Moldova, come promuovere il turismo del vino

Terza Conferenza Globale sul Turismo del Vino dell’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) svoltasi in Moldova il 6-7 settembre 2018, nella prestigiosa cornice di Castel Mimi, la più importante cantina della Moldova.

Ristrutturata elegantemente dal designer italiano Arnaldo Tranti, la struttura, a pochi chilometri dalla capitale Chisinau, è diventata un’attrazione unica, per la ricchezza dei servizi e l’originalità della proposta turistica. L’edificio ospita una sala degustazione, un grande tavolo interattivo per “raccontare” il vino e un ristorante di livello, mentre il secondo piano è interamente dedicato a Constantin Mimi, fondatore del castello.

A Castel Mimi sono giunti oltre 250 partecipanti da circa 30 paesi del mondo, testimoniando il grande interesse per l’enoturismo e la volontà di lavorare ad obiettivi comuni. Si è parlato molto di turismo sostenibile, con “lo scopo di attrarre nuovi visitatori, ma anche di preservare l’unicità culturale degli obiettivi turistici”.
Aprendo i lavori della conferenza,
Pavel Filip, Primo Ministro della Repubblica di Moldova,
ha dichiarato: “I vini moldavi sono il miglior biglietto da visita del paese. Proprio come la nostra gente, i vini moldavi hanno attraversato molte difficoltà, ma ora sono migliori e più competitivi. Il nostro vino è in grado di raccontare molto di più di noi moldavi di quanto possa fare qualunque discorso.
Il governo si affida all’Agenzia per gli investimenti come istituzione la cui missione è di far conoscere la Moldova nel mondo. Ma voglio far notare che ognuno di noi può contribuire alla promozione del paese”. 

Del resto, i progressi dell’enoturismo in Moldavia sono evidenti, come ha sottolineato Jaime Cabal, vice segretario generale UN World Tourism Organization“Le destinazioni turistiche che ho visitato – la cantina Milestii Mici, la cui collezione di 1,5 milioni di bottiglie di vino è la più grande del mondo e Castel Mimi, un castello con una storia importante – fanno ben sperare per il futuro del turismo in Moldova.
Il paese dovrebbe sfruttare i vantaggi che questo settore offre: creazione di posti di lavoro, importanti fonti di reddito e sviluppo rurale”. Infine,
Chiril Gaburici, Ministro dell’Economia e delle Infrastrutture della Repubblica di Moldova, ha ribadito l’interesse per il settore turistico: “A livello globale i turisti hanno superato il miliardo e la Moldova deve essere in grado di attrarne almeno una parte. Abbiamo installato oltre 150 cartelli turistici, per guidare i visitatori verso le principali attrazioni del paese: cantine, monasteri, chiese, musei, riserve naturali. Non abbiamo spiagge o piste da sci, ma abbiamo gente ospitale, cibo squisito e vini straordinari.”

Tuttavia, la promozione del turismo del vino, “un importante driver di sviluppo delle aree rurali”, richiede competenze particolari, gioco di squadra, ingenti risorse e una visione olistica. Di qui, la necessità di una strategia e di “modelli innovativi di collaborazione”, per preparare le destinazioni turistiche ad affrontare le sfide del 21° secolo. Ecco perché la Moldova, uno tra i 20 maggiori produttori di vino al mondo, deve puntare sull’enoturismo per creare nuovi posti di lavoro e favorire gli investimenti, avendo registrato un incremento del 50% del numero di turisti stranieri rispetto al 2015. 

Per fronteggiare la competitività dei mercati, l’offerta turistica si arricchisce di “narrazioni” e testimonianze dei luoghi di provenienza del vino, che rendono il prodotto unico e speciale. La conclusione ufficiale della terza Conferenza Globale sul Turismo del Vino è avvenuta il 7 settembre presso la cantina Cricova, e nell’occasione il Cile è stato designato come il paese nel quale si svolgerà l’edizione 2019 della Conferenza Globale sul Turismo del Vino. 

Non resta che visitare la Moldova, paese giovane ed emergente, in grado di conquistare i turisti con le sue bellezze naturali, la ricchezza del patrimonio vitivinicolo e lo spirito di accoglienza dei suoi abitanti.

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