[dropcap]L[/dropcap]a Giamaica è una destinazione che offre molto al viaggiatore, dal mare trasparente alle spiagge da sogno, dal paesaggio vario e ricco di quella vegetazione tropicale che fa esclamare : ecco, siamo davvero ai Caraibi!, fino a tradizioni, artigianato e ottime degustazioni di prodotti locali. Insomma, ha tutto per far vivere una vacanza indimenticabile!
Cascate, fiumi, liane e lagune luminose
Dunn’s River Falls sono le cascate più note, scelte anche come set per un episodio della saga di James Bond; è delizioso arrivarvi risalendo il fiume omonimo, imboccandolo dalla spiaggia in cui sfocia. Meno noto ma altrettanto bello il fiume Mayfield, che scorre nelle rigogliose colline dell’entroterra dando origine a jacuzzi naturali in cui rigenerarsi. Oppure il fiume Black, che alimenta le cascate YS dentro cui è possibile tuffarsi utilizzando liane. Per i più avventurosi il fiume Martha Brae si può sorvolare in canopying, prima di calarvisi a fare rafting.
Un’esperienza singolare si vive nei pressi di Falmouth, dove si assiste ad un fenomeno naturale: la presenza di rari microrganismi, al calar del sole rende la laguna iridescente e un effetto ottico fa sembrare che le acque si muovano più vigorosamente.
Food & beverage… alla grande
Da Scotchies, vicino a Montego Bay, si assapora il piatto tipico della Giamaica: il pollo alla jerk, ovvero pollo arrosto con la famosa salsa piccante. Al Rick’s Cafe di Negril è un rito darsi appuntamento all’ora dell’aperitivo: gli ottimi cocktail hanno un sapore diverso degustati ammirando lo spettacolo dei tuffatori, che a quell’ora sfidano la scogliera alta 10 metri fra lo stupore del pubblico. Alla Appleton Estate invece viene offerta la degustazione dei migliori rhum giamaicani.
Reggae, catamarani e shopping
Da Ocho Rios si parte alla volta della casa-museo di Bob Marley, indiscusso re del reggae e aderente alla filosofia rasta. Guide fanno rivivere la sua storia, personale e musicale dagli anni vissuti a Nine Miles, attraverso aneddoti e percorsi che l’hanno portato a diventare una star. Un’uscita in catamarano è uno dei must da vivere nell’arco di un soggiorno in Giamaica: ad esempio in prossimità di Half Moon e Booby Cay. E per non tornare in Italia senza un souvenir artigianale (o il pregiato caffè), il Jamaican Craft Market di Negril è l’indirizzo giusto. Oppure, per una scelta più esclusiva, la tenuta di Good Hope, dove all’interno della Great House esistente da 250 anni, c’è lo studio del ceramista David Pinto.
Il punto di partenza per scoprire la Giamaica
Seven Miles è considerata una delle spiagge più belle del mondo. Chilometri e chilometri di sabbia chiara e fresca, un bagnasciuga compatto che si specchia nel Mar dei Caraibi, un’atmosfera viva a qualsiasi ora, specie dopo il tramonto, quando i numerosi bar e locali offrono musica e intrattenimenti live.
Proprio qui sorge il Veraclub Negril, della linea Atmosphera Collection; ha dimensioni contenute – solo 57 camere – e un’atmosfera raccolta, riservata ai maggiori di 18 anni.
I piccoli edifici dallo stile coloniale accolgono le sistemazioni, il bar dove gustare il tipico rhum ponch, il ristorante a buffet con chef italiano. In spiaggia gli ospiti Veratour possono scegliere fra canoa e SUP, e la sera saranno intrattenuti dall’équipe di animazione.
Il Veraclub Negril è collegato ogni sabato a Milano. Quote per 8 giorni/7 notti in formula all inclusive, trasferimenti inclusi a partire da € 1.150 euro a persona.
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Natale ai Caraibi con Sandals Resort: celebrare le festività tra sole, spiagge e tradizioni esotiche - Viaggiare News
4 settimane ago[…] Ocho Rios è un pittoresco villaggio giamaicano che offre spiagge incontaminate e una fitta foresta pluviale, ideale per chi cerca un mix di natura e cultura. Durante il Natale, questa località si anima di ritmi caraibici, con cori che intonano canti reggae e band che eseguono melodie folk giamaicane. La tradizione natalizia in Giamaica risale al periodo della schiavitù, quando agli schiavi veniva concessa una pausa lavorativa dalla Vigilia di Natale al giorno di Santo Stefano. In quei giorni, i padroni donavano tessuti e carne agli schiavi, che festeggiavano con danze notturne in maschera e tamburi, dando origine alla tradizione del Junkaoo, una fusione di balli africani e rappresentazioni teatrali britanniche. […]
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