Nasce il nuovo luxury hotel di Venezia, Ca’ di Dio, inaugurato da VRetreats e concepito grazie al lavoro dello studio di Patricia Urquiola

VRetreats ha inaugurato il suo quarto e lussuoso hotel a Venezia che richiama le dimore storiche, la vocazione internazionale e l’ospitalità deluxe, tenendo d’occhio il legame con il territorio.

Dopo Roma e Taormina, è giunto il momento di dare vita e far aprire le porte a Ca’ di Dio, concepito grazie anche alla collaborazione dello studio di Patricia Urquiola.

L’apertura di Ca’ di Dio

Apre finalmente le sue porte il quarto hotel di lusso della collezione VRetreats. Ovviamente, parliamo di Ca’ di Dio, la nuova struttura collocata a Venezia e che porta la firma di Patricia Urquiola.
Dietro questo ambizioso progetto vi è stato un lavoro meticoloso giunto al termine con grande stile. Infatti, la struttura è sinonimo di stile ed eleganza che vanta alle spalle una lunga tradizione di ospitalità (a partire dal 1200). Ca’ di Dio non è solo un hotel lussuoso, rinato attraverso uno straordinario progetto di interior designer . Infatti, è stato antico rifugio per pellegrini e donne in difficoltà.
Oggi, invece, fa parte della collezione VRetreats.
Quest’ultima rappresenta una serie di strutture ricettive all’insegna dell’arte, della cultura e di un forte legame che le avvicina al territorio in cui sono collocate.

Alpitour World ha poi preso in gestione l’edificio, investendo ben 25 milioni di euro e, a tal proposito, lo stesso Gabriele Burgio ha affermato la rilevanza del progetto. Nonostante le difficoltà del periodo, si voleva offrire un’alternativa e una realtà tutta italiana nel mondo dei viaggi.
Un modo, questo, per sostenere il turismo, includendo il valore della memoria e l’energia del futuro.

Omaggio a Venezia

Il progetto che ruota attorno a Ca’ di Dio vuol essere un vero e proprio inno a Venezia. Dal passato agli ambienti della città che vive sull’acqua, attraverso un gioco di design che fa da eco alla raffinatezza e all’armonia dei palazzi nobiliari.
Ogni dettaglio è stato curato minuziosamente per garantire la massima attenzione agli ambienti in cui le persone si incontrano e nascono nuove relazioni.
Ca’ di Dio è una poesia architettonica che si traduce nel suo complesso monumentale, a partire dall’ingresso per poi raggiungere ogni area dedicata ad attività differenti.

Inoltre, ogni spazio presenta una ricercatezza materica caratterizzata da tessuti, vetri, pietre e marmi che si conciliano con la ricercatezza e l’eleganza.
Anche l’ambiente esterno è in armonia con tutto il contesto, donando agli ospiti quella sensazione di pace e di connessione con la natura circostante.

Ca’ di Dio si compone di 66 camere (57 suite e 9 deluxe) e si presenta con peculiari rifiniture che si riscontrano in tutto il contesto architettonico.
Ogni dettaglio è in perfetta armonia con il contesto, nonostante il concept creativo abbia riscritto il tutto in chiave contemporanea.

La stessa Patricia Urquiola ha evidenziato l’importanza di rendere i vari ambienti in sintonia e in equilibrio tra loro, senza dimenticare di rendere parte attiva anche il committente.

Ogni cosa è sapientemente illustrata nell’ultimo luxury hotel della collezione VRetreats.

E quando parliamo di dettagli, non possiamo di certo non menzionare l’attenzione posta nei confronti della sostenibilità. Infatti, gli investimenti fatti sono stati in grado di limitare persino l’impatto ambientale.

Lo stesso Direttore dell’hotel, Christophe Mercier, si dice entusiasta e non può far altro che sottolineare: il fascino, l’eleganza, l’atmosfera e l’essenza di questo posto che richiama quella più intima di Venezia.

Ca’ di Dio è davvero una porta sulla bellezza, in costante dialogo con una delle città più belle.

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