Nonostante sia stata inserita nel 2010 nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco, è ancora poco conosciuta dal turismo di massa, eppure meriterebbe di essere meglio apprezzata, perchè offre scorci paesaggistici unici sul fiume e testimonianze storiche importanti, come la Cattedrale di Santa Cecilia, la più grande costruzione di mattoni del mondo e bell’esempio di arte gotica risalente al XIII secolo.


Passeggiando sulla riva destra del fiume Tarn, colpiscono l’attenzione alcuni antichi mulini in mattoni (ritorna il colore rosa tipico di Albi) splendidamente ristrutturati e trasformati in un albergo o in abitazioni e oggi anche sede del museo Lapérouse, che narra dei viaggi dell’ammiraglio Jean-François de Galaup di Lapérouse. Da questa zona della città si può ammirare il lento fluire del fiume Tarn, il Ponte Vecchio, ancora in uso nonostante la sua costruzione risalga a quasi 1000 anni fa, e la Città vecchia.
Una visita ad Albi può essere un’idea interessante in ogni stagione, perchè ognuna ha il suo fascino: durante la bella stagione si possono, ad esempio, percorrere le strette stradine del centro storico per ammirare le tipiche case a graticcio o il chiostro della collegiata di S. Salvi, nel quale un misto di elementi romanici e gotici attestano la lunga durata della costruzione della chiesa, che si protrasse dall’XI al XV sec.
In occasione del Natale, poi, è davvero divertente curiosare tra gli innumerevoli oggetti esposti nei mercatini natalizi, osservando le luci e la gente che anima la città nei giorni di festa, ma anche assaggiare e acquistare i prodotti gastronomici locali, magari immergendosi nei colori e nella varietà della merce esposta nel mercato coperto di Albi, un’enorme costruzione in ferro battuto, dove, qualsiasi sia il prodotto alimentare che cerchi … sei sicuro di trovarlo, tra i banchi che vendono ogni genere di frutta, verdura, pesce, formaggi, salumi e pane di ottima qualità.
Anna Rubinetto