Il Ministro egiziano dell’Archeologia, Mohamed Ibrahim, ha annunciato che sono stati scoperti blocchi di pietra della statua dei colossi di Memnon che introducono all’ingresso del tempio di Amenhotep III alla riva occidentale di Luxor. Sono blocchi di pietra di quarzite e in parte decorati. Il Gruppo archeologico egiziano stanno procedendo al completo restauro dei colossi di Mmnon.

Le zone archeologiche da visitare sono tante. A nord del governatorato di Bani Sweif, ai confini con il deserto occidentale c’è Meidum che significa “l’amata del dio Atum”, il dio del Sole, dove si può anche vedere la piramide di Meidum, la seconda più antica a gradoni della storia. La piramide era composta da 8 gradoni. Oggi se ne possono vedere solo 4 per un’altezza pari a 45 metri. Val la pena anche di visitare le rovine della zona archeologica di Ahnasia,  che regalò all’ umanità la storia del “Contadino eloquente”, uno dei capolavori della letteratura egizia.

Questi solo due esempi di quanto offre l’Egitto in campo archeologico, siti spesso sconosciuti al viaggiatore perché non programmati dagli stessi tour operator.

C’è anche tanto da  dire sulla realtà ambientale del territorio che nel Paese è molto tutelato.                                                                    L’area protetta di Wadi El Assiuty è una delle più interessanti. Si tratta di un parco dove si allevano e riproducono gli animali selvaggi e dove si coltivano e si riproducono geneticamente del deserto egiziano e del deserto orientale in modo particolare.

Alla città di Assiut, che beneficia di un ottimo aeroporto nazionale e internazionale, si arriva con un volo interno dal Cairo, ma per chi vuole godersi il paesaggio è ha più tempo può raggiungere Assiut dal Cairo ogni giorno con i treni, oppure con i pullman turistici che hanno tre possibilità per raggiungere la cittadina: l’autostrada desertica occidentale, quella orientale, o quella agricola Cairo-Assiut., ma per chi vuole godersi il paesaggio è ha più tempo può raggiungere Assiut dal Cairo ogni giorno con i treni, oppure con i pullman turistici che hanno tre possibilità per raggiungere la cittadina: l’autostrada desertica occidentale, quella orientale, o quella agricola Cairo-Assiut.

Una particolarità: il logo del governatorato raffigura le dighe di Assiut, l’aquila di Saladino di colore giallo ed il ramo d’olivo di colore verde. Queste notizie ce le ha fornite Gihan S. Habashi, assistente del Direttore dell’Ente del Turismo Egiziano (www.egypt.travel), Mohamed Abdel Gabbar, intervenuta alla Borsa Mediterranea del Turismo giunta alla diciottesima edizione. In particolare i rappresentanti dell’Ente si sono dedicati ai tour operator ed agli agenti di viaggio del Centro-Sud Italia per rinnovare il loro supporto in vista della stagione estiva che già si prospetta in piena ripresa.

Il turismo egiziano gode ottima salute e ne è stata già una prova la presenza del Ministro del Turismo Egiziano S.E. Hisham Zaazou alla BIT di Milano.

Il Ministero si sta impegnando a fondo per rilanciare l’immagine del Paese con una serie di iniziative, alcune delle quali tuttora in corso, al fine di migliorare la percezione internazionale della situazione interna  agevolando così gli arrivi in Egitto.  Si guarda con fiducia al futuro, tanto più che l’Egitto è pieno di mille attrazioni: relax, spa e wellness, vacanze balneari e in famiglia, avventura, lune di miele, cultura e shopping. A ciò si deve poi aggiungere la nuova offerta “green”, con diverse strutture già certificate, e altre in procinto di esserlo a breve e molte ancora estremamente interessate al tema. Per quanto riguarda l’Italia, quest’anno si celebra, il centenario dall’inizio delle relazioni diplomatiche ufficiali tra i due Paesi: un’occasione per tutta una serie di ulteriori iniziative culturali e promozionali.

Harry di Prisco

stand Egitto alla BMT di Napoli

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