Anche se la maggiore attrattiva che porta i turisti a Cipro sono le sue splendide spiagge e i tanti lasciti dell’arte greca e turca dei secoli passati, Cipro riveste un grande interesse pure per l’enorme varietà di generi alimentari che ha sempre prodotto grazie al suo clima mite e piacevole tutto l’anno. La coltivazione di prodotti di consumo quotidiano quali fichi, fagioli, ceci, erbette agre, olive, datteri, mandorle e nocciole ha origini antichissime.

La tradizione gastronomica è molto sentita soprattutto nei piccoli villaggi dell’entroterra, e numerosi sono i festival gastronomici in calendario nel periodo autunnale.

Il 10 e 11 ottobre ai piedi dei monti Troodos il villaggio di Kyperounta festeggia il Festival delle Mele: un vero e proprio mercato con banchi di frutta fresca e prodotti derivanti dalle mele come succhi, torte, aceto e molti altri. Una mostra e seminari dedicati alle diverse specie di mele che si coltivano a Cipro sono in programma durante il festival.

L’uva è invece celebrata nel Festival dell’Uva – Grape Feast che ha luogo nelle giornate del 4 e 18 ottobre nei villaggi di Koilani e Vouni. Sarà possibile degustare i vini, assistere a performance musicali, spettacoli folcloristici e osservare i metodi di produzione del tradizionale “palouze”, budino di mosto d’uva e del “shoushouko”, la tipica “collana” di mandorle rivestite di mosto d’uva.

A novembre infine, nei giorni 8 e 15, i villaggi di Alona e Pelendri celebrano il distillato locale Zivania, la cui produzione risale alla fine del XIV secolo. La Zivania si ottiene distillando i residui dell’uva pressata, in speciali distillatori o caldaie, seguendo un’antica ricetta, molto semplice, tramandata con orgoglio da una generazione all’altra. Dimostrazioni, banchetti tradizionali, musica e danze garantiti per questi due weekend di Novembre.

Ma la gastronomia di Cipro non si basa solo sulla frutta e i suoi derivati: Cipro vanta anche un Presidio Slow Food che preserva una delle produzioni di salume isolano, la tsamarella, ossia carne di capra essiccata al sole per 10 giorni e coperta di origano e sale. E’ un semplice salume cipriota, ma il segreto sta proprio nella carne di capra proveniente da animali di età non inferiore ai 9 mesi e native dell’isola. Di colore rosso scuro, tendente al marrone, la tsamarella ha tessitura semi-dura e aroma di origano. Si produce principalmente nella regione di Pitsilia e tradizionalmente viene servita come stuzzichino ed è perfetta con la zivania.

La gastronomia cipriota, insomma, conserva e tramanda tratti fortemente originali e prodotti peculiari strettamente legati alla storia ed all’ambiente isolano. Chi vuole veramente dire di conoscere l’isola non può fare a meno di assaggiare i suoi prodotti!

Informazioni sull’isola di Cipro sono disponibili nel sito www.turismocipro.it

Ugo Dell’Arciprete

CONDIVIDI: