avventurano all’estero. Vienna non smette mai di stupire tra grandi mostre, magnifici palazzi e locali di tendenza dove gustare il piacere del bien vivrePer i pochi che non ci sono mai stati, o per chi vuole riscoprire quella che è sempre una evergreen del turismo, è il momento di fare i bagagli!

L’Hotel Beethoven a Vienna

Per stabilire il proprio campo base per l’esplorazione niente di meglio dell’Hotel Beethoven Wien – Vienna, uno dei migliori alberghi a livello mondiale secondo il TripAdvisor Traveller’s Choice Award 2023che permette di sentirsi, almeno per un fine settimana, come cittadini del capoluogo austriaco.

L’elegante edificio a sei piani, costruito in stile neorinascimentale nel 1902, che si affaccia sulla silenziosa Papagenogasse, nella sua lunga vita, è stato una casa di tolleranza oggi trasformata dalla proprietaria Barbara Ludwig, in un hotel di design di grande charme e personalità

Uno dei plus dell’Hotel Beethoven Wien è sicuramente la sua posizione centralissima. Tutti i principali musei della città sono a portata di mano: il MuseumQuarter, il Teatro dell’Opera, il Museo della Secessione, il MAK – Museo di Arti Applicate e l’Albertina modern e poi il fascino del Naschmarkt, il mercato più famoso di Vienna, dove si possono acquistare generi alimentari provenienti da tutto il mondo e gustare piatti tipici viennesi, vietnamiti, cinesi, italiani, indiani…

Ogni camera dell’hotel racconta una diversa storia della città. Ogni piano è, infatti, dedicato a un tema legato alla tradizione e alla cultura viennese: i caffè letterari viennesi (primo piano), la Secessione (secondo piano), la musica e Ludwig van Beethoven (terzo piano), il teatro (quarto piano), personaggi celebri di Vienna (quinto piano), audaci donne viennesi di fine secolo (sesto piano).

L’accoglienza diventa così un viaggio, anzi di più, un’esperienza che ha inizio nel comfort e nell’unicità di ogni stanza, dove si scopre un frammento dell’incredibile storia delle città e ci si sente protagonisti del soggiorno.

Non solamente alloggio

L’esperienza poi si arricchisce di profumi, sapori e suoni. Profumi e sapori avvolgono l’ospite con un buongiorno da re e regine nel mezzanino, con la grande vetrata che si apre sulla Papagenogasse e la celebre Porta Papageno del Theater an der Wien.

Il breakfast time è un tripudio di proposte e gourmandise dolci e salate per soddisfare tutti i gusti: piccola pasticceria viennese, torte e marmellate fatte in casa, frutta fresca, uova e formaggi di selezionatissimi produttori locali.

E poi i suoni: ogni fine settimana l’hotel accoglie, proprio nel luminoso mezzanino, un concerto di musica da camera di alto livello per respirare le atmosfere viennesi sorseggiando un bicchiere di spumante.

La musica avvolge anche il Bar LVDWIG, uno dei Bar più in voga della città, nel cuore dell’Hotel Beethoven Wien e regno di Isabella Lombardo, Barwoman dell’anno 2021 per “Falstaff”.

Qui ci si dà appuntamento per un aperitivo o un cocktail o anche per un piacevole snack nello spazio outdoor, recentemente il Bar Lvdwig è, infatti, diventato anche Dinner Club, dove lo chef Thomas prepara gourmandise dalle 19.00 alle 22.00. Mentre il mercoledì l’appuntamento è con il “Bubbly Music Wednesday”, un happy hour con bollicine, musica dal vivo e prelibatezze (dalle 19.00).

E per continuare a lasciarsi incantare dalla magia della città non mancano le occasioni per fare scoperte sensazionali e per assaporare l’arte del bein vivre che la città regala a chi la sceglie per un weekend, un long-weekend o una vacanza. Ecco alcune suggestioni:

Il passato imperiale

In Austria, la storia della monarchia si è conclusa nel 1918, ma la Camera Imperiale del Tesoro (Kaiserliche Schatzkammer), all’interno della Hofburg, residenza imperiale per secoli, conserva affascinanti oggetti, alcuni dalla storia antichissima e misteriosa.

Fra questi, la corona del Sacro Romano Impero, attualmente al centro di un interessante progetto di ricerca scientifica e, ancora, la corona dell’imperatore Rodolfo II del 1602, uno dei più grandi smeraldi del mondo, oltre ad un antico vaso di agata, ritenuto per lungo tempo il leggendario Santo Graal.

Tra arte e design

Preziosi nella loro fragile bellezza sono anche gli oggetti in vetro e cristalli dall’azienda viennese Lobmeyr. L’artigiano vetraio Josef Lobmeyr Sr. aprì la sua prima bottega proprio a Vienna nel 1823, diventando poco dopo fornitore della corte imperiale.

Il figlio di Josef, Ludwig, fu un pioniere dell’industria del vetro artistico e per due secoli la bottega ha realizzato bicchieri pregiati, scintillanti lampadari ed eleganti specchi.

Una mostra al MAK (Museo di Arti Applicate di Vienna) celebra, fino al 24 settembre, il bicentenario di Lobmeyr e gli stretti legami dell’azienda con i grandi nomi del design passato e contemporaneo. La mostra presenta più di 300 oggetti in un allestimento che gioca con le suggestioni ottiche che il vetro Lobmeyr crea con la luce.

All’Albertina Museum inaugura il 15 settembre (e prosegue fino al 7 gennaio 2024) Michelangelo e la sua eredità. Quello del nudo è uno dei motivi centrali dell’arte. Sulla base di opere di altissimo livello realizzate tra il 15esimo e il 20esimo secolo, l’Albertina ripercorre l’evoluzione artistica di questo tema.

La rassegna parte da Michelangelo, uno dei maggiori grandi Maestri del Rinascimento, le cui opere sono state oggetto di ispirazione per le successive generazioni.

“Raffaello. Seta e oro” (dal 26 settembre 2023) è invece la mostra ospitata al Kunsthistorisches Museum Wien (Museo di Storia dell’Arte) dove monumentali arazzi sono al centro della grande rassegna autunnale.

L’arte del bien vivre a Vienna

Respirare la città lasciandosi andare a momenti di assoluto piacere. Senza pensieri, lasciando vagare lo sguardo sui profili dei palazzi liberty e imperiali o sui colori del fall foliage viennese ad esempio al Prater, un’oasi con oltre 2500 alberi, tra ampi prati e laghetti.

Per una pausa caffè mentre si esplora la città un indirizzo da segnare in agenda è quello del Balthasar dove si gusta uno dei migliori caffè della città, ma da provare è anche il cornetto alle mandorle e la piccola pasticceria.

Se la giornata è di quelle terse autunnali con l’aria che ha il profumo dell’inverno e si ha voglia di una cioccolata calda, ci si sente come la Principessa Sissi in Gumpendorfer Strabe, al Café Sperl, che con i suoi lampadari e i suoi tavoli da biliardo, conserva l’aspetto della Vienna imperiale.

Dritte da insider. La proprietaria dell’Hotel Beethoven Wien, Barbara Ludwig, autoctona viennese, parla italiano ed è una straordinaria “insider”, una guida culturale e culinaria preziosa. Con la sua presenza discreta, per i suoi ospiti, è un’inesauribile fonte di informazioni sugli eventi da non perdere e gli indirizzi giusti.

 Prezzi da Euro 110,- per il solo pernottamento in camera Doppia Classic.

Ugo Dell’Arciprete

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