La sicurezza innanzitutto, questa alla base dell’incremento del turismo in Tunisia

La Tunisia sta vivendo una stagione felice, messo da parte il periodo infausto del terrorismo, anche a seguito dei notevoli investimenti effettuati per la sicurezza, il Paese guarda con ottimismo al futuro. I dati forniti dall’Ente del Turismo Tunisino sono incoraggianti: nel 2015   1.304.253 di turisti europei (compresi i russi) hanno visitato la Tunisia; nel 2016 il numero è salito a 1.415.334, con un significativo più 8,5%. Molte sono le iniziative poste in campo per invogliare i tour operator ad inserire la destinazione nei loro cataloghi, una di queste è un viaggio “avventura” che non occorre sia poi anche di stress, ma anzi di tutto relax, visitando le Oasi del sud.

datteri a Tozeur

La più significativa è quella nei pressi di Tozeur, nella regione dello Jerid, ricca di storia e crocevia di commerci quale tappa delle carovane che attraversavano il deserto con il loro carico di datteri, spezie e stoffe. Una emozione difficilmente descrivibile si prova nel visitare il quartiere antico “Ouled Hadef”, la Medina, con le sue viuzze strette, gli alti muri, i passaggi a volta che formano un dedalo di ombre e luci. I biondi mattoni di argilla e sabbia sono posizionati con una particolare tecnica per sfruttare una maggior superficie ombrata, formando disegni geometrici davvero bellissimi. La visita ai palmeti, ricchi di centinai di miglia di palme da dattero (alcuni dicono siano centomila alberi, altri trecentomila, certo che nessuno li ha mai contati) è davvero suggestiva.
L’escursione si può fare in calesse o in bici, ma una passeggiata a piedi è senz’altro da preferire. Si potrà così scoprire il giardino zoologico e quello botanico o visitare il parco che mostra l’evoluzione dei …dinosauri. Oltre duecento  le sorgenti che irrigano l’oasi, distribuendo l’acqua in mille rivoli secondo uno schema che risale al 13° secolo e i cui disegni si possono vedere al museo Dar Cherat di usi e tradizioni locali.
La sera si potrà assistere allo spettacolo Mille e una notte, che rievoca la fiaba della nostra infanzia. Per le strade di Tozeur si è svolto in questi giorni il trentottesimo Festival delle oasi, che ha coinvolto gli abitanti e i visitatori in balli e canti al ritmo di strumenti musicali usati dal secoli dalle tribù nomade. Al suoni di tamburi e pifferi suonati da gruppi folcloristici in sgargianti costumi, si è ballato tutto il giorno accumunati in un abbraccio globale; di sera mille luci hanno illuminato le cupole e i palazzi della tranquilla cittadina che per quattro giorni è stata la capitale della  danza, della musica e delle espressioni artistiche, in uno dei luoghi più suggestivi del Paese.

l’oasi di Chebika

Confortanti i dati del turismo locale nella regione di Tozeur/Gafsa: arrivi 5461 visitatori, dal primo gennaio 2016 al primo gennaio 2017, con un incremento del 41,03% ; la durata media del soggiorno è stata di 1,70 e su questo gli operatori addetti al turismo avranno da lavorare. L’aeroporto internazionale esistente facilita gli arrivi ma anche le partenze. Le escursioni alle vicine oasi di montagna sono le mete preferite di chi vuole avere un’idea del deserto senza sobbarcarsi le difficoltà di un viaggio, allora si parte per:  Chebika, collocata in una stretta e profonda gola nasconde un paesaggio meraviglioso e fiabesco. Piccoli e tortuosi sentieri conducono ad un cascata di acqua che forma dei piccoli laghetti.  Mides, con i suoi paesaggi mozzafiato, con i datteri che si dice siano i migliori di tutta la Tunisia. Un poco più lontana l’oasi di Tamarza , quella più grande, non potrà mancare per un tour che porti alla scoperta di angoli inconsueti di questo mondo che sembra del passato ma che è ad appena due ore di aereo da casa nostra. Ma anche il futuro è presente in questa regione.

il set di Guerre Stellari

Meta di curiosi provenienti da tutto il globo visitano il set cinematografico dove sono state girate alcune scene di uno degli episodi di Star Wars: “Una nuova speranza”, Il luogo è ormai abbandonato da decenni ed è vicino alla scomparsa nelle sabbie del deserto. Trattasi di una ventina di costruzioni per circa10mila metri quadrati. George Lucas scelse questa location, che sembra in un pianeta perduto, per ambientarvi il “porto spaziale” di Mos Espa dove visse su Tatooine Shmi e Anakin Skywalker, noto come Dart Fener. Pertanto chi ha voglia di visitare il luogo è meglio che si affretti!

Harry di Prisco

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