Basta dire Calabria per evocare vacanze estive e belle spiagge che si affacciano sulle acque trasparenti del Mare Ionio o del mare Tirreno, ma la punta dello stivale d’Italia è molto di più, perchè offre la possibilità di fare una vacanza diversa, magari fuori stagione, girovagando tra suggestivi borghi, dove il tempo sembra essersi fermato e le tradizioni rimangono quelle di una volta, o praticando attività sportive immersi negli stupendi boschi della Sila!
Una volta atterrati all’aeroporto di Lamezia Terme, collegato con voli Alitalia e low cost a varie città italiane e straniere, il nostro viaggio virtuale inizia dalla cittadina di Paola, che si affaccia sul Mar Tirreno, famosa per essere sede del Santuario di San Francesco di Paola, fondatore dell’Ordine dei Minimi, di cui quest’anno si festeggia il VI centenario della nascita. Immerso nel verde, il santuario è un luogo di pace, dove ritrovare spiritualità e una rilassante full immersion nella natura, a pochi passi dalle vie trafficate della vicina statale. La leggenda narra che San Francesco, patrono della Calabria e anche della gente di mare, abbia attraversato lo stretto di Messina servendosi del proprio mantello come imbarcazione, poichè un barcaiolo si era rifiutato di traghettarlo dalla costa calabra alla città di Messina … un vero antesignano del Ponte sullo Stretto!
Nel centro storico della cittadina molti sono i resti di antiche strutture, come i ruderi del Castello, la Chiesa della Madonna di Montevergine, insuperabile gioiello d’arte, la Monumentale fontana in pietra, le Chiese dell’Annunziata, di Santa Caterina, del SS Rosario, l’oratorio di San Franceschiello, casa natale di San Francesco. Spostandoci solo di un paio di chilometri, in direzione mare, si arriva alla Riviera dei Cedri, un tratto di costa che offre ampie spiagge e un mare cristallino, oltre a varie strutture ricettive, meta di un turismo balneare estivo molto attivo.
Percorrendo la strada statale 18 Tirrena inferiore in direzione sud, inerpicandosi poi per circa quattro km all’interno, si raggiunge Belmonte Calabro, un piccolo borgo di poco più di duemila abitanti, che domina dall’alto della collina su cui si erge la distesa azzurra del Mar Tirreno, con il Parco Marino Regionale degli scogli di Isca, area protetta dal WWF. Quando l’aria è limpida, dalla terrazza panoramica che si trova ai limiti del paese, il panorama è veramente mozzafiato e si possono scorgere in lontananza le isole di Stromboli e Alicudi!
Val la pena visitare il centro storico, ricco di testimonianze artistiche e culturali, come la Collegiata di Santa Maria Assunta, la Chiesa dell’Immacolata Concezione, il Convento e la Chiesa del Carmine, il Convento e la Chiesa dei Cappuccini, la Chiesa dell’Annunziata, Palazzo Pignatelli e il Castello.
Alloggiare in paese? niente di più facile nel nuovo EcoBelmonte Albergo Diffuso, che, basandosi sulla ristrutturazione di antiche case distribuite negli stretti vicoli del centro storico, permette di conoscere più da vicino la realtà di Belmonte. Gli appartamenti sono stati rimessi a nuovo con materiali ecologici ed eco compatibili ed offrono un soggiorno alternativo, spesso con terrazzi affacciati direttamente sul mare.
Una curiosità gastronomica: se passate da Belmonte nella stagione estiva, non dimenticate di assaggiare il Pomodoro di Belmonte, tipico della zona, che si dice sia stato introdotto nei primi anni del Novecento da Guglielmo Mercurio, un emigrante calabrese che, ritornando dall’America, portò in Calabria i semi di questa straordinaria pianta. Oltre ad essere molto gustoso e privo di acidità, il pomodoro di Belmonte è unico, perchè può raggiungere il peso di 400 – 600 grammi e, pensate, nella sua varietà detta appunto Gigante, può arrivare a produrre frutti del peso di ben 3 chilogrammi! Dal 2003, il pomodoro Belmonte è l’unico pomodoro italiano a fregiarsi del marchio “Denominazione Comunale d’Origine” (De.C.O.) .
