Un sogno di nome Vienna

la principessa Sissi

Il mito di Sissi attira a Vienna  turisti di ogni età – Vienna è certamente la più romantica della capitali europee, basta passeggiare per il suo centro storico, Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco, per rendersene conto.

Le ragazze sono attratte dal mito di Sissi, a seguito dei film in cui l’imperatrice era impersonata da Romy Schneider. Una giovane ragazza sposa un principe è  in tutte le favole, una storia vera dove lo sposo è un imperatore è ovviamente il culmine della fantasia delle  teen-ager.  
Il Museo di Sissi nell’Hofburg , la reggia degli Asburgo oggi  residenza del presidente federale austriaco, è fra i luoghi di Vienna più visitati, in esso sono in mostra 300 oggetti che fanno intendere la personalità irrequieta e infelice della principessa, dalla sua nascita (è esposto il  dentino di latte) alla sua tragica morte avvenuta a Ginevra per mano di un anarchico italiano.
Nella prima stanza è in vetrina la maschera funebre, il buon senso a fatto riporre altrove la lima con cui fu uccisa.

Bisogna venire a Vienna perché oltre alla più bella città del mondo è dove si vive meglio”  ci dice Isabella Rauter, Media Management Italia dell’Ente per il Turismo di Vienna, infatti la capitale austriaca si è classificata per il decimo anno di seguito la città più vivibile del mondo, secondo la ricerca Quality of Living redatta dalla società di consulenza statunitense Mercer.  In questa città si può approfittare della notevole offerta culturale, con tanta musica, vivendo in tutto relax, i parchi pubblici sono inoltre ben curati. Il mercato turistico italiano ha avuto un momento di crisi nel 2016 per la cancellazione di alcuni voli diretti, ora è in netta ripresa. “ Da gennaio a dicembre dello scorso anno vi è stato un incremento del più 11,7% dei turisti italiani – dichiara la Rauter – con 296.268 arrivi per un totale di 743.172 pernottamenti”. Prevalentemente si tratta di un turismo di giovani, con 37 anni di media, interessati a scoprire la cultura e l’architettura della città, oppure  per viaggi business usufruendo delle varie  strutture congressuali. Nell’anno 2015 il Vienna Convention Bureau ha registrato 743 congressi internazionali, a quarto posto nella classifica delle città congressuali.

Gli appassionati dell’opera avranno un motivo in più per venire a Vienna. Il 25 maggio prossimo ci sarà uno spettacolo celebrativo con la prima di “Die Frau ohne Schatten” di Richard Strauss per festeggiare i 150 anni dell’Opera di Stato,  uno dei più importanti teatri lirici del mondo.
Ogni stagione vengono realizzate  produzioni di altissimo livello con oltre 50 spettacoli d’opera e balletti nell’arco di circa 300 giorni.
Fra gli appuntamenti da mettere in agenda, il 20 giugno si terrà il concerto completamente gratuito della notte d’estate, eseguito dall’orchestra filarmonica davanti alla reggia di Schönbrunn, la residenza estiva della corte degli Asburgo. Al suo interno è possibile visitare il Museo delle Carrozze imperiali. I tanti palcoscenici viennesi, di musica, teatro o di mostre d’arte,  godono di fama internazionale, in questo anno ci sarà un evento per mettere in risalto mondi non visibili e non accessibili per far conoscere un lato teatrale della città, sconosciuto ai più, consentendo ai turisti di partecipare alla vita viennese da protagonista.

La Hofburg, la reggia di città, è stata fino al fino al 1918 al centro dell’enorme impero asburgico. Costruita a partire dal XIII secolo, il complesso venne ingrandito nei secoli grazie alla dinastia degli Asburgo, che per quasi otto secoli resse le sorti dell’Austria, del Sacro Romano Impero, dell’Impero austriaco e dell’Impero austro-ungarico.
La Hofburg si estende per 240 000 m² ed è formata da 18 ali, 19 cortili e 2.600 stanze, nelle quali tuttora vivono e lavorano circa 5.000 persone. In un’ala si può visitare il tesoro, dove sono custodite le insegne del Sacro Romano Impero e quelle dell’Impero austriaco, percorrendo oltre mille anni della nostra storia europea: la corona imperiale; la Sacra Lancia, che trafisse il costato di Gesù mentre era sulla croce; la corona dell’imperatore Rodolfo II; uno dei più grandi smeraldi del mondo e una ciotola di agata considerata il leggendario Santo Graal. Nel giardino imperiale antistante è pronto a fiorire un  tesoro di botanica di ben 400 diverse varietà di rose.

