La primavera è la stagione migliore per ammirare i tanti parchi e giardini fioriti del Canton Ticino. Purtroppo sappiamo tutti che questo non è ancora il momento delle gite, ma appena sarà di nuovo possibile muoversi sarà bello farvi una visita, visto tra l’altro che le numerose specie presenti garantiscono un periodo di fioritura sull’arco di nove mesi l’anno.

Parco delle Camelie. Locarno

Il parco è strutturato scenograficamente in una serie di aiuole formanti una sorta di percorso a labirinto, dove è bello per il visitatore perdersi fra le meraviglie della natura, il canto degli uccelli e il rilassante suono delle onde del lago. Le numerose specie presenti garantiscono di principio un periodo di fioritura sull’arco di nove mesi l’anno. Al momento della sua inaugurazione le camelie messe a dimora erano 500. Il principale artefice di questa realizzazione è il Servizio parchi e giardini di Locarno, che da anni coltiva e moltiplica camelie nel suo vivaio di Locarno Monti.

Recentemente il parco ha ricevuto il premio Gardens of Excellence della Società internazionale della Camelia e fa parte della rete dei Gardens of Switzerland, che riunisce i più bei giardini della Confederazione.

Orari di apertura:  Fino al 30 settembre: 09:00 – 18:00, dal 1° ottobre – 28 febbraio: 09:00 – 16:45

Parco botanico San Grato, Carona.

Il Parco botanico di San Grato a soli dieci chilometri da Lugano ha caratteristiche naturali uniche e offre un panorama eccezionale sugli immediati dintorni e sulle vette della catena alpina. Visitandolo si ha la sensazione di entrare in un mondo incantato dove i colori e i profumi delle azalee, delle camelie e dei rododendri vi faranno vivere emozioni indimenticabili. Si accede al parco percorrendo quello che viene comunemente chiamato il “sentiero dei fiori”, che inizia dalla vetta del Monte San Salvatore e prosegue in direzione del parco attraversando il nucleo di Carona. Nel periodo della fioritura si possono ammirare rododendri, azalee e camelie di tutti i colori, disposti in bellissime aiuole lungo i comodi sentieri del giardino, con una meravigliosa vista sul golfo di Lugano. All’interno del parco vi è una villa, ora sede di un bar e di un ristorante, e tutt’intorno si estende un vasto bosco.

Isole di Brissago.

Le Isole di Brissago, sul Lago Maggiore, costituiscono il Parco botanico del Cantone Ticino ed hanno una storia molto particolare. Nel 1885 la baronessa Antonietta Saint-Léger trasformò le isole in dimora dove convennero pittori, scultori, musicisti, scrittori. Nel 1927 il nuovo proprietario, il commerciante amburghese Max Emden, fece costruire l’attuale palazzo, la darsena e il bagno romano, potenziando sull’Isola Grande la coltivazione di piante esotiche, come Azalee, Rododendri, Palma giapponese, Camelie, Banano giapponese, Bambù, Ginkgo, Protee del Sud Africa. Uno scenario del tutto diverso è la zona del Centro America con Magnolia grandiflora, Agave, Cipresso calvo, Yucca, Papaveri di California. L’Isola Piccola invece è ricoperta da vegetazione spontanea, prevalentemente della regione insubrica, mantenuta allo stato naturale.

Parco botanico del Gambarogno, a Vairano, San Nazzaro.

Sulla Riviera del Gambarogno, tra Piazzogna e Vairano, a ridosso di una collina che sembra tuffarsi nel lago Maggiore, la perizia del vivaista Otto Eisenhut ha creato, su una superficie complessiva di oltre 17.000 mq, un parco che contiene una miriade di piante: circa 950 qualità diverse di camelie e quasi altrettante di magnolie, per non contare le azalee, le peonie e i rododendri, attorniate da pini, ginepri, edere e abeti esotici o rari in Europa.

Parco Monte Verità, Ascona.

Agli inizi del Novecento venne fondato qui da Ida Hoffmann ed Henri Oedenkoven il “Sanatorium” del Monte Verità, una colonia sulla collina Monescia che consisteva in una comunità improntata su un sistema di vita alternativo che cercava il ritorno alla natura e professava una dieta vegetariana, lunghe esposizioni al sole, il naturismo e l’adesione alla filosofia teosofica. La proprietà venne acquistata nel 1926 dal barone Eduard von der Heydt che la lasciò in donazione al Canton Ticino, divenutone proprietario nel 1964. Dagli abitanti locali i frequentatori del Monte Verità venivano chiamati “balabiótt” (in dialetto danzatori nudi) un po’ per spregio ed un po’ per pruriginosa curiosità. Tra gli ospiti si ricordano gli scrittori Herman Hesse, Rainer Maria Rilke, Erich Maria Remarque e lo psicanalista Otto Gross. Il parco è ricco di piante esotiche.

Parco Scherrer, Morcote.

Visitandolo si ha l’impressione di entrare nel giardino delle meraviglie. Qui arte e vegetazione si sono fuse mirabilmente: passeggiando tra il fresco di caratteristici fusti prealpini, mediterranei ed esotici, si possono ammirare sculture e creazioni artistiche (talvolta originali, talvolta imitazioni) ispirate a epoche e culture più o meno lontane. All’entrata due maestosi leoni marmorei accolgono il visitatore. Più oltre, statue indù di elefanti e serpenti appaiono quasi per incanto. Ancora più in là si scorge, protetta da un rigoglioso boschetto di bambù, la Casa del Tè siamese, detta anche la “Casa delle 10.000 delizie”. Accanto sorge un piccolo tempio egiziano. Ideatore di questo luogo fantastico fu Arthur Scherrer, un facoltoso commerciante di San Gallo appassionato di viaggi in terre lontane, che negli anni Trenta trasformò ecletticamente la sua proprietà sulle sponde del lago di Lugano.

Parco Ciani, Lugano.

Affacciato sulle rive del Ceresio, a pochi passi dal movimentato centro di Lugano, si estende il parco civico della città, Parco Ciani. I vialetti del parco si snodano tra aiuole fiorite, statue e fontane, si insinuano tra i bei prati all’inglese e raggiungono piazzette celate dalla fitta vegetazione. Lungo i percorsi si possono ammirare alberi appartenenti a specie rare ed esotiche. Parco Ciani è diviso in due zone ben distinte. La prima ha caratteristiche sia del “giardino all’italiana” che del “giardino all’inglese”. La seconda parte ha un carattere più naturalistico della precedente, con essenze arboree autoctone. All’interno di Parco Ciani si ergono diversi edifici: la Villa, sede del Museo Civico di Belle Arti, il Palazzo dei Congressi, la darsena, il Museo Cantonale di Storia Naturale e la Biblioteca Cantonale.

 Parco degli Ulivi, Lugano.

Il Parco degli Ulivi si trova a Castagnola, sul fianco del Monte Brè, e si estende su una superficie di 20’000 mq. Il clima mite favorisce la vegetazione; ulivi, cipressi, alloro, rosmarino, oleandri e altri arbusti crescono su pendii e terrazzi. Dal parco la vista abbraccia un ampio panorama dal lago di Lugano alle montagne circostanti. Vi si accede dal Sentiero di Gandria o dal Sentiero dell’olivo (in parte coincidenti), che si snoda tra Gandria e Castagnola lungo il lago, tra boschi e uliveti. Il percorso lungo 7 km è arricchito da 18 tavole informative recanti notizie sulla storia, la botanica, la coltivazione dell’olivo, sulle olive e sull’olio.

Per maggiori informazioni: TICINO TURISMO info@ticino.ch  www.ticino.ch 

Ugo Dell’Arciprete

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