Un angolo di Europa nel mar dei Caraibi. Questo è il fascino, unico, delle Antille Francesi, tra le quali l’arcipelago della Guadalupa costituisce uno delle perle più smaglianti. I Caraibi sono una destinazione da sogno per il mare trasparente, le spiagge di sabbia bianchissima, i fondali e la moltitudine di isole un diversa dall’altra, per orografia e cultura. Spagna, Gran Bretagna, Stati Uniti, Olanda, Francia hanno lasciato qui segnali indelebili nella connotazione del modo di vivere delle popolazioni, nella lingua e in taluni casi anche sotto il profilo architettonico.  Per questo ci sono Antille e Antille e quelle francesi hanno la particolarità di farci sentire a casa.

Per l’amministrazione pubblica francese dal 1983 la Guadalupa costituisce una Regione d’oltremare, che consta  dall’isola di Guadalupa e da 3 piccole isole satelliti: Marie-Galante, Iles des Saintes e la Desiderate. La quasi totalità degli abitanti, circa 400 mila, vive nell’isola di Guadalupa che, con i suoi  1400 km quadrati, è la più vasta delle piccole Antille. Designata dall’Unesco Riserva mondiale della biosfera, l’isola di Guadalupa, è un’aosi naturalistica a cielo aperto, con oltre 300 specie di alberi, 90 specie di orchidee, una ventina di specie di mammiferi e una quarantina di specie di uccelli, tra i quali un uccello endemico, il picchio nero.

Vista dall’alto, l’isola di Guadalupa ricorda la forma di una farfalla; in realtà si tratta di 2 isole separate da un canale naturale, la Revière Saléè, lungo 5 chilometri e largo nel punto massimo non più di 200 metri. Eppure i due territori pur cosi vicini sono completamente diversi: Basse-Terre ha connotazioni di isola vulcanica: sostanzialmente montuosa, selvaggia, in virtù di un clima umido che favorisce il proliferare di una flora tropicale e vaste piantagioni di banane. E’ dominata dal Piton de la Soufrière, che sfiora i 1500 metri di altezza. Foreste e cascate disegnano le vallate del Piton.  Al contrario, la speculare Grande-Terre è pianeggiante, pressoché priva di corsi d’acqua e popolata da distese di coltivazioni di canna da zucchero. Lungo la costa meridionale di Grande-Terre si susseguono spiagge di sabbia fine, bianchissima, orlate da palmizi e mangrovie.

L’isola di Guadalupa si presta dunque ad ogni tipo di vacanza.   Basse-Terre è un autentico paradiso per gli amanti del trekking e della natura. Il Parco nazionale,  173 mila ettari, offre 300 km di percorsi ottimamente segnalati che è possibile scoprire anche in mountain bike. Gli escursionisti più esperti possono raggiungere la sommità del Piton de la Soufrière, ma altrettanto suggestiva è la panoramica che conduce alla scoperta della cascate, la più famosa delle quali è quella del Carbet, alta 245 metri. Grande-Terre è invece  delizia per gli amanti del mare, delle spiagge bianche e dei fondali da scoprire. A Grande-Terre la scelta delle sistemazioni alberghiere è vastissima e spazia dai resort lussuosi ai piccoli hotel a conduzione familiare. La gamma dei servizi collaterali, pubblici e privati, è infinita.

Ravine Chaude, ad esempio, è una località che si candida a tuti gli effetti per diventare il polo termale non solo dell’isola di Guadalupa ma dell’intero Caribe. Qui, dove l’acqua sgorga a 33°, ha da poco aperto il Centro Termoludico Renè Toribo, comprensivo di piscina, balneoterapia e una ampia gamma di trattamenti termali.  Numerosi tesort che si sono rifatti il look per migliorare il livello dell’accoglienza. Tra questi Le Toubana a Sainte Anne, che ha aperto 12 splendide suites vista mare e  3 ville, ognuna con piscina privata. L’Auberge de la Vieille Tour di Le Gosier è una delle punte di diamante tra gli hotel di charme dell’isola di Guadalupa. Costruito attorno a un mulino a vento del XVIII secolo, in un perfetto stile Compagnia delle Indie e immerso in un giardino tropicale di 3 ettari, si affaccia su una piccola baia  di sabbia bianca. A Guadalupa si contano ben 9 hotels ecoresponsabili, segnalati dal marchio nazionale della Clef Verte e dal marchio europeo Ecolabel. Tra le novità, à l’Aqualodge, 6 nuovi bungalows di 80 metri quadri galleggianti sul mare e  ancorati nella laguna di Saint-François. Si tratta di sistemazioni con 2 camere, cucina, soggiorno, terrazza-solarium, ecologicamente compatibili grazie all’utilizzo di pannelli solari, al recupero delle acque e al sistema di desalinizzazione. Non manca a Guadalupa la ristorazione d’eccellenza. Sono difatti ben 8 gli chef della che hanno ottenuto dallo stato francese il titolo ufficiale di “Maîtres-Restaurateurs” che riconosce e premia il loro percorso professionale.

Sul versante dei divertimenti, a Saint-Anne ha aperto un nuovo parco a tema di concezione tutta locale: attività nella natura alla scoperta dei giardini e delle specie vegetali dell’isola, area zoo con oltre 200 specie diverse, piscina con giochi d’acqua, attività sportive e di svago, oltre a ristorante di specialità tipiche e  animazione.

Il legame, ancora forte e assolutamente bonario, con la Francia, trova in Guadalupa numerose testimonianze.  Tra queste, va ricordato  che lo scorso 10 maggio il Presidente François Hollande ha inaugurato un memoriale, unico al mondo, per ricordare la tratta degli  schiavi e all’abolizione della schiavitù. Il Mémorial ACTe è allestito simbolicamente sul sito della fabbrica Darboussier a Pointe-à-Pitre, che è stato a lungo il più grande zuccherificio delle piccole Antille. Centro di diffusione dei saperi e delle pratiche legate all’eredità culturale afro-caraibica, il Mémorial ACTe ricostruisce i passaggi storici della schiavitù nelle Antille e contribuisce ad una maggiore consapevolezza dei fatti che hanno condotto alla tratta degli schiavi e alla sua estinzione.

 

Maggiori info su: www.leisolediguadalupa.it

 

Danilo Sacco

 

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