Virail, la piattaforma che compara tutti i mezzi di trasporto segnalando le soluzioni migliori per ogni viaggio, ha ricercato i musei più strani del mondo ed individuato collezioni eccentriche e particolari: dal Dog Collar Museum del Regno Unito, dove sono esposti oltre 100 collari per cani, fino al Museo dell’Instant Ramen, in Giappone, che racconta l’evoluzione di questo piatto pronto in pochi minuti: di sicuro non c’è da annoiarsi.
The Dog Collar Museum – Leeds (Regno Unito) – Ospitato all’interno del medievale Castello di Leeds, il Dog Collar Museum accoglie tra le sue sale una collezione più unica che rara: 130 collari, tutti diversi, appartenuti ai cani dei proprietari del castello oppure giunti qui grazie a donazioni private. Nata alla fine degli anni Settanta in onore dello storico inglese John Hunt per volere della moglie Gertrude, questa particolare esposizione, la più ricca al mondo nel suo genere, racconta oltre cinque secoli di storia a partire dal Quindicesimo secolo. Come in tutti i castelli non può mancare il fantasma che in questo caso, ovviamente, è proprio quello di un cane.
Museo delle relazioni interrotte – Zagabria (Croazia) – Ospitato all’interno di palazzo Kulmer a Zagabria, il Museo delle Relazioni Interrotte è un progetto globale che racconta un viaggio ricco di emozioni, fatto di amore e di perdite, e accoglie tra le sue sale oggetti e storie che le persone hanno voluto condividere. Ci sono anelli, fotografie, biglietti, oggetti legati alla vita quotidiana, come macchinette del caffè, e altri personalissimi, come ciocche di capelli. Dettagli grandi e piccoli che per qualcuno rappresentavano il mondo intero e con i quali, tutto sommato, immedesimarsi è più facile di quanto si pensi. Il museo al momento vanta anche un’altra sede a Los Angeles.
Museo delle fogne – Parigi (Francia) – Il Museo delle Fogne di Parigi (Musée des Égouts in francese) permette di scoprire la città da un nuovissimo punto di vista: quello sotterraneo. L’intero percorso è stato creato per mostrare il funzionamento e l’organizzazione del sistema di scarico della città e per raccontare la sua storia, in particolare dall’epoca napoleonica in avanti, quando nacque la prima rete completamente coperta. Il sottosuolo della città è stato protagonista di eventi storici, come l’inondazione del 1910 causata da un malfunzionamento delle fogne, e letterari, come quelli narrati ne I Miserabili di Victor Hugo: un viaggio completo in un mondo buio e maleodorante per chi non vuole limitarsi ai classici musei come il Louvre o il D’Orsay.
Museo del sesso – Amsterdam (Paesi Bassi) – Il Museo del Sesso di Amsterdam, nato nel 1985 e noto anche come “Tempio di Venere”, è stato il primo museo al mondo a dedicare la sua collezione interamente a questo argomento: un’idea innovativa e controversa che incuriosisce ogni anno migliaia di visitatori. Tra statue, fotografie, video, oggetti di ogni tipo e dipinti, la collezione racconta l’amore carnale e l’erotismo, la loro storia e la loro evoluzione tra passato e presente: lo fa senza porre confini geografici e all’interno di sale che portano i nomi dei grandi seduttori del passato, da Casanova a Rodolfo Valentino. Lo scopo del museo è rompere tabù, mostrare la libertà e l’apertura mentale di alcune civiltà del passato e, dall’altra parte, la chiusura avvenuta in alcuni periodi storici, il Medioevo in primis. È un percorso nella storia e nell’intimità, negli istinti degli esseri umani.
Museo fallologico islandese – Reykjavik (Islanda) Quella del Museo Fallologico Islandese è forse una delle collezioni più particolari e surreali del mondo: più di 200 organi sessuali maschili appartenenti a 92 specie animali presenti in Islanda o tipici dell’isola, ma ormai estinti. Il tutto nasce da un pene di un toro che il proprietario del museo possedeva fin da bambino: venuti a conoscenza di questo particolare oggetto, amici e conoscenti iniziarono a regalargli quelli di altri animali, tanto da spingerlo a fondare un museo tutto suo. Quando l’esposizione aprì le sue porte nella capitale islandese nel 1997, la collezione contava ben 62 esemplari, saliti oggi a 272 campioni tra organi completi e parziali. Tra orsi polari, balene, foche e tori, ci sono anche quelli di quattro esseri umani, frutto di una donazione certificata.
Mmuseumm – New York City (Stati Uniti) – Il Mmuseumm fa parte di una nuova tipologia di musei che si trovano in locations insolite. Il primo della serie infatti si trova a New York, all’interno di un vano ascensore in disuso di Manhattan: un posto unico nel suo genere realizzato per esplorare l’attualità attraverso oggetti provenienti da tutto il mondo che hanno lo scopo di rivelare i diversi aspetti della nostra società. Ci sono monete appartenenti al gruppo terroristico ISIS, oggetti lasciati dai migranti alle frontiere, confezioni di shampoo contraffatte che dimostrano il collasso del Venezuela, scontrini appartenenti a detenuti – ognuno di loro racconta una delle mille sfaccettature della nostra umanità. Lo spazio a disposizione è pochissimo e per questo gli oggetti vengono esposti in numero limitato e a rotazione, per permettere ai visitatori di vederli tutti.
Sulabh International Museum of Toilets – Nuova Delhi (India) – Fondato nel 1992 a Nuova Delhi, il Sulabh International Museum of Toilets è interamente dedicato a un oggetto tanto utile quanto poco affascinante: il wc. Il museo, fin dalla sua nascita, è gestito dalla Sulabh International, organizzazione sociale che promuove i diritti umani e ambientali, e raccoglie gabinetti provenienti da 50 Paesi diversi oltre che da differenti periodi storici, dal 3000 a.C. al Ventesimo secolo. Il suo scopo è quello di raccontare la storia e l’evoluzione del water, le abitudini delle varie popolazioni del mondo, il modo di utilizzo, ma anche gli aspetti sociali e sanitari che vi ruotano intorno. All’interno del museo ci sono ricostruzioni e pezzi originali, alcuni semplicissimi e altri unici, come quello a forma di libreria oppure l’orinatoio “spaziale” che permette di convertire l’urina in acqua potabile. Un vero e proprio percorso alla scoperta di un oggetto che fa parte della nostra quotidianità e che, a quanto pare, ha moltissime storie da raccontare.
The Momofuku Ando Instant Ramen Museum – Osaka (Giappone) – Il ramen è uno dei piatti tipici giapponesi: un brodo ricchissimo di ingredienti, dai noodle alla carne, passando per pesce e uova, che è parte fondamentale della dieta del Paese del Sol Levante. Per praticità e per venire incontro a chi non ha tempo o voglia di prepararlo in casa, nel 1958 Momofuku Ando inventò il primo ramen istantaneo, all’epoca a base di pollo. Da allora l’invenzione non ha smesso di evolvere e i noodle da riempire di acqua calda o da mettere nel microonde sono disponibili in tantissime versioni. La storia di questo piatto da cinque minuti e il processo di creazione sono raccontati oggi all’interno del Momofuku Ando Instant Ramen Museum di Osaka, che espone confezioni di ogni tipo (oltre 800) e piattaforme interattive che permettono ai visitatori di scoprire ogni dettaglio più da vicino.
Info: www.virail.it
Giovanni Scotti