L’Urban Award ora alla sua quarta edizione

Renato Di Rocco-Ludovica Casellati-Matteo Marzotto-Rosanna Lambertucci-Rosario Rasizza alla presentazione del premio URBAN AWARD 2019

L’Urban Award, ora alla sua quarta edizione, mette in gara tutti i Comuni italiani per valorizzare le pratiche più virtuose e di successo in tema di mobilità sostenibile.

 “La situazione che stiamo vivendo è un’occasione preziosa per cambiare il modello di mobilità urbana e per rivedere e ripensare le nostre città, dichiara l’ideatrice del Premio e direttrice di Viagginbici.com, Ludovica Casellati, “Lady Bike” come la chiamano tutti con affetto o “Sciura Maria della bici” come si definisce sorridendo, ma devono essere fatte scelte lungimiranti e coraggiose”. 

Con l’incubo della pandemia, l’usare la bicicletta non solo per diporto ma per spostamenti brevi o lunghi in città si è rivelato un segno di libertà, si è ritrovata la sensazione di spazio così difficile da trovare nel traffico. Con l’aria quasi priva d’inquinamento, si è goduta la fisicità del respiro, del vento in faccia, nel silenzio che permette di percepire il rumore delle ruote sull’asfalto. Non c’è da stupirsi che sia esplosa anche nelle città italiane la passione per il pedalare, come da anni a Berlino, a Londra, a Parigi e ancora prima ad Amsterdam. Il movimento è amico della salute più di ogni medicamento. “La vita è come andare in bicicletta” diceva Albert Einstein “Per mantenere l’equilibrio devi muoverti”, perché il movimento scioglie la tensione muscolare e distendendo la respirazione, dirada anche l’ansia. 

Ma il movimento va fatto in sicurezza. Niente buche o crateri nella pavimentazione, no a vicinanza con macchine che possono avere a bordo guidatori che strombazzano perché vogliono la strada tutta per loro o spalancano all’improvviso la portiera, senza controllare se è in arrivo un ciclista. Basta guardare all’estero dove questi pericolosi inconvenienti sono già stati felicemente risolti, da tempo. Un esempio è Londra, la città ciclisticamente più attiva con otto milioni di spostamenti l’anno. Proprio per stimolare le amministrazioni Comunali a decidersi a investire nel futuro, con progetti legati alla mobilità dolce e sostenibile, è nato l’Urban Award che  si propone di mettere in gara tutti i Comuni italiani per valorizzarne le pratiche più virtuose e di successo in tema di mobilità sostenibile, utili modelli per tutti.  Come è stato nel passato con la BICIPOLITANA di Pesaro. 

 “La bicicletta è uno strumento di straordinaria attualità e utilità – afferma l’imprenditore Matteo Marzotto, presidente di Fondazione Ricerca Fibrosi Cistica, di Dondup e di FAS International, convinto sostenitore degli spostamenti e dello sport su due ruote e fedele Ambassador del Premio Urban Award – duttile e per tutti, ritengo sia ideale per quasi tutte le stagioni della vita, mantenendo in forma lo spirito e il fisico ma, soprattutto, lo considero uno straordinario aggregante per amicizia e fratellanza, etica e disciplina. Uno strumento che ben racconta questa nostra straordinaria Italia, straordinaria anche per innovazione e competenza scientifica, generosità e passione del bello e del ben fatto, tenace e resiliente, a dispetto della difficile e quanto mai complessa congiuntura mondiale.”

La bicicletta è destinata a diventare il mezzo di trasporto ideale che, pratico e alla portata di tutti, migliora la qualità della vita. Perché diventi un modo abituale di spostarsi è però necessario che il nostro Paese investa sempre di più in mobilità dolce, con piste ciclabili adeguate nelle città, e percorsi cicloturistici che consentano di conoscere ed esplorare anche in vacanza il nostro territorio. 

