La bella esposizione open air in Val di Sella, nel comune di Borgo Valsugana in provincia di Trento, offre percorsi per chi è in cerca di uno stato di quiete assoluta.
Val di Sella è una meta obbligata per chi decide di trascorrere in Valsugana una vacanza.
Il silenzio del bosco offre l’opportunità di orientarsi e percepire ciò che accade intorno a noi. Con ogni passo ci si allontana dalla quotidianità, il profumo del bosco rivitalizza e fa dimenticare le preoccupazioni. Val di Sella è tutto questo e di più.
Una serie di originali opere artistiche integrate nella natura. E’ Arte Sella, una mostra di arte contemporanea realizzata da artisti di fama internazionale. Le opere con il tempo si trasformano crescendo o negli anni si distruggono. Vengono abitate da insetti o ragnetti che con le loro tele rendono viva l’opera.
Ci si accorge che scoprire le opere, passo dopo passo, è come leggere un grande libro di storia d’arte naturale. E’ un avvicinarsi all’arte in maniera semplice. Lasciarsi trasportare dalla curiosità e cogliere quello che l’opera suggerisce. Una comunicazione tra noi e l’ambiente circostante che rasserena e favorisce il benessere di spirito e corpo.
In realtà due sono i percorsi espositivi.
Il primo inizia nel giardino Villa Strobele e si dipana attraverso una strada forestale all’ombra di tanti alberi secolari ed è liberamente accessibile.
E’ dal 1986 che, anno dopo anno, il percorso si arricchisce di nuove opere che destano lo stupore dei tanti visitatori. L’ultima in ordine di tempo (inaugurata il 6 maggio scorso) è Kodama, opera di ingegno architettonico pensata dall’Archistar Kengo Kuma, maestro giapponese che sta realizzando il nuovo stadio olimpico di Tokyo per le olimpiadi del 2020.
Il nome dell’opera in giapponese significa “lo spirito della foresta”. Simile ad una sfera, in larice massello (il legno è a km 0, in quanto arriva dai boschi di questa terra) con incastri perfetti al millimetro.
Hanno collaborato alla realizzazione di Kodama oltre a Kengo Kuma Lab della Tokyo University, il Politecnico di Milano, l’azienda D3Wood per gli aspetti di modellazione digitale e l’impresa Ri-Legno per gli aspetti di costruzione.
Luci ed ombre in quest’opera vengono esaltate rispettando l’estetica giapponese e tenendo conto anche di un altro elemento fondamentale: il vuoto. Per l’ Occidente i principi filosofici cardinali sono solo quattro: terra, aria, acqua e fuoco. In Giappone invece vi è un quinto elemento che è appunto il vuoto.
Kodama inoltre rappresenta una natura geometrizzata che rispecchia la teoria della parcellizzazione tanto cara al suo ideatore Kuma.
L’ascolto dell’ambiente circostante ha suggerito a Kuma dove doveva essere collocata la struttura. Questo senso di profonda comunione con la natura del luogo fa anch’esso parte dell’opera stessa.
Il Giardino Villa Strobele chiude a novembre e riapre in primavera.
Il secondo percorso invece si snoda su un tragitto ad anello di circa un chilometro e si trova al termine della Val di Sella, nell’Area di Malga Costa. Un tempo sede di pastorizia è ora un centro culturale permanente che ospita esposizioni, eventi, incontri e laboratori didattici. Si trovano qui le opere più grandi della storia di Arte Sella ed è visitabile a pagamento. Opere vive come il legno di cui sono fatte. Nel tempo mai uguali a se stesse.
Dopo aver fatto il pieno di tante bellezze in questo particolare e spettacolare museo a cielo aperto, una sosta golosa prima del ritorno è quello che ci vuole.
Dall’Ersilia un rifugio carino e semplice, proprio a Malga Costa, dove gustare alcuni piatti appetitosi della tradizione trentina. Da non perdere i dolci buonissimi ed il fiammante parampampoli che nelle giornate freddine riscalda il cuore e prepara per la successiva visita alle opere del parco.
All’esterno c’è anche uno spazio dedicato all’area pic-nic e dei giochi per bambini.
Un momento dell’anno ideale per ammirare le opere a Malga Costa? Tutto l’anno o per dirla con il linguaggio moderno dei social #artesellaallyear!
L’esposizione infatti è sempre visitabile tutto l’anno anche con la neve e le opere acquistano un particolare fascino suggestivo
Info: www.artesella.it
Testo di Dorina Cocca