Andrea Corsini, Assessore al Turismo dell’Emilia Romagna, così risponde alle nostre domande.

 

Ripartiamo, ma cosa significa ripartire in Emilia Romagna? Dopo la guerra bisognava ricostruire, ora bisogna riaprire, ma sarà sufficiente per incentivare il turismo nella vostra regione?
Naturalmente, “aprire tutto” non basterà per far ripartire il turismo. Occorrerà incoraggiare viaggiatori e turisti, da una parte, e dall’altra sostenere e promuovere le tante eccellenze presenti in questa regione.

Quali sono le idee e le strategie della Regione Emilia Romagna per promuovere il turismo e dare un sostegno alle strutture ricettive?
Noi stiamo mettendo in campo una serie di azioni straordinarie e ulteriori per la promozione del nostro territorio e per il concreto sostegno degli operatori turistici.
Innanzi tutto, abbiamo pubblicato un bando con il quale destiniamo tre milioni di euro a fondo perduto per la sanificazione e la sicurezza di alberghi, campeggi, stabilimenti termali e pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. A breve uscirà inoltre un secondo bando da cinque milioni di euro destinati agli stabilimenti balneari.
Con un finanziamento di due milioni di euro, poi, sono pronte a partire, dopo il lockdown, diverse campagne pubblicitarie per far conoscere le nostre mete e rilanciare vacanze attrezzate e sicure. A raccontare l’Emilia-Romagna saranno testimonial di eccezione come Alberto Tomba, Davide Cassani, Stefano Baldini, Paolo Cevoli e Stefano Accorsi. In attesa dell’avvio delle campagne, continuiamo la promozione turistica con “Emilia Romagna a casa tua”, una sorta di dispensa online con visite virtuali a musei e mostre, video, podcast, letture, concerti e intrattenimento culturale per i più piccoli, avviata all’inizio del lockdown.

Gli eventi, come volano del turismo nei borghi della vostra regione, quando e come potranno riprendere?
Il tema è uno dei più delicati e complessi in quanto, per la loro stessa natura, gli eventi presuppongono sempre una concentrazione di persone nello stesso luogo e nello stesso tempo. Noi naturalmente auspichiamo che il Governo sia nella condizione di dare la possibilità di programmare gli eventi, sia pubblici che privati, già per la stagione estiva e, in ogni caso, entro le prime settimane dell’autunno ma è del tutto evidente che ogni valutazione dipenderà dall’andamento della curva del contagio.
Si parla di turismo di prossimità, cosa potrebbe fare la Regione per incentivarlo?
Vedi sopra. Nel senso che la strategia di promozione che abbiamo studiato è mirata a promuovere e incentivare anche il turismo di prossimità, anche alla luce del fatto che presumiamo comunque che i prossimi mesi vedranno una ridotta mobilità dei viaggatori.

Il turista post-covid ha bisogno di sicurezza, di sapere che l’emergenza sanitaria nel luogo in cui vuol andare in vacanza è sotto controllo. Cosa farà la regione per “confortare” il turista e spingerlo ad andare in vacanza in Emilia Romagna?
La Regione, di concerto con tutti i soggetti interessati, è al lavoro per completare la redazione dei protocolli contenenti tutte le misure da adottare e le regole da rispettare da parte delle strutture ricettive e attrattive, per la sicurezza sanitaria. È un lavoro molto complicato che però credo stia dando buoni risultati e ci consentirà di mettere in campo le precauzioni adeguate a garantire la salute di ospiti, visitatori e operatori.

Quando auspica che si possano riprendere a fare gli eventi di piazza? Sagre, infiorate, rievocazioni, riusciremo a fare i presepi viventi nel 2020?
Feste, sagre, mercatini storici, come già detto, potranno riprendere quando il Governo riterrà “soddisfacente” l’andamento dei contagi. Noi ci auguriamo che alcune tipologie di eventi possano essere messi in calendario già a partire dall’estate. Se tutti, responsabilmente, faremo la nostra parte, e l’epidemia avrà l’evoluzione positiva prevista, è ragionevole ipotizzare di poter confermare i tanti appuntamenti che caratterizzano il periodo natalizio.

Quali sono gli eventi più importanti a cui prende parte, nell’organizzazione, il vostro assessorato?
La Regione Emilia-Romagna contribuisce all’organizzazione di decine di eventi! E altrettanti ne patrocina. Per noi sono tutti importanti e da valorizzare al meglio in quanto contribuiscono, tutti, a rendere ricca, vivace e interessante questa terra. Citandone solo alcuni farei un torto agli altri.

Perchè il turista deve scegliere l’Emilia Romagna, quale è l’aspetto più bello, che distingue la vostra regione, da qualsiasi altra?
Il tratto distintivo di questa regione è la ricchezza e la bellezza di destinazioni e proposte. Qui il turista trova veramente tutto: dalla riviera alla montagna, fruibile sia in inverno che in estate, dalle città d’arte ai borghi storici. E poi le località termali, gli eventi sportivi, i Cammini storici, il circuito dei Castelli, il Parco del Delta del Po, i Patrimoni UNESCO. In Emilia-Romagna siamo ospitali e si mangia – e si beve! – bene. Siamo ricchi di storia, natura, arte e cultura.

L’ultima domanda, quale è il suo borgo del cuore e perchè.
Nel mio cuore ci sono tutti i cinquantotto borghi storici dell’Emilia-Romagna!

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