Bari, una perla della costellazione di meraviglie storiche e culturali che contraddistinguono il nostro bel paese. Unicità di gusti, sapori e monumenti che stordiscono e affascinano i forestieri fin dai tempi del Gran Tour. Porta dell’Adriatico la città conta tradizioni millenarie che videro affollarsi sulle sue sponde Greci, Arabi, Bizantini, Normanni, Svevi, Aragonesi e Veneziani tutti popoli che nel corso dei secoli hanno contribuito alla realizzazione della preziosa città vecchia.
Un labirinto di viuzze intervallate da antichi palazzi, chiese e conventi dall’aspetto regale in pieno contrasto con le bottegucce artigiane e le modeste abitazioni da cui sventolano i panni ad asciugare. Gli abitanti del borgo si riconoscono in un gruppo etnico ben distinto: i “Barivecchiani” che occupano da generazioni lo stesso spazio urbano e sociale. I valori di solidarietà e reciprocità sono tramandati così come il buon vicinato che nel pezzo di strada in comune, li vede condividere le chiacchiere della sera nel loro linguaggio tipico e segreto. Un affascinate percorso lungo le mura vecchie affacciate sul mare conduce all’ingresso della Barivecchia. Il bagliore della pietra bianca che si riflette con la luce del sole rende il cammino splendente e unico. Nei vicoli profumati di spezie la sensazione che il tempo si sia fermato è sovrastante e ci si lascia andare nel girovagare quasi fino a perdersi affascinati dalla vitalità che regna in questo quartiere ricco di testimonianze del passato. Nel vagare ci si imbatte nelle “madonnine” altarini circondati da un mare di fiori e candele che quasi ostruiscono il passaggio, testimonianze di fede cristiana che ancora fortemente sopravvivono assieme alle processioni in questo atollo di mondo. In un posto così contenuto è incredibile come all’improvviso ci si possa imbattere in una grande piazza dove troneggia immensamente candida la basilica di San Nicola, dedicata al santo taumaturgo d’Oriente. Una costruzione monumentale fortificata in stile romanico dove all’interno spicca un soffitto barocco dorato; la statua del santo a misura d’uomo conservata in una teca fa da guarda all’entrata. Nella cripta una foresta di colonne sfoggia capitelli bizantini e romanici, come solerti soldati custodiscono l’altare con le preziose reliquie di San Nicola, venerate in tutto il mondo cristiano sia orientale che occidentale.
Non passa inosservata la grande fortezza che domina l’insenatura di San Cataldo a ridosso della Porta Vecchia: è il Castello Svevo voluto dal re normanno Ruggero II. Distrutto dai baresi stessi, nel 1156 il nipote Federico di Svevia lo riedifica con nuove forme e significati che nel suo stile miravano a rafforzare l’immagine del potere imperiale. Le forme si alleggeriscono e si aprono nuove finestre nelle torri per mitigare l’austerità e avvicinarlo il più possibile a una residenza regale. Il vestibolo è coperto da volte a crociera e ornato da capitelli di stili diversi con esempi di arte bizantina e greco romana. Una sorprendente raccolta di calchi in gesso tratti dai più celebri monumenti locali, è allestita nella gipsoteca del castello dove si possono ammirare mensole, capitelli, sculture e motivi architettonici che rispecchiano l’arte medioevale e barocca del tesoro cittadino.
Testimone della Bari moderna è la Fiera del Levante che quest’anno ha aperto i battenti per la sua 78ª edizione. Una campionaria che ha visto affollarsi un notevole numero di espositori con iniziative tutte nuove come “Creativa”, una rassegna di arti manuali ed elettronica. Spettacolare il padiglione dedicato al Levante Cakeandcookingshow, riservato ai prodotti per la pasticceria tradizione e il cake design. La fiera ha pensato anche ai piccoli amici animali con il Pet Home, uno spazio tutto dedicato a i loro prodotti. I settori tradizionali sono stati riproposti e potenziati nel Bari Beauty Show con la proposizione di prodotti medicali assieme ad una vasta esposizione di materiale inerente all’edilizia sia abitativa che outdoor. Nell’ambito dello spazio espositivo dedicato al Salone dell’Arredamento, ha visto la sua inaugurazione in anteprima nazionale la mostra fotografica del Maestro Mimmo Jodice dedicata ai Bronzi di Riace. Il famoso fotografo conosciuto a livello internazionale attraverso i suoi scatti ha voluto documentare la perfezione delle sculture tra le più significative dell’arte greca. Nei grandi pannelli espositivi si fanno ammirare in tutto il loro splendore le due statue della Magna Grecia che il maestro ha immortalato nel Museo Archeologico di Reggio Calabria al ritorno da un lungo restauro durato quattro anni. La bellezza eterna viene messa in rilievo dallo sguardo curioso del fotografo che ne trasmette la vitalità e la bellezza infinita dei corpi perfetti.
Quegli scatti, infatti, sono stati realizzati grazie ad un progetto artistico e culturale di grande impatto curato, per volontà della Regione Calabria, dall’agenzia Pomilio Blumm che nel gennaio scorso ha chiesto a Jodice, d’impressionare su pellicola la “perfezione” delle due sculture ridando loro “voce” così come era già avvenuto con le statue di Pompei e i capolavori di Canova. Il progetto realizzato da Pomilio Blumm era proprio quello di portare i Bronzi nel mondo senza che questi lasciassero il museo, ma al contrario si trasformassero in veri e propri testimonial del valore della regione in cui sono custoditi. Con questo intento i Bronzi così magistralmente fotografati potrebbero approdare all’Expo 2015 in rappresentanza della Regione Abruzzo, una terra ricca di storia, cultura e tradizioni.
Un padiglione che campeggia nella fiera di Bari con i suoi tratti innovativi e multimediali è quello tutto dedicato alla Regione Puglia, una fucina di idee, manifestazioni e tecnologia. Piacevolmente allestito rende l’idea del cambiamento verso le nuove frontiere della comunicazione che la Regione vuole intraprendere per salvaguardare e diffondere la sua identità e peculiarità. “Riorganizzare i modelli di gestione amministrativa, connettere la politica con i saperi e le competenze specialistiche, rendere trasparente ed efficiente la macchina pubblica, stimolare la domanda e l’offerta di formazione e cultura…..” questi sono i concetti che il Presidente della Regione Nichi Vendola ribadisce e vuole perseguire per una sempre maggiore affermazione della Puglia come una “realtà bella e viva di un mondo migliore”.
Testo e foto di Stefania Mezzetti