L’isola sorprende per la varietà dei paesaggi che comprendono una natura incontaminata, un clima mite, coste rocciose, insenature di sabbia e, nell’interno, alte montagne in inverno spesso ricoperte di neve. Nel 2017 Pafos sarà capitale europea della cultura.

Terza isola del Mediterraneo per estensione (dopo Sicilia e Sardegna), ben piantata nella parte orientale del Mare Nostrum, a poca distanza da Africa, Asia ed Europa, Cipro apre al visitatore il libro dei suoi tesori straordinari ricolmo di una storia millenaria, di bellezze archeologiche ed artistiche, un ottimo clima ed una interessante gastronomia; per arrivare ai miti, alle leggende, alle tradizioni ed alle tracce indelebili lasciate dai grandi imperi del passato che sono arrivati sull’isola. Il tutto miscelato con la contagiosa ospitalità dei ciprioti che fanno sentire il visitatore a casa propria. L’isola sorprende anche per la varietà dei paesaggi, che spaziano dalla natura incontaminata, alle coste pittoresche ed alle insenature di sabbia, mentre nell’interno , a sorpresa, alte montagne coperte di pini ed una infinità di paesini dove il tempo sembra essersi fermato. Le temperature, miti per buona parte dell’anno con trecento e passa giorni di sole, ed i prezzi alla portata di tutte le tasche ne fanno un luogo ideale dove trascorrere un periodo di vacanza in qualunque stagione.

Le sue città più importanti sono Nicosia, la millenaria capitale, Lemesos nella parte meridionale, la seconda città per importanza, Larnaka e Pafos rispettivamente a est ed a ovest.

Nicosia, nel cuore dell’isola, coniuga il suo passato storico con i ritmi e la vivacità di una città moderna. Girovagando con calma per il Laiki Geitonia, il centro cittadino circondato dalle antiche mura fatte erigere dai Veneziani nel XVI secolo, è facile imbattersi in stretti vicoli ricolmi di botteghe artigiane che propongono oggetti dell’interessante artigianato locale a prezzi molto buoni, caffè, musei, vecchie chiese ed edifici medievali.  Una delle strade più importanti è Ledra Street, un viale pedonalizzato pieno di bei negozi alla moda, caffè e ristoranti. Percorse poche centinaia di metri tutto però cambia. Si arriva ad un check point (qui chiamato crossing point) contornato da rotoli e rotoli di filo spinato a testimoniare che Nicosia è rimasta l’unica capitale europea divisa in due, da un muro eretto dopo i tragici fatti del 1974, quando l’isola venne divisa da una linea che ancora oggi rimane una ferita aperta: da una parte Cipro e dall’altra la sua parte Nord sotto controllo turco. Merita una sosta anche Porta Famagosta uno dei tre ingressi in città attraverso le mura veneziane ed il Centro dell’Artigianato cipriota dotato di un punto vendita e di tanti laboratori dove vengono prodotti pezzi unici dell’artigianato cipriota.

Divertirsi ad Agia Napa. La parte più vacanziera è quella orientale. Qui si trovano Agia Napa e Protaras, piccoli paradisi per gli amanti del mare, degli sport acquatici e della vita notturna. 23 delle 56 spiagge cipriote insignite della “Bandiera Blu” sono in quest’area. In particolare Agia Napa, con le spiagge di sabbia dorata (splendide quelle di Macronissos, di Landa, di Pantacu e di Nissi con la bella ed omonima baia) e le acque cristalline, con sfumature azzurre e verdi l’hanno in poco tempo trasformata da villaggio di pescatori in  una delle mete turistiche più ricercate di Cipro. In estate poi diventa la città di chi vuole divertirsi; le sue strade sono ripiene di ristoranti, caffè e locali. In ragione della sua “movida”, l’animatissima vita notturna, della clientela internazionale, per i locali alla moda che ospitano i Dj più famosi, viene spesso soprannominata la “Ibiza cipriota”.

