La sharing economy ha rivoluzionato la nostra vita in molti modi ed internet ha reso impattante e “virale” quello che in passato era solo marginale e di nicchia.

Anche settori che storicamente sembravano distanti dal mondo web hanno sfruttato in modo vincente la voglia di “experience” che tutti i consumatori esprimono.

Parliamo dei viaggi di lusso che sempre di più vengono organizzati in modo autonomo dai viaggiatori senza passare dai Tour Operator o dalle agezie specializzate.

Durante #Bit2017 sono stati presentati i dati relativi alla  ricerca “Turismo di Lusso: stato attuale e potenzialità” promossa da Bit 2017 e condotta da Magda Antonioli Corigliano, Direttrice Master in Economia del Turismo (MET) dell’Università Bocconi e da Sara Bricchi, Ricercatrice del MET – Università Bocconi, per tracciare le tendenze del prossimo futuro.

Un segmento in crescita che anticipa i trend generali e un nuovo ruolo anche per l’intermediazione. Infatti  anche per gli HNWI (High Net Worth Individuals) “è la ricerca di esperienze, intese come accesso a qualcosa di unico, per pochi selezionati (“a money-can’t-buy experience”), esperienze caratterizzate da alti livelli di qualità e personalizzazione, che suscitino emozioni e ricordi/storie da condividere, o che consentano di apprendere nuove conoscenze o perfezionare skill già acquisite (“esperienze trasformative”). “Si calcola che, a livello globale, le esperienze rappresentino il 55% della spesa per il segmento luxury (Lux Redux) e siano soprattutto connesse a: enogastronomia, arte, wellness-fitness / sport estremi, shopping. “

“Experience” anche al momento della prenotazione del viaggio che diventa sempre più Digital e anche sulla tipologia di soluzione cercata.

Per approfondire questo aspetto abbiamo incontrato in #Bit2017 Federico Oneto , il General Manager italiano di onefinestay, azienda innovativa fondata nel 2010, che offre short-term luxery home in esclusiva nelle località top mondiali come Londra, Parigi, New York, Los Angeles, Roma e Miami .

www.onefinestay.com ad oggi conta oltre 2,500 case con oltre 5.340 camere.

Non solo camere di albergo ma anche case private. Una misura di come il settore dell’ospitalità stia cambiando è dato infatti dall’acquisizione, lo scorso anno, da parte di Accor Hotel della società per rispondere al meglio a tutte le esigenze dei viaggiatori.

Quali sono le caratteristiche principali del servizio onefinestay dal punto di vista del cliente?

“Onefinestay è stata lanciata anche in Italia lo scorso anno con la città di Roma e 65 case prenotabili dal sito. Sono case estremamente uniche ed esclusive nel loro genere che devono superare gli oltre 30 criteri che ogni residenza deve rispettare per entrare nel portfolio onefinestay.

Sono spesso deliziosi appartamenti o dimore tipiche dove il servizio è caratterizzato da attenzione e cura minuziosa: i letti sono preparati con biancheria di pregio,  e vengono forniti asciugamani e kit cortesia curati nei particolari; al momento dell’arrivo poi, gli ospiti vengono sempre accolti da un membro dello staff di onefinestay e viene loro fornito un iPhone con traffico dati e chiamate locali illimitate, inoltre il team è a disposizione 24/7 durante tutto il soggiorno per domande e consigli anche  tramite l’App “Meet&Great” con consigli del padrone di casa e curiosità sulla zona. Nel Welcome Kit in Italia è presente anche la moka del caffè e le istruzioni su come preparare un ottimo caffè all’italiana”.

La più apprezzata al momento è stata la proposta di  Vicolo Orbitelli, un luminosissimo appartamento disposto su due piani con una grande terrazza e una vista mozzafiato.

… e dal punto di vista dei proprietari di queste splendide case?

I proprietari possono godere della tranquillità offerta dal team di esperti che si prenderà cura della dimora in loro assenza e garantirà su tutto il customer journey e su tutte le implicazioni amministrative compresa la tassa di soggiorno nel caso fosse richiesta dalla destinazione. E’ un modo che permette di essere immediatamente proposto ad un ampio pubblico tramite i canali classici della distribuzione ma con un canale esclusivo che in molti casi prevede ospiti Vip del settore cinematografico o musicale .”

“Il valore delle prenotazioni al momento è pari ad una spesa media a prenotazione di quasi 2.000 €, con in media 3 ospiti per appartamento e un soggiorno medio di quasi 6 giorni.”

Quali le ultime novità della piattaforma digitale?

Già nel 2016 abbiamo presentato Collections, una selezione di case esclusive in alcune delle destinazioni leisure più apprezzate in Europa e negli USA, a partire dagli Hamptons,. Alcune delle dimore di Collections saranno disponibili soltanto stagionalmente e andranno a completare la gamma di onefinestay, garantendo lo stesso rinomato livello di servizi offerto nelle città. Nel corso del 2017 il lancio di nuove destinazioni delle Collections includerà il sud della California (Palm Springs, San Diego, Newport Beach), la Costa Azzurra (Cannes e Cap d’Antibes), Edimburgo e altre località.”

Per concludere, segnaliamo alcuni dati generali sul turismo di lusso (Amadeus 2016) :
il comparto cresce e i numeri dicono che continuerà a farlo a livello globale ancora per tutto il prossimo decennio (+6,2% annuo fino al 2025 – contro una crescita stimata del settore travel nel suo complesso di +4,5% annuo) .

Tra le esigenze emergenti, oltre alla privacy, anche la flessibilità e proposte dedicate ai nuclei famigliari. Mentre gastronomia, cultura e natura sono tra le componenti esperienziali più ricercate quindi ………… ampio spazio per onefinestay in Italia!

Buon Viaggio!

Monica Basile

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