I Masi del Gallo Rosso in Alto Adige rappresentano la destinazione ideale per conoscere la saporita regina dell’autunno 

Aria frizzante, alte vette, morbide valli ed accoglienti paesini di montagna baciati dai raggi del sole. Questo e tanto altro è l’Alto Adige, una regione da vivere e da conoscere in totale libertà. Le tradizioni alpine e le caratteristiche mediterranee si intrecciano continuamente per dare vita ad una cultura del quotidiano del tutto peculiare che si percepisce immediatamente quando si incontrano gli abitanti di questa terra permeata di bellezze naturali e artistiche.

L’Alto Adige è sempre pronto ad accogliere turisti e viaggiatori, in qualunque periodo dell’anno. Il periodo autunnale è l’ideale per concedersi qualche giorno di riposo grazie ai paesaggi indimenticabili, alle temperature ancora miti che invitano a piacevoli escursioni, a piedi o in bici,  fra prati e boschi per respirare l’aria frizzante con qualche tappa lungo il percorso, magari in riva ad uno dei tanti laghetti alpini che luccicano al sole grazie all’acqua limpida e pura.

L’autunno è anche la stagione del vino, delle mele e delle castagne ed una vacanza in questo periodo, a contatto con la natura, può essere l’occasione per staccare la “spina” e dimenticare, almeno per qualche giorno,  il ritmo frenetico che oramai è parte integrante della nostra “quotidianità”.

Proprio la presenza sulle tavole della deliziosa castagna è il segnale inequivocabile che  ci si sta incanalando verso la stagione invernale, senza possibilità di tornare indietro. A questo frutto però si associano ancora momenti di cieli tersi e pranzi all’aperto, con temperature gradevoli che però non perdonano chi dimentica di coprirsi per bene. Questo delizioso frutto autunnale è anche ricco di proprietà benefiche e un tempo, soprattutto per gli strati più poveri della popolazione, era una risorsa molto importante che poteva sostituire il pane, saziando bocche e stomaci affamati.

Trascorrere una vacanza in Alto Adige, durante il periodo autunnale, in uno degli oltre 1.600 Masi che aderiscono all’Associazione del Gallo Rosso, offre l’opportunità di conoscere da vicino questo frutto, di raccoglierlo, di assaggiarlo, di partecipare agli eventi ad esso dedicati e di farne scorta portandolo a casa al rientro.

 Infatti non bisogna dimenticare che l’Alto Adige è una regione con oltre 370 mila ettari di area boschiva: ciò significa che il 50% della sua superficie è composta da foreste e i castagneti rappresentano lo 0,4% del totale delle foreste.
Moltissimi masi, dunque, possiedono delle parti di bosco con i castagni nelle immediate vicinanze, oppure si trovano in prossimità dei “sentieri del castagno”, dei veri e propri percorsi da seguire per raccogliere le castagne e ammirare i colori dorati della natura.

Alcuni sentieri del castagno sono anche “didattici”, cioè dotati di stazioni con pannelli descrittivi ricchi di curiosità sul frutto e sull’albero. Ad esempio, è molto utile saper distinguere, se si intende fare una castagnata, le “castagne matte” da quelle commestibili, che hanno il riccio con le spine più sottili e pungenti e la castagna più piccola; inoltre, le castagne sono mature quando il riccio cade da solo dall’albero e si apre una volta raggiunto il suolo. I contadini dei masi Gallo Rosso sono molto disponibili nel fornire informazioni ai propri ospiti riguardo ai posti in cui si trovano più castagne e anche ai trucchi per conservarle più a lungo.

Ci sono sentieri del castagno a Renon, a Caldaro ed a Velturno. Ad esempio a Renon in via Siffianer Leitach 7, si trova  il Maso RielingerHof della famiglia Messner (www.rielinger.it), punto di partenza ideale per escursioni di ogni genere, con un’osteria contadina a disposizione di ospiti e avventori che offre piatti tipici dell’Alto Adige, castagne comprese, servite generalmente arrostite, sbucciate e accompagnate da un po’ di burro, come si usa nel periodo del Törggelen.

Il Törggelen – un’usanza secolare che gli altoatesini sono soliti chiamare “la nostra quinta stagione”-  è in buona sostanza  una  robusta merenda tradizionale che si condivide con familiari e amici nel periodo di fine vendemmia. Il nome Törggelen, che deriva da “Torggl” e che sta per “torchio”, la pressa in legno che veniva usata per pigiare l’uva,  ricorda l’usanza di andare, dopo la vendemmia, di torchio in torchio ad assaggiare il vino nuovo di ogni contadino.

Durante il Törggelen, al tavolo delle osterie contadine vengono serviti i piatti della tradizione quali ravioli “Schlutzkrapfen”, canederli, carne salmistrata e salsicce con crauti,  caldarroste e  dolci krapfen, tutti fatti in casa e accompagnati dal “Siaßer”, il mosto d’uva, e dal vino nuovo.

Le osterie contadine del circuito Gallo Rosso (suddivise in “Buschenschank”  e “Hofschank” in base ai prodotti proposti) offrono il Törggelen autentico, in un ambiente unico con pietanze cucinate dalle mani dei contadini con ingredienti freschi e genuini, accompagnate da vini di alta qualità.
Per il Törggelen, anche i dolci sono a base di castagne, come i Krapfen.

Ecco la ricetta della contadina Erika dell’Osteria Villscheiderhof di Bressanone (www.villscheider.info).

 

Krapfen alle castagne

Ingredienti

Per la pasta lievitata:
scorza di limone
1 kg di farina di frumento
½ bicchiere di rum o grappa
50 g di lievito

Per il ripieno:
20 g di sale
300 g di castagne arrostite e pelate
200 g di zucchero
300 ml di latte
Circa 500 ml di latte
100 ml di panna
100 g di burro
80 g di zucchero
6 tuorli d’uovo
1 pizzico di sale
2 pacchetti di zucchero vanigliato
2 cucchiai di rum

Preparazione

Amalgamare gli ingredienti della pasta lievitata fino ad ottenere un composto uniforme. Per il ripieno è necessario fare cuocere le castagne arrostite e pelate con il latte, la panna, lo zucchero e un pizzico di sale per 30 minuti e poi passarle. Il tocco finale consiste nel correggere con il rum e aggiungere un po’ di latte o panna se necessario. A questo punto, dalla pasta stesa si ricavano sfoglie spesse 1 cm nelle quali si inietta il ripieno di castagne con una siringa da decorazioni (o sac à poche), e che poi vengono chiuse a mezzaluna schiacciando bene sui bordi. I Krapfen lievitano ancora per 20 minuti e poi vengono fritti in olio bollente. Prima di servirli spolverarli con lo zucchero a velo.
Infine, molto gustosa anche  è la crema di marroni fatta in casa dal Maso Afingsbruckhof, che si trova in Val Sarentino, a 600 m d’altitudine nella parte più meridionale del comune di Sarentino, e che appartiene ai selezionati prodotti di qualità a marchio Gallo Rosso.

Ulteriori info: www.gallorosso.it.

Credits foto: Gallo Rosso/Frieder Blickle

Tiziano Argazzi

 

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