Un safari in Africa è il sogno di tutti i viaggiatori, ed in particolare di tutti gli amanti dei viaggi avventurosi. Ecco consigli, suggerimenti ed indicazioni per l’organizzazione di un safari in Africa

Vivere un safari, alla ricerca del “mal d’Africa”

Per chi ama viaggiare, poter fare un safari in Africa rappresenta un sogno, un target delle proprie esperienze in giro per il mondo. Un safari dà la possibilità di imbattersi nei cosiddetti “big five” (bufali, leoni, leopardi, elefanti e rinoceronti), nelle mandrie di animali che si spostano nel loro ambiente naturale è senza dubbio un’esperienza che chiunque vorrebbe fare. Un safari in Africa dà inoltre la possibilità di rimanere letteralmente suggestionati dai vari scenari che si incontrano: i ricorrenti tramonti eccezionali color del fuoco, i cieli stellati, la savana come i deserti- Ecco perché può essere paragonato al viaggio della vita, e di conseguenza si può ben comprendere il senso del “Mal d’Africa”.

Occorre pianificare un safari in Africa, per renderlo così veramente un’esperienza unica. Quali allora le destinazioni che meritano di essere scelte, in quali periodi dell’anno e quali i costi da sostenere ? Ecco di seguito alcuni consigli utili se si vuole programmare adeguatamente un safari in Africa.

Le migliori destinazioni per un safari in Africa

Essendo l’Africa un continente molto esteso e variegato nei suoi ambienti, esistono varie possibilità nell’organizzazione di un safari per soddisfare le attese. Le parti migliori e usuali del continente in cui fare un safari sono la zona orientale e quella meridionale, dall’Uganda e dal Kenia fino al Sudafrica e alla Namibia, con le loro sterminate pianure e colline e una fauna alquanto variegata.

Le mete migliori per un safari in Africa

I migliori safari sono sicuramente quelli che si svolgono in Africa Orientale, soprattutto in Tanzania, Zanzibar e Kenya, perché consentono di incontrare una varietà di animali e di vedere una vastità di paesaggi da lasciare senza parole. Assistere alla migrazione degli gnu in Kenya, al Masai Mara, uno spettacolo naturale che merita di essere vissuto, o la visita al più famoso parco per la varietà della fauna selvatica il Parco Nazionale del Serengeti in Tanzania. O ancora, visitare il cratere di origine vulcanica del Ngorongoro (Tanzania), dove vive una moltitudine di specie animali, oppure fare trekking nella suggestiva foresta dell’Uganda con la possibilità di vedere i gorilla di montagna.

Destinazioni per safari “soft”

Invece, i safari in Sud Africa, Botswana e Namibia sono più indicati per chi desidera un’esperienza più tranquilla, a proprio agio. I parchi di queste zone sono meglio raggiungibili e più organizzati, più confortevoli e dotati di migliori infrastrutture. Qui si può visitare ad esempio il Parco Nazionale Kruger (Sudafrica), uno dei più grandi e antichi del continente, in cui avvistare tra gli altri i big five; oppure, esplorare la foce del fiume Okavango (Botswana), il quale è una delle zone umide più grandi del mondo, dove navigare tra canali e lagune popolati tra ippopotami, coccodrilli ed elefanti.     

Altra possibilità è il poter ammirare i deserti della Namibia con le sue dune rosse, oppure il parco marino dello Skeleton Coast e il Parco Nazionale Etosha, dove poter ammirare rinoceronti neri, ghepardi e antilopi.

 A questa pagina trovate alcuni suggerimenti se volete fare un safari in Africa.

I periodi migliori per fare un safari in Africa

In considerazione della grandezza del continente, è praticamente possibile fare un safari in qualsiasi mese dell’anno. Occorre peraltro puntualizzare differenze fra le varie zone e le stagioni che possono condizionare l’esperienza del safari.

Il periodo migliore per fare un safari in Africa è la stagione secca, che va da giugno a ottobre (Africa orientale e meridionale). In questi mesi le mandrie si concentrano nei pressi di ruscelli e pozze d’acqua, in modo che siano più facilmente avvistabili; le strade sono ora più praticabili, le zanzare (fortunatamente) meno fastidiose e il clima non caldo.