Il gruppo bancario Intesa Sanpaolo, da sempre attento allo sviluppo sostenibile della società e Top Sponsor di questa 4^ edizione, assegnerà una menzione speciale. “Ringrazio Intesa Sanpaolo, con la quale condivido i valori legati alla sostenibilità, per avermi coinvolto in questo progetto – testimonia Vittorio Brumotti, campione internazionale e inviato di Striscia la Notizia – le abitudini quotidiane, come la mobilità, sempre di più devono avere come obiettivo quello di diventare sostenibili e responsabili nel rispetto dell’ambiente e della società” 

“Per Openjobmetis essere partner del premio Urban Award significa scegliere di sostenere azioni concrete e virtuose con l’obiettivo di promuovere e valorizzare un’economia maggiormente sostenibile, capace di guardare al futuro delle nostre città e anche al futuro del lavoro – sottolinea Marco Vittorelli, Presidente – con la ripartenza, gli spostamenti green e la bici in particolare, sono stati posti al centro del Decreto Rilancio. Sull’esempio di alcune città estere come Londra e New York, molti Comuni hanno, inoltre, incentivato la mobilità dolce. Per il ‘back to work’ Post Covid-19, la bicicletta ha rappresentato per tanti lavoratori un mezzo di trasporto ideale, alternativo ai consueti mezzi pubblici, più sicuro e green oriented nel passaggio dall’immobilismo del lockdown alla lenta riconquista di una nuova normalità”.

Urban Award è supportato anche da FCI, Federazione Ciclistica Italiana. “La Federazione – spiega Renato di Rocco, presidente – sostiene un progetto di eccellenza per facilitare ed esaltare tutte le migliori realizzazioni che facilitino la mobilità urbana e su due ruote. Un’altra edizione che riuscirà a stupire e stimolare innovazione e progettualità, sempre più sicure e piacevoli”.

“Incentivare la mobilità sostenibile, investire nei mezzi alternativi, diffondere la cultura delle due ruote sono sempre stati obiettivi della mia azione amministrativa e politica: sia quando ero un assessore ai Trasporti della mia città, sia nella mia breve esperienza parlamentare, sia da sindaco e da presidente dell’Anci – dichiara Antonio Decaro, Sindaco di Bari – credo che la sostenibilità sia un obiettivo da coltivare a maggior ragione in questa fase, quando ci si interroga su come cambiare le abitudini di vita delle città dopo l’esperienza del coronavirus. Iniziative come l’Urban Award, capaci di mettere in contatto esperienze locali differenti su questo tema, sono assolutamente da sostenere e da condividere e mi auguro che tanti Comuni partecipino a questa quarta edizione, come hanno già fatto in quelle precedenti”.

L’Urban Award ora alla sua quarta edizione

Ludovica Casellati

Istituzioni, opinion leader, associazioni, giornalisti del settore turistico e della bicicletta compongono la giuria dell’Urban Award che è presieduta Ludovica Casellati, direttore responsabile di Viagginbici.com, magazine di turismo sostenibile e ideatrice del Premio. Tra questi, in ordine alfabetico, Vittorio Brumotti, bike ambassador della Fai; Giuseppe Calabrese, gastronomo, conduttore Linea Verde; Massimo Cirri, autore Caterpillar Radio 2; Renato Di Rocco, presidente Federazione Ciclistica italiana; Giancarlo Feliziani, caporedattore Tg La7; Antonella Galdi, vice segretario generale Anci; Francesco Giorgino, giornalista TG1 e docente Luiss; Maria Rita Grieco, caporedattore TG2; Stefano Laporta, presidente Ispra; Rosanna Lambertucci, conduttrice televisiva; Paolo Liguori, direttore Tgcom24; Piero Nigrelli, direttore settore ciclo di Ancma; Massimo Poggio, attore; Rosario Rasizza, AD Openjobmetis; Guido Rubino, Cyclinside; Monica Sala, giornalista conduttrice Radio Monte Carlo.

Il regolamento verrà pubblicato nel sito di Anci, dove si troverà anche l’application form da utilizzare per inviare la domanda di partecipazione. La candidatura dovrà essere presentata dal sindaco o da un suo delegato entro il 15 ottobre 2020 all’indirizzo urban@viagginbici.com.

L’Urban Award ora alla sua quarta edizione

Ciclisti a Milano in occasione di una storica BICINFESTA

La proclamazione dei vincitori avverrà in autunno, in occasione della XXVII Assemblea Nazionale Anci. Il 1°, 2° e 3° premio, nonché una menzione speciale, saranno assegnati ai Comuni che nella presentazione del progetto dimostreranno lo sviluppo delle tematiche legate alla sostenibilità, tra cui: valutazione di impatto ambientale, effettiva fruibilità dei servizi, abbattimento dell’inquinamento atmosferico, strumenti di comunicazione e sensibilizzazione nei confronti dei cittadini e dei turisti.

In realtà chi partecipa al progetto ha già vinto, in qualità di vita per tutti, anche per chi non pedala.

Testo di Maria Luisa Bonivento

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