Molto particolare il porticciolo, coloratissimo e pittoresco, dove sostano una infinità di imbarcazioni, molte delle quali sempre pronte per i turisti che desiderano fare una escursione per vedere dal mare le spettacolari coste di questa parte di Cipro. A cominciare da Capo Greco, ad est di Agia Napa; proteso verso il mare è un posto fantastico per il panorama, le spettacolari insenature e le molte grotte marine. È anche possibile fare lunghe passeggiate a stretto contatto con la natura. Ma Agia Napa non è solo divertimento. Si può infatti fare una tappa storico culturale per vedere il Monastero medievale, del XV secolo dedicato a “Nostra Signora delle Foreste”, la necropoli di Macronissos ed il bel Museo Marino Municipale “Thalassa”, nel centro della città. Quest’ultimo costituito da tre piani che ben rappresentano la storia e l’eredità marina di Cipro, dalla preistoria fino ad oggi. Tra gli oggetti esposti una nave di papiro del periodo mesolitico, una collezione di statue, idoli e vasi di vari periodi storici e una copia a grandezza naturale dell’antica naturale di una antica nave del Periodo Classico naufragata davanti alle coste di Kyrenia (nella parte nord di Cipro) e per questo ribattezzata “Kyrenia II”. Nel seminterrato la sezione del museo dedicata alla biologia marina ed ai suoi protagonisti passati e presenti fra cui conchiglie, spugne e pesci oltre ad una ricostruzione del fondo marino dell’età dei dinosauri con fossili di conchiglie, spugne, coralli, ammoniti del tardo Periodo Cretaceo, datato 140 milioni di anni fa. Ad ovest di Agia Napa, a pochi passi dal mare, la necropoli di Macronissos, 19 tombe scavate nella roccia ed un piccolo santuario, il tutto aperto al pubblico e visitabile gratuitamente.

Il patrimonio archeologico di Cipro. L’isola racchiude un immenso patrimonio archeologico. A Lemesos, la seconda città cipriota, assolutamente da vedere è il sito archeologico di  Kourion con il teatro greco-romano, la Casa di Eustolio, la Basilica paleocristiana, l’agorà e le ville con i mosaici.

A Larnaka –  città natale di Zenone il filosofo greco che fondò ad Atene la scuola del pensiero stoico ed anche patria di adozione di Lazzaro, l’amico di Gesù, diventato poi il primo vescovo della città – assolutamente da vedere la chiesa a lui dedicata (Agios Lazaros), piccola, elegante e di rara bellezza grazie anche alle splendide icone. Nella cripta la tomba del Santo.

A Nicosia invece la maggior parte dei reperti sono esposti nel Cyprus Museum. Quattordici sale ricolme di oggetti in ceramica e terracotta, gioielli, sculture, monete ed altri reperti che partono dal neolitico, fino alla tarda età romana esposti in ordine cronologico nelle varie sale. Tra i pezzi di grande valore artistico ed archeologico, tipici della cultura di questo Paese, rientrano l’idolo a forma di croce, risalente al periodo calcolitico, i gioielli in oro dell’Età del Bronzo e la statua di Afrodite datata I secolo a.C.  Molto interessante la vetrina con oltre mille statuine in argilla portate alla luce nell’antico villaggio di Haghìa Irini, sulla costa nord-est dell’isola.  Ma Nicosia propone anche altre chicche fra cui la Cattedrale di Agio Ioannis, dedicata a San Giovanni, con dipinti murali del XVIII secolo ed il Museo Bizantino con una ricca collezione di icone.

Nell’interno e precisamente sulle pendici dei Monti Troodos si possono ammirare una cinquantina di splendidi monasteri e piccole chiese bizantine affrescate, di grande rilevanza archeologica, architettonica ed artistica. Una simile concentrazione in un’area geografica così ristretta rappresenta forse un caso unico al mondo. Undici di queste chiese (fra cui quella di Panagia Podithou, alle porte del villaggio di Galata, costruita nel 1502 con dipinti in stile italo bizantino) sono state dichiarate dall’Unesco Patrimonio Culturale dell’Umanità, in virtù dei particolari affreschi che decorano le pareti e gli absidi e della peculiare architettura, caratterizzata da tetti spioventi in legno.

