La parola “viaggio” evoca istintivamente visioni di paesaggi esotici e popolazioni indigene, ma non sempre bisogna andare così lontano per fare nuove scoperte, basta rimanere a Roma.

Anche una città come Roma, nota ai turisti di tutto il mondo, riserva angoli insoliti, come ci mostra questa guida con 15 trekking urbani per vagabondare nei parchi, nelle periferie, nella street art, nei borghetti della capitale.

La città si apre a molteplici chiavi di lettura se la si esplora con le proprie gambe o anche con le ruote di una bicicletta: un’apertura verso nuovi scenari anche per gli abitanti di una metropoli sulla quale, a livello di monumenti e opere d’arte, si è già detto tutto.

Una città che invece consente di andare alla scoperta, da vicinissimo, di percorsi e scenari, tra storia e ambiente, continuando a comunicare le sue bellezze e a stupire con i propri segreti.

La Guida insolita di Roma

In questo contesto esce “Roma, Guida insolita per esploratori urbani”, il nuovissimo libro di Carlo Coronati che, dopo la precedente guida “Roma una vera bellezza”, sempre per Edizioni Il Lupo, propone una mappatura di 15 itinerari trekking alla ricerca dell’immersione per incanto, a partire dall’orientamento tracciato dalla bussola del proprio corpo.

Pensavo di aver concluso per sempre la mia ricerca su Roma – afferma l’autore, già massimo esperto delle guide per trekking di montagna sugli Appennini – ma invece ho avuto l’occasione di continuare a sognare ad occhi aperti ed ho ripreso a catturare luoghi sconosciuti, meandri di verde ed angoli di dolcezza.

Proprio come un bambino che smonta e rimonta il suo giocattolo, ho girato la mia città, con ore di cammino, soffermandomi, fotografando, curiosando senza disturbare e interrogando le persone di ogni area urbana, incontrate in quei paraggi per caso o per abitudine quotidiana.

Andar per pause e accelerazioni è un po’ il motto della guida per il movimento dolce di “flâneurs” girovaghi che possono riscoprire non solo la Natura che emerge prepotente nella Città ma la sua relazione col territorio urbano, lanciandosi e districandosi in quindici avventure di cammino o pedalata, come se la città fosse un labirinto.”

Attraverso una scelta soggettiva e originale, l’autore ci trasporta così dalla periferia al centro storico passando per borghetti e viuzze, dai quartieri della street art ai palazzi del potere, catapultandoci in immense aree verdi, custodi di monumenti di cui conoscevamo a malapena le vicissitudini storiche.

Gli itinerari sono quasi tutti in traversata (pochissimi ad anello) e sono legati dalla memoria ma accompagnati dal silenzio.

La guida, con mappature dettagliate incluse (e una cartina estraibile), è ricca di informazioni per iniziare e terminare itinerari che vanno dai 12 ai 15 km, comprese le indicazioni per l’utilizzo, durante il tragitto dell’uso di mezzi pubblici (utili anche per recuperare eventualmente la propria auto al punto di partenza).

Una scoperta continua, senza tabù e preconcetti, molto utile – specie in questo complicato periodo pandemico – per ritrovare nella Roma, che si pensa di conoscere già, un mondo nuovo, dalle svariate caratteristiche, proprio come asseriva uno dei suoi più appassionati cantori, Gigi Proietti: una “Città eterna e fragile, tragica e ironica, cinica e innamorata”.

I consigli per un buon trekking

Oltre alla descrizione vera e propria dei 15 itinerari, la guida offre alcuni preziosi consigli su come affrontare un trekking urbano, eccone qualcuno come esempio:

– Non dare mai nulla per scontato o avere un atteggiamento di chi pensa di avere familiarità con determinati quartieri. Ogni luogo, solo se percorso a piedi, riserva delle sorprese. Altresì evitate, se possibile, di avere preconcetti sulla periferia e sulla presunta bruttezza di certi luoghi. Ogni posto ha una sua bellezza e unicità, va scoperta andando lentamente.

Non abbiate timore di chiedere e informarvi evitando google maps, è un’occasione di incontro, gentilezza e scoperta. Molte persone, che capiscono che state passeggiando, si dilungano e vi danno qualche informazione in più che sulla guida non c’è.

– L’arte di chiedere risiede nell’abilità di scegliere le persone giuste alle quali rivolgersi. Non devono essere in macchina, non devono avere pesi nelle mani, non devono dare l’idea di avere fretta. Le migliori informazioni si ottengono chiedendo a chi dà la sensazione di avere tempo. Un gruppetto di anziani seduti a un bar è la situazione ideale. Spesso “i grandicelli” hanno qualche storia in più da raccontare.

– Se ce la fate, e un po’ di spirito di avventura aiuta, partite da casa senza macchina, è proprio un atteggiamento mentale diverso. Vi sentirete liberi di fare il percorso senza legami, che costringono a scelte obbligate. Abbiate fiducia nei mezzi pubblici, metro, tram e soprattutto trenini urbani, che a Roma sono utilissimi e servono tante stazioni, forse anche vicino a casa vostra, senza saperlo. La guida dà indicazioni ma non può sapere a chi andrà in mano e dove abitano le persone.

ROMA, GUIDA INSOLITA PER ESPLORATORI URBANI  di Carlo Coronati
Disponibile a 15 € nelle librerie, nei negozi online e sul sito dell’editore https://www.edizioniillupo.it/

Ugo Dell’Arciprete

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