Il Festival delle Lanterne o Loy Krathong, celebrato ogni anno a novembre, è tra le ricorrenze più incantevoli di Thailandia. Un evento spettacolare in cui religione buddhista e tradizioni si fondono con le emozioni.
La sua origine esatta non è chiara, ma è credenza popolare che abbia avuto origine nella antica capitale thailandese di Sukhothai nel corso del XIII secolo. La festa ha, probabilmente, origini induiste ma nel corso della storia è stata segnata dal tipico tocco thailandese. Arrivando alla fine della stagione delle piogge, si ritiene anche che la tradizione renda omaggio alla dea dell’acqua, Mae Kongkha (Madre delle Acque) e che i krathong siano offerte a lei.
La parola loy (o loi) significa galleggiare, mentre il krathong è una piccola zattera (o cestino), fatta tradizionalmente con foglie di banano o con la corteccia dell’albero di banane. I krathong di solito contengono una candela, incenso e fiori. Chi “mette in acqua” il krathong, spesso, aggiunge al contenuto del cestino una piccola ciocca di capelli insieme con alcune monete. Viene quindi accesa la candela e l’incenso e, prima di abbandonare il krathong all’acqua, si esprime un desiderio per cacciare via la sfortuna e favorire un nuovo inizio.
I festeggiamenti durano una settimana, ma le celebrazioni vere e proprie tre giorni: la prima sera vengono liberate le lanterne, in cielo e in acqua, mentre nei giorni successivi è il turno di un ampio programma di rappresentazioni musicali, spettacoli e fuochi d’artificio per celebrare la conclusione della festa.
Tourism Authority of Thailand (TAT) gioca nel 2018 un ruolo ancora più centrale nella celebrazione dell’evento con l’organizzazione del Loy Krathong Kap Kluai a Samut Songkhram, località a circa 70 chilometri da Bangkok sulla costa occidentale del Golfo di Thailandia, la provincia più piccola del Paese. La festa si terrà tra il 22 e il 23 novembre e assumerà a una nuova prospettiva nelle strategie di promozione del turismo verso la Thailandia favorendo un maggiore legame tra grandi città e piccole città, focalizzando l’attenzione sull’identità delle celebrazioni locali, descrivendo lo stile di vita delle comunità lungo il fiume, le loro credenze e la loro naturale predisposizione alla protezione dell’ambiente.
Parallelamente si festeggerà con il Loy Krathong Festival in the Areas of Uniqueness in altre sette note, e meno note, località della Thailandia: Chiang Mai, Sukhothai, Tak, Ratchaburi, Lampang, Ayutthaya, Roi Et.
A Chiang Mai dal 20 al 23 novembre, lo “Yi Peng Festival” dedicato alla cultura Lanna, quella del nord che regnò tra il XIII e il XVIII secolo sull’intero Paese e che ebbe come capitale proprio Chiang Mai.
Sukhothai proporrà il calendario più lungo di festeggiamenti, dal 16 al 25 novembre, con al centro una nuova edizione dell’affascinante Festival delle Candele.
Dal 18 al 22 novembre, a Tak, il “Loy Krathong Sai Festival 2018” nel parco di Rim Sai Than Lan Krathong Sai dedicato alle tradizioni del popolo della provincia di Tak.
A Ratchaburi, dal 22 al 24 novembre, sarà possibile entrare in simbiosi con la comunità Wat Sai Ari Rak e i loro krathong sostenibili, piccole coppe di carta colorata.
Le facciate delle abitazioni e dei palazzi di Lampang tra il 22 e il 24 novembre si riempiranno di bandiere colorate chiamate Tung, mentre le lanterne saranno portate dagli abitanti del luogo in abiti tradizionali.
Il 22 novembre ad Auytthaya si deciderà il vincitore della consueta gara dei krathong realizzati con i fiori, mentre a Roi Et si terrà il “Somma Nam Khuen Pheng Seng Prathip”, simbolo delle identità del nord-est (Isan).
Per approfondimenti e dettagli http://turismothailandese.it – https://tatnews.org/