Infine Pafos, nella parte occidentale, una bella città di circa 70 mila abitanti che nel 2017 sarà “Capitale europea della cultura”. La leggenda narra che il mare di fronte alla città diede i natale ad Afrodite la dea greca dell’amore e della bellezza. La città, dichiarata dall’Unesco Patrimonio Culturale dell’Umanità, è la destinazione cipriota più importante per il turismo archeologico e culturale. Il litorale è molto bello e variegato: incantevoli spiagge sabbiose si susseguono a baie di ciottoli e ad appartate calette contornate di rocce. Assolutamente da vedere “Le Tombe dei Re”, una necropoli con tombe sotterranee, lo splendido “Parco Archeologico di Kato Pafos”, che include la villa di  Dioniso e quella di Teseo con mosaici di rara bellezza, ed il Forte medievale che ogni anno fa da sfondo al “Pafos Aphrodite Festival” una manifestazione lirica di livello internazionale. Nella Pafos vecchia, a poche centinaia di metri dal porto, merita una visita la Basilica cristiana (oggi utilizzata per i riti cattolici ed anglicani) costruita attorno alla colonna dove San Paolo fu torturato e messo a morte per aver portato il Cristianesimo sull’isola. Lungo Avenue Apostolos Pavlos,  l’Albero dei Fazzoletti, una chicca che sicuramente merita una tappa. Il grande albero di   pistacchio, collocato all’ingresso della grotta che ospitò Santa Solomoni ed i suoi sette figli in fuga dalla Palestina, era in origine un ex voto per le guarigioni dalle malattie. Oggi invece è interamente coperto di fazzoletti: se ne appende uno e si esprime il desiderio di fare innamorare qualcuno. In tanti sono pronti a giurare che le richieste molto spesso si sono avverate.

Gastronomia d’eccellenza. La cucina cipriota stupisce ed è in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. Per chi è al primo contatto con l’isola e con la sua interessante gastronomia, può entrare in una delle tante trattorie, sedersi a tavola e dire semplicemente “mezè”. Immediatamente arrivano piatti ricolmi di cose buone, a base di carne, di pesce ed anche adatti ai vegetariani.

Il “mezè”, l’abbreviazione di mezedes, cioè piccole porzioni, può ricomprendere da 10 a 20 assaggi che, se si vogliono degustare tutti, bisogna stare a tavola per l’intero pomeriggio. Si parte con una “horiatiki” (insalata greca), diversa da taverna a taverna, ma sempre molto saporita, assieme ad un piatto di olive nere e verdi condite con aglio ed erbe aromatiche e da almeno tre salsine quali “tahini”  a base di semi di sesamo, “taramosalada” con uova di merluzzo e la gustosissima Tzatzichi a base di yougurt greco, aglio e cetriolo, oltre ai formaggi,  come il tipico “halloumi” fatto con latte di capra e pecora, guarnito con foglie di menta e cotto alla griglia; il tutto   accompagnato da un cestino di pane fresco. Poi iniziano le portate vere e proprie a base di carne o pesce che i camerieri continuano a collocare sul tavolo fino a quando non si è completamente sazi. Da assaggiare comunque il “moussakà”, a base di patate, zucchine, melanzane, spezie e besciamella, l’“octapodi krasato”, polpo al vino rosso, i gustosi “seftalia”, involtini di maiale cotti alla brace, le “loukanika”, salsiccia affumicata e marinata nel vino rosso,  i “barbouni”, piccole triglie ed i “kalamari” impanati e  fritti. Al termine, se rimane ancora un po’ di appetito c’è il dessert: si possono provare i “bourekia”, ravioli ripieni di formaggio, miele e menta e ricoperti di zucchero oppure il “paclava dezert” a base di mandorle, miele e cannella.  Nelle tipiche taverne cipriote una “mezè” di almeno 10 – 12 portate costa 20 – 22 euro. Nell’isola ci sono tantissimi locali dove assaggiare i gustosissimi prodotti locali. Fra le tante si possono provare la Tochni Tavern (www.cyprusvillages.com.cy) di Sofronis Potamitis. La taverna, situata nell’abitato di Tochni a circa 30 km da Larnaka, è raggiungibile solo in auto. Molto interessante anche lo Stou Kir Yanni (www.omodosvillagecottage.com) nel centro di Omodos. Infine a Latchi, un paese a pochi chilometri da Pafos, ci si può concedere una sosta golosa alla Fish Tavern Yangos & Peter (www.latchihotel.com); prospiciente al porto propone una ottima “mezè” di pesce a prezzi interessanti.