Ritornando sulla costa si incontra una realtà aziendale molto nota, la Nicola Colavolpe & C snc, un’azienda dolciaria fondata ai primi del ‘900 dall’ amalfitano da cui prende il nome e divenuta negli anni un’importante realtà nel settore. Il core business dell’azienda è la produzione delle crocette, un dolce tipicamente natalizio che nasce da un prodotto povero, i fichi della zona, arricchiti, però, da un gustoso ripieno di noci e mandorle e da profumate scorzette d’arancia. I discendenti del fondatore, tre giovani fratelli che costituiscono la terza generazione, hanno dato nuovo impulso all’azienda, ridefinendone l’immagine e sviluppando prodotti tipici regionali che aiutano la destagionalizzazione, come, ad esempio, confettura di mele alla liquirizia, castagne conservate nel mosto cotto, peperoncino a confettura, marmellata di bergamotti, crema di habanero rosso e crema di peperoncino.
Chi è in cerca di spiritualità e di luoghi che aiutino a mettersi in contatto con la propria anima deve percorrere un po’ di strada e recarsi sul versante ionico della Calabria, dove, a circa mille metri sul livello del mare, si trova il Santuario mariano di Santa Maria della Armi, poco fuori il comune di Cerchiara, nell’alto ionio cosentino. Da quest’eremo di origine greco-bizantina, divenuto poi un monastero latino, si può ammirare tutta la Piana di Sibari ed il suo mare, in una panoramica particolarmente suggestiva e fuori dal mondo.
Ancora un suggerimento gastronomico: nel discendere verso la pianura, non dimenticare di fare una sosta al panificio storico Vito Elisa, nella contrada Costa della Castagna di Cerchiara , dove il pane ha il sapore di una volta, perchè prodotto con lievito madre, farine macinate a pietra e cotto a legna nei numerosi forni presenti nell’azienda. Impossibile non assaggiare il goloso Tarallo dolce Calabrese e le freselle sottili, che si sciolgono in bocca!
Una visita a San Demetrio Corone (Shën Mitri in arbëreshe), centro importante della comunità albanese, costruito sul finire del XV sec. provincia di Cosenza da esuli albanesi fuggiti dal loro terra a causa dell’invasione turca, permette di conoscere un luogo incredibile, ricco di storia e cultura, dove è possibile trovare costumi, cultura e riti di tipo bizantino che sono rimasti invariati nei secoli e che vengono custoditi come un tesoro prezioso dagli abitanti della zona. Un retaggio testimoniato ancora oggi dal tradizionale costume femminile arbèresh, un vero e proprio capolavoro di artigianato di grande eleganza e bellezza, oltre che di preziosità, data dai fili d’oro inseriti nel tessuto. Segnalo, fra le tante, l’Abbazia basiliana di Sant’Adriano, fondata da San Nilo da Rossano nel 955, un vero capolavoro nel quale si mescolano vari stili e dove è possibile ammirare i ricchi pavimenti a mosaico e le pareti affrescate con figure di santi, riconducibili ai secoli XII e XIII. Nel centro del paese si trova la Chiesa di San Demetrio Megalomartire, dove si possono ammirare le icone e gli splendidi mosaici che ricoprono l’iconostasi, dai brillanti colori tipicamente bizantini.
… ma ripartiamo e dirigiamoci verso la Sila, quest’altopiano che si trova proprio nel centro della regione, alla volta di San Giovanni in Fiore, che dista circa 70 km da Cosenza. La visita all’Abbazia Florense, fondata insieme alla Congregazione Florense dall’abate Gioacchino da Fiore, e al Centro Internazionale di Studi Gioachimiti (meta di studiosi di importanti Università italiane ed estere) fa toccare con mano l’importanza culturale e storica di questa cittadina.
La Calabria, però, si rivela anche una meta ideale per gli amanti delle attività sportive: forse non tutti sanno che in Sila è possibile praticare lo sci, grazie ai numerosi impianti di risalita e alle cabinovie e funivie presenti in varie località della zona, e che nel bellissimo scenario dei boschi della Sila si possono praticare dei percorsi avventura che regalano una scarica di adrenalina e divertono grandi e piccini.
A poca distanza da Lorica, una località turistica della Sila Grande ubicata nei pressi del lago Arvo, si trova Silavventura, un Parco Avventura immerso nei boschi del Parco Nazionale della Sila, dove è possibile sperimentare vari percorsi avventura, modulati secondo le capacità atletiche di ciascuno. Imbracati con corde e moschettoni da alpinismo, in tutta sicurezza si potranno percorrere sentieri aerei, mettendosi alla prova e divertendosi in un ambiente naturale incomparabile. L’ingresso è libero e si pagano solo le attività che si scelgono.
Maggiori informazioni sul sito: www. silavventura.it
In Calabria, quindi, si possono soddisfare diverse curiosità culturali, come la conoscenza di minoranze etniche e religiose, ma anche praticare vacanze attive in ogni stagione. Una meta che ha tanto da offrire al turista!
Anna Rubinetto