Il periodo peggiore per un safari

Viceversa, il periodo meno consigliato è quello che coincide con la stagione delle piogge, da novembre a maggio (Africa orientale e meridionale). In questo periodo infatti gli animali non stanno in branco nascondendosi nella vegetazione, cosicché risulta più difficile avvistarli. Oltremodo, le strade sono fangose per via del tempo, le zanzare più aggressive e il clima è caldo e caratterizzato da forte umidità.

Peraltro, se si vuole vedere la migrazione degli gnu i mesi migliori sono luglio, agosto e settembre. in rapporto alla stagione,  alcuni parchi della Tanzania sono comunque visitabili nel mese di ottobre, il momento migliore per osservare la varietà degli animali. Novembre è invece il periodo ideale per il nord del paese quando si può assistere agli spostamenti degli animali verso le pianure che si trovano al confine con il Kenya.

Cash: i prezzi e i costi per safari in Africa

Va detto che il safari in Africa non è un viaggio economico, anche se si possono contenere i costi. Scelta la destinazione del nostro tour, è bene informarsi e valutare le proposte di diverse agenzie di viaggio. Anche, scegliere e valutare fra le  diverse tipologie per il safari, di lusso o economici, individuali o di gruppo.

Il costo è in funzione di diversi parametri: la durata, la destinazione, il tipo di alloggio, il mezzo di trasporto, il numero dei partecipanti e la stagione. Mediamente varia tra i 100 e i 500 euro al giorno a testa, escluso il volo il cui costo dipende dalla compagnia aerea, dalla data e dalla tratta scelta (un volo per l’Africa orientale o meridionale si aggira tra i 500 e i 1000 euro – andata e ritorno -).

Questa è la pagina di un tour operator che organizza safari in Africa.

Consigli per risparmiare

Per poter contenere i costi il primo consiglio è di prenotare con (largo) anticipo il viaggio per il safari, in modo da poter approfittare di eventuali offerte e di tariffe più basse. Scegliendo una destinazione poco turistica ma più economica (ad esempio, Tanzania o Zambia invece di Kenya o Botswana), evitando i periodi di alta stagione quando i costi sono decisamente maggiori.

Perché un safari di gruppo

Una opportunità per potere risparmiare è quella di programmare un safari in gruppo piuttosto che farlo da soli, in modo da non accollarsi per intero i costi del viaggio; inoltre, la soluzione di un safari di gruppo favorisce la possibilità di fare nuove conoscenze e amicizie. Si potrebbe anche pensare, ma la soluzione non è molto comoda, di optare per un safari in campeggio piuttosto che in alloggio, in modo da vivere un’esperienza a contatto con la natura e sicuramente più economica.

L’organizzazione: consigli utili per un safari in Africa

Come detto all’inizio, un safari in Africa deve essere ben preparato e pianificato:

  • E’ opportuno informarsi anticipatamente sulle condizioni climatiche, sanitarie e anche politiche della destinazione prescelta. Si può fare riferimento al sito della Farnesina per avere informazioni attualizzate sui visti, le vaccinazioni e le precauzioni da prendere prima di affrontare il viaggio.
  • E’ consigliabile una valigia leggera con lo stretto necessario. Quindi portare vestiti adeguati al clima, meglio se di colore neutro per potersi mimetizzare con l’ambiente. Non dimenticare anche un cappello, una crema solare, una protezione contro gli insetti, una torcia e un binocolo.
  •   Sul posto, rispettare le regole del parco e le indicazioni fornite dalle guide. Non scendere mai dal veicolo senza chiedere permesso; non disturbare gli animali con rumori improvvisi o flash delle macchine fotografiche. Non lasciare cibo o rifiuti in giro.
  • Immersi nel safari, predisponetevi ad apprezzare lo spettacolo della natura. Non fissarsi solo sui big five o comunque sugli animali più famosi, ma date la vostra attenzione anche sugli altri e sulla vegetazione locale. Nel corso del viaggio, apprezzate le bellezze e le diversità offerte dall’Africa.

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