Il tutto accompagnato da uno degli ottimi vini ciprioti. Sull’isola sono una cinquantina i produttori da 15 – 20 mila bottiglie l’anno. Tutti producono vini rossi e bianchi. I due principali vitigni locali sono il Mavro (nero) e lo Xynisteri (bianco). Davvero unica è la Commandaria un vino rosso dolce di uve passite che crescono sui pendii soleggiati dei Monti Troodos, noto già nell’800 avanti Cristo tanto che Esiodo nel VII secolo a.C. lo celebra come “Sire della Gioia”. Si dice anche che Riccardo Cuor di Leone lo apprezzasse a tal punto da  ribattezzarlo “Il vino dei re ed il re dei vini”.  Nelle regioni di Pafos e Lemesos sono state create “Sette strade dei vini” studiate apposta per coloro che volessero conoscere le zone principali per la produzione dei vini. Si parte dalla splendida valle di Pitsilia, nella zona dei Monti Troodos, fino ad arrivare all’altra valle prospiciente al fiume Diarizos.

Dove dormire. A Cipro dormire non è un problema. Ci sono hotel da cinque a due stelle, B&B e pensioni alla portata di tutte le tasche. Se si sceglie una vacanza a contatto con la natura si può optare per uno degli appartamenti che Sofronis Potamitis, proprietario anche della Tochni Tavern, possiede nel villaggio di Tochni. Ce ne sono per 2, 3 e 4 posti letto a prezzi molto interessanti a partire da 20 euro a persona con prima colazione (www.cyprusvillages.com.cy). C’è anche la possibilità di praticare yoga e di fare rilassanti escursioni con le biciclette messe a disposizione dalla struttura. Se invece si intende scegliere un hotel si consiglia l’Alasia Hotel (www.alasiahotel.com.cy) un ottimo “trestelle” nel cuore di Limassol (la seconda città cipriota), con una bella zona wellness ed un ottimo ristorante “a la carte”. Infine a Pafos , l’Alexander The Great Beach Hotel (www.kanikahotels.com) sul lungomare – costruito su un sito archeologico risalente al 2000 a.C. – a pochi minuti dal centro cittadino e dal porticciolo, è di buon livello.

Come arrivare e muoversi. Cipro è ben collegata all’Italia con voli in partenza da vari aeroporti. Da Bologna si può volare a Larnaka via Vienna con Austrian Airlines (www.austrian.com). Per esempio si può partire alle 7,45 da Bologna per Vienna e poi prendere il volo delle 10,25 che in tre ore arriva a Larnaka. Per il ritorno si può partire da Larnaka alle 16.50, sempre via Vienna, con arrivo a Bologna alle 21,30. Con l’orario estivo  Austrian Airlines offre 98 collegamenti settimanali dall’Italia verso l’hub di Vienna, in partenza da Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Lamezia Terme, Milano Malpensa, Napoli, Olbia, Palermo, Roma e Venezia.  A Cipro il modo migliore per muoversi è con l’auto. All’aeroporto di Larnaka ci sono diverse società di autonoleggio. I prezzi di “Rent a Car” variano in base al periodo dell’anno ed alla cilindrata del veicolo. In primavera ed autunno si può pagare appena 18-20 euro al giorno. Unico problema è che si circola dalla parte sinistra della strada e quindi i comandi della vettura sono dalla parte destra. Ci si abitua però molto velocemente. Per spostarsi da una città all’altra si può utilizzare la rete autostradale che collega in modo razionale le varie città cipriote. Su queste arterie la velocità massima è 100 Km/h e la minima è di 60. Nelle altre strade la velocità non può mai superare i 50 Km/h con punti dove si può andare solo a 30 all’ora.

Foto e testo di Tiziano Argazzi

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