La Valle Intelvi si trova incastonata tra il lago di Como e il lago di Lugano (Ceresio), un territorio fra i monti del Comasco che va da Argegno ad ovest fino a Pigra ad  est e che lambisce la Svizzera a nord. Ambiente e percorsi ideali per peripezie in mountain-bike o per chi ama fare trekking.
Fare una vacanza in Valle Intelvi non vuol dire solo fare sport, ma apre anche a cultura e storia, con la riscoperta delle sue antiche mulattiere e le trincee della Linea Cadorna.

Valle Intelvi apre a mountain-bike e trekking

La bicicletta è il mezzo ideale per girovagare e scoprire il territorio Valle Intelvi, tanto che per valorizzarla sono pronte ben otto piste e un itinerario completo di 13 chilometri da vivere, non solo per il piacere della pratica sportiva ma anche alla riscoperta delle località più tipiche che costituiscono la Valle Intelvi. Partenza da Argegno, Centro Valle intelvi, Lanzo e San Fedele Intelvi …

L’offerta per mountain-bike

Qui si può trovare una variegata scelta di piste dedicate ai ciclisti. Qui, infatti, è nato e cresciuto il ciclista Giancarlo Manzoni il quale gareggiò con Fausto Coppi e Gino Bartali, ricordati nel locale Museo del Ciclismo a Sormano. Rinomato poi per essere tuttora le strade di allenamento di Nibali e il suo team.

Inoltre, a mettere il sigillo sull’importanza della vallata in chiave ciclistica (e cicloturistica) ci sono i dati rilevati da un recente rapporto condotto da Legambiente sul cicloturismo in Italia.
Da essi risulta che lo scorso anno si è registrato un trend positivo con più di 33 milioni di appassionati che ne hanno battuto le strade (una cospicua percentuale su scala nazionale) ! Un business che genera entrate per oltre 4 miliardi di euro.
La presenza di turisti-cicloturisti ha avuto un significativo aumento passando da 57 a 63 milioni.

La Valle Intelvi a sentire gli altri

Secondo il Presidente dell’Associazione del Turismo il cicloturismo in valle è un fiore all’occhiello già da quando la conca era attraversata dai grandi campioni. Va da sé – si può aggiungere – che ogni territorio tende ad identificarsi per le proprie potenzialità turistiche. Da ciò nasce l’idea di puntare allora sul cicloturismo aperto a tutti, proponendo percorsi di ogni tipo.
Si possono, perciò, affrontare appassionanti salite o semplicemente, per chi predilige un percorso più soft o accompagna bambini, ecco sentieri pianeggianti con la possibilità di fermarsi nelle baite che fanno da punti di ristoro.

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