In una capitale di un grande impero non potevano mancare tante leggende, esse si concentrano principalmente nel Duomo di Santo Stefano il cui tetto  è formato da 250.000 tegole colorate che formano lo stemma dell’aquila bicefala.
Al suo interno vi è la statua della Madonna dei Servi, donata da una nobildonna dopo aver accusato  a torto la propria domestica di aver rubato; la Madonna di Pécs capace, si dice, di versare lacrime di dolore; il Cristo crocifisso con una barba che appare vera e che sembra che  continui a crescere.
Il campanile detto Stefanino  è alto 137 metri su cui si può salire arrampicandosi per i  343 gradini. Nella  torre nord, non completata perché si narra che il suo architetto ruppe un patto col demonio e venne fatto precipitare giù dalla torre,  è collocata la grande campana detta “Pummerin” dal peso di oltre 20 tonnellate ottenuta dalla fusione dei cannoni  sottratti ai turchi e dalle 100 palle sparate contro le mura viennesi durante l’assedio della città del 1683.

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il museo di storia dell’arte

Per ascoltare le note del grande organo inaugurato nel 1960, si dovrà attendere la Pasqua del 2020 al termine dell’opera di restauro in corso. Alle spalle del Duomo si trova la “Blutgasse”, strada del sangue, deriva dalla leggenda dei Templari che qui furono uccisi. Poco distante vi è un ceppo di legno ricoperto di chiodi, dove ogni fabbro giunto in città piantava un chiodo.
C’è tanto da vedere a Vienna e ci si può muovere facilmente con i mezzi pubblici,  nel 39 percento delle destinazioni, un record europeo. A Vienna  ci si può muovere facilmente con i mezzi pubblici,  nel 39 %  delle destinazioni, un record europeo.
La “Vienna City Card”, consente l’utilizzo gratuito dei trasporti pubblici per un periodo di validità a scelta (24 / 48 / 72 h, al costo di 17 / 25 / 29 €) e agevolazioni per oltre 210 attrazioni turistiche. La tessera è valida per un massimo di sette giorni. La novità dell’anno è che è stato incluso anche il transfer da e verso l’aeroporto, a scelta, con il treno, la metropolitana leggera o l’autobus. La tessera può essere acquistata in Internet (www.viennacitycard.at) o nelle rivendite presso la stazione, l’aeroporto o gli uffici dell’Ente del Turismo.

L’offerta culturale è enorme, una visita al Museo di storia dell’arte, (Kunsthistorisches Museum) non può assolutamente mancare, qui vi è la collezione più grande al mondo delle opere di Pieter Bruegel, con la famosa Torre di Babele;  i capolavori di Vermeer, Rembrandt, Raffaello, Caravaggio, Velázquez e la bellissima  Saliera di Francesco I in ebano, oro e smalto realizzata da Benvenuto Cellini, rubata e poi ritrovata. Ora è assicurata per 50 milioni di euro.

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la saliera di Benvenuto Cellini

La tela intitolata Il Bacio di Gustav Klimt, realizzata tra il 1907 e il 1908, è esposta presso la Galleria del Belvedere. Rimasti senza respiro per tante magnificenze, sarà di giovamento una passeggiata nelle due strade commerciali più frequentate, Kohlmarkt e Graben, dove oltre alle boutique di lusso internazionali, si trova l’antica pasticceria di corte regia-imperiale Demel fondata nel 1786 dove, oltre alle squisite torte come la Sacher, si può assaporare il gelato alla violetta di color lilla, prediletto dall’imperatrice Sissi.  Il personale è stato da 200 anni esclusivamente femminile, con le loro eleganti divise nere, ora il nuovo proprietario, la catena alberghiera DO & CO avendo chiuso un altro locale, per non licenziare tutto il personale ha inserito due camerieri per il servizio al primo piano, segno del mutare dei tempi.

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il Duomo di Santo Stefano

Un tipico caffè viennese è molto più di un semplice posto dove prendere un caffè e una torta, è piuttosto il soggiorno prolungato dei viennesi.  Nella capitale austriaca  ci sono ben 2.400 caffè di tutti i tipi, dall’elegante caffè tradizionale al semplice caffè-bar, dal vasto caffè-ristorante all’accogliente caffè-pasticceria. Un tradizionale caffè viennese mette a disposizione riviste e giornali per i suoi clienti, come avviene anche sul metrò.
Nel 2011 la Cultura della Caffetteria di Vienna è stata inserita nell’elenco Unesco del Patrimonio culturale immateriale, con la seguente motivazione: I caffè sono un luogo in cui si consuma tempo e spazio ma viene messo in conto solo il caffè”.

L’Ente del Turismo di Vienna (https://www.wien.info/it) nel corso dell’anno proporrà varie visite guidate per far conoscere luoghi insoliti, generalmente chiusi o difficilmente accessibili, nell’ambito delle iniziative del programma Vienna 2019: sei tu il protagonista.
Sarà questa l’occasione per andare a conoscere la capitale dell’Austria sotto un aspetto insolito. Il bel Danubio blu è lì che aspetta coloro che vorranno concedersi una pausa di relax facendosi coinvolgere dal fascino di una città che ha molto da offrire.

 

Harry di Prisco

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