Parte la campagna informativa della Scuola Internazionale di Etica & Sicurezza per sensibilizzare cittadini e aziende sulla sicurezza durante i viaggi.
Solo 2 italiani su 10 lasciano traccia del viaggio che intendono fare, impostano i propri smartphone con i numeri di emergenza e con il contatto della rappresentanza diplomatica delle destinazioni che intendono raggiungere o prevedono sistemi di comunicazione alternativi (come i social network)nel caso venisse meno l’accesso alle linee telefoniche.
“Quando organizziamo un viaggio, in modo ormai automatico ci informiamo sui vaccini obbligatori, mettiamo in valigia indumenti adatti e ci riforniamo di medicine, per essere pronti a superare piccole difficoltà, ma pensiamo molto poco ai rischi collegati ai fenomeni ambientali, terroristici o legati alla delinquenza locale. Non porre attenzione a questi fatti è probabilmente una difesa psicologica: non dipende dal fatto che non conosciamo i rischi effettivi ma dal ritenere che quei rischi non ci toccheranno mai direttamente. Si mette in conto un attacco di gastroenterite ma non di essere uno degli ospiti del Bataclan…” commenta la Professoressa Paola Guerra, Fondatrice e Direttrice della Scuola Internazionale di Erica & Sicurezza, durante la presentazione della campagna di sensibilizzazione organizzata a Milano in Corso di Porta Vittoria 28.
Da molti anni enti quali il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l’Unità di Crisi della Farnesina diffondono materiale informativo e dispensano codici di comportamento da utilizzare nelle situazioni di emergenza che possono verificarsi durante i viaggi, ma purtroppo l’attenzione mediatica, e di conseguenza l’interesse di persone e aziende che mandano i propri dipendenti all’estero, tendono a concentrarsi a ridosso di un evento particolare (catastrofe, terremoto, alluvione, episodio terroristico…).
In quei frangenti la reazione spontanea di tutti è quella di annullare i viaggi già programmati o di posticipare eventuali trasferte, ma una volta scemato il timore del momento ci si dimentica nuovamente di organizzare i viaggi in sicurezza.
“Stiamo lavorando a un progetto destinato anche alle agenzie di viaggio: grazie a materiale informativo studiato ad hoc e brevi leaflet spiegheremo ad esempio quanto sia importante avere sempre in borsa una torcia elettrica (non quella dello smartphone) e un fischietto o perché ripararsi sotto il vano di una porta in caso di terremoto possa salvarci la vita o ancora quanto possa aiutarci verificare le condizioni meteo prima di organizzare gite o intraprendere spostamenti importanti.
I consigli utili sono moltissimi: come proteggersi dai fulmini o, in caso di spazio aperto, quale posizione assumere per limitare eventuali danni, come sfruttare le fasce laterali della montagna nel dubbio di valanghe o smottamenti terrosi…” continua Paola Guerra, dopo aver raccontato la lunga esperienza acquisita dalla Scuola a L’Aquila, nelle zone terremotate dove, nel 2009 la Scuola Internazionale di Etica & Sicurezza ha iniziato il suo cammino.
Ma così come i singoli, anche le aziende hanno il dovere di focalizzare più sforzi e attenzione sui temi del Travel Risk, perché solo una percentuale molto bassa delle 30mila aziende italiane che lavorano all’estero conosce ed applica la normativa sulla sicurezza dei dipendenti all’estero.
Nei prossimi giorni sul sito della Scuola verrà pubblicato il “Vademecum del Viaggiatore”, una breve guida a disposizione di tutti i viaggiatori o di coloro che prevedono di fare un viaggio, nelle zone a rischio e non, durante le prossime festività di fine anno.
VADEMECUM DEL VIAGGIATORE SICURO
- 1) Iscriversi ai portali di viaggio: “Viaggiare Sicuri” e “Dove Siamo nel Mondo”
- 2) Raccogliere informazioni sul paese di destinazione (cultura, informazioni sanitarie, ambiente e rischi sociali)
- 3) Portare con sé documenti e fotocopie, meglio se autenticate.
- 4) Memorizzare sul telefono i numeri utili e di emergenza (hotel, ospedali, ambasciate…)
- 5) Comunicare con parenti e amici, e lasciare traccia del proprio viaggio con continuità (se si interrompessero le comunicazioni qualcuno deve sapere dove eravamo appena prima)
- 6) Portare con sé contanti con moneta del luogo.
- 7) Portare con sé un secondo cellulare e adattatori universali per i propri device, power bank e ricordarsi di controllare quali prese di corrente si trovano in loco.
- 8) Verificare le licenze e le autorizzazioni dei mezzi di trasporto utilizzati
VADEMECUM DELLA VIAGGIATRICE SICURA
1) Evitare il contatto visivo con gli estranei in strada e sui mezzi pubblici 2) Fare attenzione alle bevande incustodite nei locali pubblici
3) Se possibile spostarsi insieme ad una persona conosciuta o fidata
4) Evitare tragitti in zone isolate, deserte o degradate
5) Non lasciare mai incustodita la chiave della tua stanza
6) Diffidare degli estranei che si avvicinano per chiedere informazioni
7) Nascondere un portadocumenti/denaro sotto i vestiti