Per il pluripremiato conference hotel veneziano è tempo di pensare alla ripartenza, puntando su nuove tecnologie e la convegnistica

Ormai si sono spesi fiumi di parole per quanto riguarda le difficoltà dell’industria turistica e dell’intrattenimento in fortissimo stress per colpa della pandemia. Il momento non sarà facile presumibilmente ancora per diversi mesi, ma intanto le strutture di lusso lavorano per la ripartenza come l‘hotel di lusso Casa di Langa che si appresta ad aprire i battenti in primavera.

Il caso dell’hotel Molino Stucky

Non sono da meno le strutture ricettive già player di fama consolidata nel settore, come l’Hilton Molino Stucky Venice, ubicato sull’isola della Giudecca, che da otto anni consecutivi viene insignito del riconoscimento di miglior conference hotel di tutta Europa secondo i World Travel Awards.
Il fatto di esercitare l’attività in una delle primarie destinazioni di viaggio del mondo come la
città di Venezia, oltre alla sua vocazione ad ospitare viaggiatori che si muovono per motivi d’affari e per partecipare a convention, non esclude affatto il duro colpo dettato dai lockdown ad intermittenza.

Ad ogni modo la stagione estiva trascorsa è stata un grande banco di prova per testare le proprie capacità di adattamento e rinnovamento alla situazione contingente, come ha messo in luce il direttore Antonello De Medici: “Nei momenti di picco, ad agosto, abbiamo raggiunto anche il 40% di occupazione. Che non è affatto poco, tenendo conto delle nostre 369 camere. Ma per il resto i tassi di riempimento sono rimasti bassi, anche al di sotto delle nostre pur contenute aspettative. D’altronde noi non abbiamo potuto beneficiare della spinta che invece hanno ricevuto le strutture più tipicamente balneari, mentre sono mancate alcune delle nostre più importanti fonti di domanda internazionale, se si eccettuano i viaggiatori di lingua tedesca e, parzialmente, i francesi”.

Le soluzioni innovative  per il rilancio

Comunque non si sono fermati gli investimenti dedicati alle dotazioni tecnologiche e MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Exhibitions), in considerazione della disponibilità di una struttura congressi di 2500 metri quadrati (la più grande del nord-est italiano).

L’immediato futuro per le dotazioni hi-tech – si legge su reviewbox – conta su banda larga e 5G per dematerializzare e ridurre drasticamente il contatto, eliminando le code dei clienti in reception con il check in premendo alcuni tasti su un tablet e fornendo loro un codice QR, che li rimanda a un video tutorial come nel pionieristico  Jannah Hotels and Resorts di Dubai. Largo spazio anche agli assistenti vocali studiati per il settore hospitality per richiedere servizi in camera, o ancora i robot umanoidi al ricevimento.

L’Hilton Molino Stucky Venice non si è fatto sfuggire il cambiamento, infatti ha quadruplicato la propria capacità di connessione a banda ultra larga fino a 1 Giga, rendendo così molto più fattibile la realizzazione di eventi multicanale tra Web e presenza fisica. A questo aggiunge il programma globale EventReady legato al protocollo di sicurezza sanitaria ad hoc Hilton CleanStay, per una migliore gestione del distanziamento sociale e delle procedure di igienizzazione e sanificazione degli ambienti.

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